I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
relop.ing ha scritto:
Parlando di una persona poco pratica ed incline ad assumere posizioni indifendibili:
"Fà l'abbucatu di causi persi e di mutanni spunnati"
In siciliano "causi" = cause (in tribunale);
Ma anche "causi" = calzoni = pantaloni;
Perse = perdute (ma anche) = smarrite
La doppia lettura è di conseguenza:
Fà l'avvocato delle cause perse e.........oppure
Fà l'avvocato dei pantaloni smarriti e delle mutande bucate.
:D

;) :D Espressione molto simpatica ed arguta. :D ;)
 
Stann'affà gli colagnéri

Sta grandinando (in questo momento sta succedendo davvero)

Masséra và strìno

Questa sera il cielo è stellato e si prevede bel tempo domani.
 
La pàci sé fà bìa àgli sposalìzi e àgli fùneràli

Si fa pace solo ai matrimoni e ai funerali.

Quando vi sono persone che non si rivolgono più la parola per vari motivi, esse fanno pace incontrandosi ad un matrimonio o a un funerale.

Notare la parola "paci" per dire pace (in alcuni dialetti del Lazio Sud sono presenti vocali finali non etimologiche) e l'avverbio mediano "bìa" per dire soltanto, solamente.
 
massera ha scritto:
La pàci sé fà bìa àgli sposalìzi e àgli fùneràli

Si fa pace solo ai matrimoni e ai funerali.

Quando vi sono persone che non si rivolgono più la parola per vari motivi, esse fanno pace incontrandosi ad un matrimonio o a un funerale.

Notare la parola "paci" per dire pace (in alcuni dialetti del Lazio Sud sono presenti vocali finali non etimologiche) e l'avverbio mediano "bìa" per dire soltanto, solamente.
Be', in quelle occasioni parenti e conoscenti si ritrovano e magari riflettono sul tempo che passa.
A proposito di cimiteri ...
Si dice (non so quanto la storia sia reale) che nessuno sia riuscito a dire a mezzanotte, al cancello del nostro cimitero:
Gat negher con le urèce.
Gatto nero con le orecchie.
Boh ... se ne raccontano tante ... :eusa_think: :eusa_think: :D
 
forse perché
Gat negher tal dishèt con i laèr
gatto nero lo dici con le labbra

p.s.
era una vecchia scommessa che si faceva da ragazzini :5eek:
i più temerari la perdevano a mezzanotta al cimitero :D
non riuscendo , ovviamente , a spiccare parola con le orecchie
 
@ Maomin:
:D :D :D Con le urèce l'è difìcil, ne??:D :D :D
:D :D :D Ta ghet mia töcc i torcc!!! :D :D :D
(Con le orecchie è difficile, vero??
Non hai tutti i torti!!!)
:D ;)
 
Ma si proprio nó zàppo!!!

Ma sei proprio un montone, nel senso sei proprio un incapace...

Nelle nuove generazioni "Proprio" è ormai sostituito dal romanesco pòpo
 
Tempi del militare (1999).

Libera uscita. Si esce in gruppo, con anche alcuni che abitavano nei pressi della caserma (Latina), che per una volta non sono andati a casa.

Ci fermiamo ad un negozio per prendere una bottiglia di vino, ma era un pò costosa...

Un commilitone di Sezze Romano (Latina) esclama...

Ammàzza.. adécco sé chiappàno 60 mila lire pù lù uìno!!!!

Qui si prendono 60000 lire per il vino (il prezzo non era 60 mila, ma meno... era a titolo esclamativo).
 
Ricordo un'amica (ora persa) di Milano...

A volte diceva in Milanese, quando c'era qualcuno che si tirava indietro in una situazione, qualcosa del tipo

Fai a tomel e damel o roba del genere...:eusa_think:
 
massera ha scritto:
Ricordo un'amica (ora persa) di Milano...

A volte diceva in Milanese, quando c'era qualcuno che si tirava indietro in una situazione, qualcosa del tipo

Fai a tomel e damel o roba del genere...:eusa_think:

Allora ...
tomel = togliermelo, prendermelo (sembrerebbe un verbo al modo infinito)
damel = darmelo
E' il fai che è un po' "oscuro"
comunque, la seconda parte significherebbe "a prendermelo e darmelo" (così sembrerebbe) :eusa_think: :eusa_think: :D :D :D
 
Mi viene in mente un detto non molto diverso da quello sopra citato:
Fa e desfà, l'è tot laurà.
Fare e disfare è tutto lavoro.
Molte volte ci si impegna in tante attività che costruiscono e poi demoliscono,
ma, si sa, l'importante è non fermarsi mai. Così gira il mondo.
:badgrin: :badgrin: :badgrin: :badgrin: :badgrin: :badgrin: :badgrin: :badgrin:
 
Questa ragazza non è che parlasse molto dialetto, però ricordo qualche frase del tipo Stai tranqui... (per dire "stai tranquillo") e poi quella che mi faceva ridere di più (non so il perchè), che era mi pare

Te disi mi per dire "te lo dico io", nel senso che so io come funziona...:eusa_think:
 
IPPOGRIFO ha scritto:
E' il fai che è un po' "oscuro"
comunque, la seconda parte significherebbe "a prendermelo e darmelo" (così sembrerebbe) :eusa_think: :eusa_think: :D :D :D

Il "fai" credo fosse un'italianizzazione, cioè invece di usare il dialetto usava la corrispondente parola in italiano.:eusa_think:
 
Io sono bilingue, in pratica vivo sul confine tra Milano e Bergamo (sponda milanese) con padre milanese e madre bergamasca e come si dice da noi:
tra un milanes e un bergamasch a ve föra un malcapàs ovvero dall'incrocio tra milanesi e bergamaschi nasce un buono a nulla :crybaby2:

E difatti anche nel parlare spesso mischio il milanese particolare del mio paese, al dialett da Vavar che appartiene ceppo brianzolo, con il bergamasco della bassa che parla mia mamma che l'è de Puntiröl al pais di patate. Ma grazie a Dio non sono stato influenzato dal nonno materno che l'è un muntagnì della ólta Val Brembana visì a San Gioàn Biànch, al pais de l'Arlechì.

Ho trovato questo PDF fatto dal comune del mio paese (molto legato alle antiche tradizioni) che racconta delle vecchie corti (alcune ormai purtroppo scomparse) il tutto in dialetto (con naturalmente la traduzione in Italiano). Credo sia un bel modo per scoprire un dialetto non solo nei detti e proverbi ma anche nel modo di parlare di tutti i giorni:

I Curt da Vavar
 
Ultima modifica:
massera ha scritto:
No, veramente i motivi sono altri, e poi di amiche ne ho ancora molte...:D

Avrai certamente ragione, in ogni caso te lo auguro.

Ma......come si dice in Svezia......."ogni lassàta è pirdùta"

:D
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro
Alto Basso