Antenna logaritmica: delucidazioni

Va bene, ma come si quantifica la distanza?
Perchè senza questo parametro, anche conoscendo la dinamica dell'attenuazione, questa non è calcolabile se non si conosce l'intervallo della distanza alla quale si raggiungono i -6dB .
Intendo dire: i -6dB si misurano al 1 km dal ripetitore? oppure a 10km? a 50?
 
Ora mi dovrei ripassare un po' di algebra o rimediare la tavola dei logaritmi :)
Sto approfondendo in rete e per arrivare ad un risultato relativamente preciso, mi sto rendendo conto che bisogna considerare più parametri di quanti immaginassi.
Grazie comunque venue2, mi hai insegnato una cosa nuova.
 
fai tutto con una calcolatrice, anche quella del pc...
...di preciso cè solo la misura sul posto...

questo calcolo può servire per avere un'idea dei segnali con una buona approssimazione partendo dalle potenze ERP di trasmissione.

per essere più precisi dovresti scaricare i diagrammi polari dei sistemi radianti dal catasto nazionale delle frequenze sempre che siano aggiornati..

alla fine, partendo da un valore noto, puoi calcolare un differenziale per capire cosa troverai ad un certa distanza sempre che sei nella zona irradiata.
 
Riprendo questa discussione perchè ho in mente di fare un esperimento.
Lasciando stare il discorso ricezione, quello che non mi è chiaro è se il bilanciamento di una logartimica sia condizionato solo dal tipo di connessione del cavo che corre al suo interno e che sulla punta crea una sorta di balun, oppure sia legato anche alla lunghezza fisica del boom.
In pratica ho intenzione di segare la parte che io ritengo sia dedicata alla ricezione VHf riducendo la lunghezza dell'antenna quasi della metà.
Oppure, se la lunghezza del boom fosse rilevante ai fini dell'impedenza, troncare gli solo gli elementi posteriori più lunghi che costituiscono le coppie risonanti in VHF, per vedere se il guadagno in UHF degli elementi restanti resti il medesimo.

Per fare quello che pensi bisogna cambiare il progetto, cioè: lunghezza, angolo e spaziatura.
 
Non é cosi complicato, se sovrapponi una log 345 ad una log 45 vedi che nella parte uhf a parita di elementi la spaziatura fra gli elementi é identica...
 
Non é cosi complicato, se sovrapponi una log 345 ad una log 45 vedi che nella parte uhf a parita di elementi la spaziatura fra gli elementi é identica...

gherardo guarda le foto e dimmi cos'hanno di identiche una 3-4-5 e una 4-5. Cambia tutto, spaziatura lunghezza e angolo, Sono 2 progetti completamente diversi....
http://www.offel.it/upload/prodotti/allegati/schede-tecniche/DataSheet_21-352_IT.pdf
http://www.offel.it/upload/prodotti/allegati/schede-tecniche/DataSheet_21-351_IT.pdf
 
In effetti Gherardo e Snipermosin, sembrano avere ragione entrambi.
Non resta che mettermi al lavoro questo fine settimana e raccontarvi l'esito del mio esperimento.
 
Mi sembra che anche per le log esiste la possibilita, come per le yagi, di scegliere la versione long boom (maggior spaziatura fra gli elementi) e la versione short boom (minor spaziatura fra gli elementi) da qui il nome "mini log". Io ho fatto il confronto fra due antenne a short boom, snipermosin ha confrontato una short boom (la 345) con una long boom (la uhf).
 
Riprendo questa discussione perchè ho in mente di fare un esperimento.
Lasciando stare il discorso ricezione, quello che non mi è chiaro è se il bilanciamento di una logartimica sia condizionato solo dal tipo di connessione del cavo che corre al suo interno e che sulla punta crea una sorta di balun, oppure sia legato anche alla lunghezza fisica del boom.
In pratica ho intenzione di segare la parte che io ritengo sia dedicata alla ricezione VHf riducendo la lunghezza dell'antenna quasi della metà.
Oppure, se la lunghezza del boom fosse rilevante ai fini dell'impedenza, troncare gli solo gli elementi posteriori più lunghi che costituiscono le coppie risonanti in VHF, per vedere se il guadagno in UHF degli elementi restanti resti il medesimo.

qui un foglio di calcolo con istruzioni:

https://www.avventurosamente.it/xf/risorse/calcolo-antenna-log-periodic.219/download

buon divertimento!
 
Per realizzare una log periodica devi partire dalla scelta del TAU e Sigma che sono i moltiplicatori, che determinano la resa e linerità dell'antenna. Quelle due che avevo realizzato e installato in accoppiata per un radioamatore la feci a 130>470MHz e ho scelto un 0,80 , che è un valore più basso dei progetti che si trovano in rete.
Più elementi installi e più avrai un guadagno, ma oltre i 4-5 elementi per cella non troverai nessun beneficio.
Per aggiustare l'impedenza devi distanziare i due bum fino ad ottenere i 50ohm e spostarti con la piastra posteriore di cortocircuito. Anche il diametro degli elementi fà variare se pur in modo minore il funzionamento.
Di solito si parte da una frequenza più bassa e una più alta di quanto occorre, serve per avere guadagno nelle bande di inizio e fine. Si determina a priori la lunghezza ed il numero di elementi. Insomma è un'antenna parecchio complicata e se fatta male non solo non ha guadagno ma anche perdita rispetto ad un semplice dipolo.
Le mie guadagnavano singolarmente 6,5 dB rispetto al dipolo , misurati e non ricavati da emulazioni che lasciano il tempo che trovano!
 
Ultima modifica:
Si Gherardo, ho già motato la log sul palo in modo che non possa muoversi durante l'esperimento e adesso debbo annotarmi i valori di un po' di canali (inizio centro e fine banda) poi col tronchesino inizierò la potatura tenendo d'occhio l'analizzatore di segnale per vedere l'impatto.
Solo che stamattina mi sono dovuto fermare perchè qui in Sabina piovigginava e tirava vento forte. Vediamo se nel pomeriggio posso proseguire.
Comunque, pur essendo lontano da M Cavo, posso fare l'esperimento senza usare amplificazione perchè ho provato un segnale a caso, il 522 di Rai Lazio1, e il segnale mi arriva a metà scala dello strumento. Oggi c'è foschia e M cavo non lo vedo, però la direzione la conosco.
Più tardi sarò più preciso e pubblicherò i valori del prima, durante e dopo.
 
Ci possono essere situazioni nelle quali può essere pratico poter installare una antenna molto piccola anzichè un bestione lungo oltre un metro.
Ciò premesso, ho voluto testare l'efficienza di una logaritmica privata degli elementi deputati alla ricezione della banda VHF.
Il test si è tenuto a 70,6 km in linea d'aria da M. Cavo che è a portata ottica.

Prima di modificare l'antenna, l'ho fissata saldamente per evitare che una accidentale rotazione sull'asse potesse falsare il confronto dei parametri di ricezione.

Una volta annotati i dati di ricezione relativi a 4 canali opportunamente scelti (uno ad inizio 4° banda, uno in centro banda, uno in 5° banda, e il Ch45 che per dove sto è di difficile ricezione), ho preso il seghetto e ho cominciato ad eliminare coppie di elementi tenendo d'occhio l'analizzatore.

Mi sono fermato quando ho visto scendere l'intensità del segnale coprendo l'elemento da tagliare con la mano. Si lo so non è un metodo ortodosso, ma tutto questo esperimento è un gioco.

Considerazioni al termine dei tagli.

Nella tabella in fondo a questo post si nota che il primo canale di 4° banda sembra soffrire della mancanza dell'ultimo elemento tagliato. Prima di questo taglio infatti, il canale si riceveva con la stessa ampiezza di quando l'antenna era intera. Forse andava lasciato.

Altra considerazione: ho la sensazione che la log periodica privata degli elementi lunghi sia meno direttiva. Ho notato che per far scendere significativamente il segnale bisogna ruotarla di parecchi gradi fuori puntamento.
Non ho tagliato il boom perchè avrei dovuto ricreare l'ancoraggio, comunque adesso il numero di elementi è addirittura inferiore a quelli presenti nella piccola antenna linkata da Gherardo.
E forse potrebbe ridursi ulteriormente se eliminassi gli elementi sulla punta, che dovrebbero ricevere i canali fino al 70. Ma sarebbe una complicazione, perchè sulla punta c'è il morsetto del coassiale. E poi ho la convizione (forse errata?) che possano fare le veci dei direttori presenti sulle yagi, alzando il modesto guadagno tipico delle logaritmiche.

vista.jpg

Questo è il punto di vista dell'antenna, M. Cavo è all'orizzonte dritto sulla punta dell'antenna, ma oggi non si vede perchè c'è vento di scirocco. Per i curiosi, il monte che si vede sulla destra è il Soratte.

test.jpg

Questa foto mostra il livello di un canale alto di frequenza prima del taglio.
La modifica dell'antenna sembra averne addirittura migliorato la ricezione come potete vedere dalla tabella sotto.

log.jpg

Ed ecco la log "potata", quella più in basso naturalmente.



In nero prima del taglio e in rosso dopo il taglio degli elementi.

frequenza canale c/n MER dBuV Mux
514 MHz - Ch 26 27.5 27.8 55 RAI A
514 MHz - Ch 26 26.0 24.2 53 RAI A
626 MHz - Ch 40 26.8 24.3 51 RAI B
626 MHz - Ch 40 26.1 24.0 49 RAI B
698 MHz - Ch 49 29.3 27.5 61 MEDIASET
698 MHz - Ch 49 29.8 27.8 62 MEDIASET
666 MHz - Ch 45 28.0 26.3 47 CTVaticano
666 MHz - Ch 45 27.8 26.8 48 CTVaticano
 
si, ne hai tagliati un po troppi.
scusa se te lo scrivo ad opera già fatta, ma se le due antenne sono identiche o similari, la separazione tra 3a e uhf si vede ad occhio sullo scalino di differenza di lunghezza degli elementi sulla metà della linea di trasmissione.



la log è un'antenna molto aperta in quanto sono array di 2/3 elementi per gruppo di frequenza, quindi è normale trovare il punto -3dB a 30° o più rispetto alla direzione.
 
se la vuoi tagliare sotto il 49 misura gli elementi e non tagliare quello corrispondente a 1/2 lambda e quello precedente che gli farà da direttore.
 
Le due log non erano uguali, effettivamente in una si vede bene il cambio di passo, ma in quella che ho segato quasi non si notava così bene, inoltre era una quindicina di cm più corta, forse questo si riflette anche sul progetto degli elementi.
Comunque alla fine è stata una esperienza simpatica.
 
il boom posteriore lo puoi accorciare senza problemi.
 
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