Discussioni su LA7

Ottimo risultato per Augias: dalle 21:32 alle 22:50 ha raggiunto 1.305.000 spettatori e il 6.5% di share.
 
Dato incredibile. Programma super di nicchia, più da Rai Cultura. Pensavo a uno stentato 3 %

Confermo la bruttezza della studio
 
Per fortuna i programmi non si limitano a essere solo inquadrature degli studi, ma sono anche contenuto e ciò che viene trattato.
 
ma è importante lo studio? Anche la grafica non è granché, però il contenuto è più che godibile. Non lo trovo un programma "pesante" ed è merito dello stile Augias che tra una cosa e l'altra infila commenti ironici. Molto fruibile, tutt'altro che di nicchia (di nicchia è un programma come ALLA SCOPERTA DEL RAMO D'ORO di Camurri)
E' una specia di QUANTE STORIE in formato extra.
 
Certo che è importante. Gli altri sono fessi che spendono soldi in scenografie e studi? E' televisione è immagine anche anche l'occhio vuole la sua parte.
I contenuti contano ma dirlo è quasi banale, ma la confezione anche per giudicare un prodotto.
 
Gli ascolti in crescita di La7 degli ultimi anni dimostrano che gli studi sono belli da vedere ma non sono determinanti per l'ascolto di un programma, come dovrebbe essere anche giusto che sia. Se non fosse così, Cairo, che è sì risparmioso ma non stupido, si sarebbe dato una mossa da un pezzo. Gli altri spesso nascondono la pochezza dei contenuti con scenografie sontuose e studi giganteschi (il Grande Fratello dice niente?).
 
A sto punto Augias poteva andare in onda dal salotto di casa e non sarebbero state necessarie quelle applicazioni sparse per lo studio e la pedana e risparmiavano anche quei soldi. Non sono d'accordo. Sono talks e non si chiedono studi sontuosi ma gradevoli. Gli studi di Floris e Formigli rimanendo sulla stessa rete non sono certo tristi sgabuzzini
Non voglio creare dibattuto su questo. Mi pare essere stato chiaro
 
Sulla gradevolezza dello studio come su altre questioni si tratta di gusti e pareri personali, quindi il dibattito lascia sempre il tempo che trova. Io comunque non ho trovato la scenografia così inguardabile, posso trovarmi più d'accordo sull'improponibilità degli sfondi da cui è andato in onda Mentana per gli speciali di Bersaglio Mobile.
 
A sto punto Augias poteva andare in onda dal salotto di casa e non sarebbero state necessarie quelle applicazioni sparse per lo studio e la pedana e risparmiavano anche quei soldi. Non sono d'accordo. Sono talks e non si chiedono studi sontuosi ma gradevoli. Gli studi di Floris e Formigli rimanendo sulla stessa rete non sono certo tristi sgabuzzini
Non voglio creare dibattuto su questo. Mi pare essere stato chiaro

Diciamo che il programma è stato ideato in fretta e costruito in pochi mesi, sappiamo poi che a la7, se si può risparmiare...si risparmia :D

Formigli ha uno studio CONCETTUALE con il tavolo a forma di stella repubblicana che si frantuma (a indicare la precarietà della democrazia) e poi ha pubblico in studio, con schermi funzionali alla discussione, un attore che si esibisce, ecc... Ad Augias, sì basta il salotto di casa con uno schermo utile per "agevolare" gli intermezzi.
In tutti i casi, per i miei gusti, meglio studi poco ricercati che quelli fatti in chroma key, quelli davvero non mi piacciono .
 
Concordo con Onov, una emittente nazionale con un certo prestigio deve curare la manifattura visiva delle sue trasmissioni, sennò è vero basta un microfono e una camera fissa e fai una trasmissione, come fosse una diretta tik tok. Scenografia grafica e regia rientra nella critica che si fa di una trasmissione, non è feticismo televisivo dare un parere su aspetti squisitamente di televisivi sennò diventa tutto superfluo e relativo
 
La Torre di Babele mi piace . Forse ho trovato il programma del lunedì sera.
Solito stile Augias. Da notare la sigla tratta dal Guglelmo Tell di Rossini (Tutto cangia, il ciel s'abbellla...ecc..) che poi era la stessa musica d'apertura dei programmi RAI.
Scelta artistica o frecciatina alla RAI?
Dico io...non potevano farlo in RAI un programmino così semplice e artigianale??? Augias dalla Gruber ha detto che non hanno fatto molto per trattenerlo, ergo...

In Rai trasmissioni culturali non le vogliono più, con i nuovi meglio 2 paia di t… e un bel c…!
 
Dopo gli ascolti di Augias un sorprendente 4% per il documentario di Oliver Stone, non un prodotto facile per la tv in chiaro
 
Dopo gli ascolti di Augias un sorprendente 4% per il documentario di Oliver Stone, non un prodotto facile per la tv in chiaro

meglio di tanti altri programmi e talk show pettinati e questo dovrebbe far riflettere sul fatto che ormai si sia arrivati alla saturazione e che, soprattutto, la gente non è disposta a sorbirsi qualsiasi cosa ma seleziona. la speranza che si possa piano piano eliminare certe schifezze dalla tv c'è, se i dirigenti avranno il coraggio di provarci.
 
Notavo che la sigla rossiniana de LA TORRE DI BABELE è stata proposta con un arrangiamento rock/pop perché, così com'era, ricordava troppo la sigla RAI :D
Per quanto riguarda la scenografia, mi sembra invariata e non capisco perché non vada bene?
 
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