10 febbraio, giornata di ricordo per le vittime delle Foibe

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Roddy,

ma secondo te Stalin che è morto di vecchiaia osannato da milioni persone, non ha avuto la sua bella parte nello scoppio della seconda guerra mondiale quando Molotov e Ribbentrop si sino accordati per spartirsi la Polonia?


Poi non ricordo (veramente) se Tito ha invaso l'istria prima o dopo che finisse la guerra. Mi sembra dopo ma non ne sono sicuro. Ricordo solo che per fermarlo sono state create le zone a e b. Non mi risulta sia stato processato ed impiccato.

O i cattivi sono sempre quelli dell'altra parte?

I tuoi post sempre molto documentati sarebero mooolto più interessanti se si facessero anche qualche domanda o guardassero le cose "anche" dall'altra parte".
Le conclusioni a cui arrivi sempre sarebbero più accettabili.
 
Ultima modifica:
roddy ha scritto:
Beh, il Presidente Napolitano fino a poco tempo fa era un esponente di uno di quei partiti.... E tanti altri ( Veltroni, Violante, Fassino, per citarne alcuni... ) hanno avuto parole non equivoche sull'argomento.
Se c'è qualcuno che è ancora reticente sull'argomento... Beh, vergogna a lui!

Volevo precisare.
Lo scontro politico è inevitabile, finchè non vegono ammesse le colpe che il centro sinistra ha avuto in questa vicenda.
I reticenti ci saranno sempre. Fini ha ritrattato le sue origini eppure c'è qualcuno che lo chiama ancora fascista!
 
Non posso rispondere a Roddy come vorrei, siamo su un forum NON POLITICO:evil5:
Se andassimo a contare i morti che hanno fatto i rossi ci occorgeremmo che sono molti di più di quelli fatti dai neri.
RIPOSINO IN PACE TUTTI I MARTIRI DELLE FOIBE:crybaby2:
Le FOIBE le voglio sui LIBRI DI SCUOLA:evil5:
 
Ricordo a Roddy che PRC, PCI, Verdi e correntone DS si sono opposti all'istituzione del giorno della memoria del 10 febbraio per le vittime delle foibe votando contrariamente alla Camera e al Senato.
 
Si parla a malapena dei gulag...Prima che sui libri di storia arrivino le foibe...tsk...
 
gig60 ha scritto:
Roddy,

ma secondo te Stalin che è morto di vecchiaia osannato da milioni persone, non ha avuto la sua bella parte nello scoppio della seconda guerra mondiale quando Molotov e Ribbentrop si sino accordati per spartirsi la Polonia?
Certo.

gig60 ha scritto:
Poi non ricordo (veramente) se Tito ha invaso l'istria prima o dopo che finisse la guerra. Mi sembra dopo ma non ne sono sicuro. Ricordo solo che per fermarlo sono state create le zone a e b. Non mi risulta sia stato processato ed impiccato.
"L'Istra diventò italiana a seguito della vittoria italiana nella prima guerra mondiale con il trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919) e il trattato di Rapallo (1920).Con l'avvento del fascismo cominciò una politica d'italianizzazione forzata....Durante la seconda guerra mondiale a causa dell'occupazione della Jugoslavia da parte delle potenze dell'Asse le relazioni fra italiani e slavi peggiorarono ulteriormente. A seguito degli avvenimenti dell'8 settembre del 1943 la comunità italiana restò in balia di tedeschi e iugoslavi. La regione fu occupata per un breve periodo dai partigiani titini, e fu quindi occupata dai tedeschi che la annetterono al Terzo Reich, all'interno del cosiddetto Adriatisches Küstenland. Nell'aprile e maggio del 1945 l'Istria fu rioccupata dai partigiani comunisti di Tito. Dopo la fine della seconda guerra mondiale con il trattato di Parigi (1947), l'Istria venne assegnata alla Jugoslavia, con l'eccezione della parte nord occidentale, che formava la Zona B del Territorio libero di Trieste. La zona B rimase sotto amministrazione Jugoslava e dopo la dissoluzione del Territorio Libero di Trieste nel 1954 (memorandum di Londra), fu di fatto incorporata alla Jugoslavia. Tale annessione fu ufficializzata col trattato di Osimo (1975). "






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gig60 ha scritto:
O i cattivi sono sempre quelli dell'altra parte?
LOUISINO ha scritto:
Se andassimo a contare i morti che hanno fatto i rossi ci occorgeremmo che sono molti di più di quelli fatti dai neri.
Se c'è una cosa che ho sempre sostenuto è che parlare di "cattivi" e "buoni" nella storia, soprattutto in quella del '900, è un nonsenso. Era esattamente questo lo scopo del mio intervento, è esattamente questa graduatoria dei morti che non mi sta bene: CHIUNQUE la faccia rossi o neri, bianchi o gialli.






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jeeg72 ha scritto:
Volevo precisare.
Lo scontro politico è inevitabile, finchè non vegono ammesse le colpe che il centro sinistra ha avuto in questa vicenda.
I reticenti ci saranno sempre. Fini ha ritrattato le sue origini eppure c'è qualcuno che lo chiama ancora fascista!
Non posso che estendere anche a te l'invito che faccio a gig60 e a Louisino, di rileggere il mio intervento, perché casco dalle nuvole: mi accusate di cose che non ho detto, anzi del contrario di quello che ho detto... :eusa_think:
 
alex86 ha scritto:
Ricordo a Roddy che PRC, PCI, Verdi e correntone DS si sono opposti all'istituzione del giorno della memoria del 10 febbraio per le vittime delle foibe votando contrariamente alla Camera e al Senato.
Qualunque ragione abbiano addotto ( probabilmente intendevano protestare contro un uso pretestuoso della questione ), hanno COMUNQUE fatto malissimo.
 
Sì, esattamente. Hanno affermato che gli emendamenti introdotti avevano portato il disegno di legge ad uno stato intollerabile, bla bla bla...Mi fa piacere questa ultima tua dichiarazione.
 
alex86 ha scritto:
Sì, esattamente. Hanno affermato che gli emendamenti introdotti avevano portato il disegno di legge ad uno stato intollerabile, bla bla bla...Mi fa piacere questa ultima tua dichiarazione.
Mi fai il piacere, almeno tu, di rileggere il mio intervento che tanto scandalo ha suscitato e farmi notare i punti in cui ho scritto delle cose così abominevoli?
No, perché mi pare di aver scritto in una lingua diversa dall'italiano.... :eusa_think:
 
roddy ha scritto:
Se c'è una cosa che ho sempre sostenuto è che parlare di "cattivi" e "buoni" nella storia, soprattutto in quella del '900, è un nonsenso. Era esattamente questo lo scopo del mio intervento, è esattamente questa graduatoria dei morti che non mi sta bene: CHIUNQUE la faccia rossi o neri, bianchi o gialli.
Sarebbe stato interessante per me, se i miei insegnanti, mi avessero fatto leggere anche le nefandezze fatte dall'atra parte. Infece mi hanno massacrato la testa dicendomi quanti danni aveva fatto il MASCELLONE e il tedesco, per poi accorgermi, documentandomi con libri e DVD (un sacco di soldi:5eek: ) di quello che NON MI AVEVANO MAI DETTO
Vabbè che la storia la scrivono i vinti........... Dopo 60anni mi sembra giusto ricordare chi è morto per un IDEALE, all'epoca era un valore IMMENSO.
Conosco una persona di 80anni che ha vissuto a Zara, se ti dicessi quello che ha subito in quel periodo ti verrebbe da piangere, aveva la sola colpa di credere in un uomo........... ;)
 
LOUISINO ha scritto:
Sarebbe stato interessante per me, se i miei insegnanti, mi avessero fatto leggere anche le nefandezze fatte dall'atra parte. Infece mi hanno massacrato la testa dicendomi quanti danni aveva fatto il MASCELLONE e il tedesco, per poi accorgermi, documentandomi con libri e DVD (un sacco di soldi:5eek: ) di quello che NON MI AVEVANO MAI DETTO
Vabbè che la storia la scrivono i vinti........... Dopo 60anni mi sembra giusto ricordare chi è morto per un IDEALE, all'epoca era un valore IMMENSO.
Conosco una persona di 80anni che ha vissuto a Zara, se ti dicessi quello che ha subito in quel periodo ti verrebbe da piangere, aveva la sola colpa di credere in un uomo........... ;)
Carissimo Louisino, TUTTA la Storia del '900, come tutta la storia in genere, è piena di tragedia, morte, dolore.... In più, la storia del '900 è piena anche di omissioni, alcune fatte dolosamente, altre in buona fede: il motivo è ovvio, ancora troppo recente e ancora troppo aperte le ferite.
I libri di storia, è vero, sono pieni di omissioni: ma NON solo in un senso... Ribadisco quanto ho scritto nel mio primo intervento ( mi fai un puacere? te lo rileggi a mente fresca, così vedrai che non c'è scritto NIENTE di così abominevole come tu sembri pensare... :sad: ): tutto il capitolo dei crimini di guerra italiani E' TUTTO da scrivere... Tu che sei animato dall'encomiabile desiderio di documentarti, prova a leggere "Italiani brava gente" di Del Boca ( http://www.lettera22.it/showart.php?id=3661&rubrica=16 ), oppure "Si ammazza troppo poco" di Gianni Oliva ( http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=2057&c=JWTJG00AZIQXV ).
Io, come avrai capito, sono un appassionato di storia, forse la mia materia preferita al Liceo ( detto tra parentesi: la mia Prof. era una militante del MSI, moglie di un ammiraglio... :D ): eppure non ho mai trovato nei libri di testo ( almeno quelli dei miei tempi... ) alcun cenno su queste questioni. Anzi, sembrava che noi eravamo stati dei benefattori, che erano andati in Africa solo per costruire strade e civilizzare popoli sfortunati...:icon_twisted:
E allora, per concludere e con la speranza di esserci chiariti: i morti sono morti, a qualunque colore siano appartenuti in vita e su di loro deve solo discendere la "pietas" latina.
Possiamo, certo, discutere a lungo DI STORIA, analizzando cause e responsabilità: sapendo però a priori che quando si scatena una guerra, dopo un po', non esistono più innocenti e colpevoli, ma sono tutti, nello stesso tempo, carnefici e vittime.
 
roddy ha scritto:
Mi fai il piacere, almeno tu, di rileggere il mio intervento che tanto scandalo ha suscitato e farmi notare i punti in cui ho scritto delle cose così abominevoli?
No, perché mi pare di aver scritto in una lingua diversa dall'italiano.... :eusa_think:
In pvt, per il bene di tutti.
 
roddy ha scritto:
Carissimo Louisino, TUTTA la Storia del '900, come tutta la storia in genere, è piena di tragedia, morte, dolore.... In più, la storia del '900 è piena anche di omissioni, alcune fatte dolosamente, altre in buona fede: il motivo è ovvio, ancora troppo recente e ancora troppo aperte le ferite.
I libri di storia, è vero, sono pieni di omissioni: ma NON solo in un senso... Ribadisco quanto ho scritto nel mio primo intervento ( mi fai un puacere? te lo rileggi a mente fresca, così vedrai che non c'è scritto NIENTE di così abominevole come tu sembri pensare... :sad: ): tutto il capitolo dei crimini di guerra italiani E' TUTTO da scrivere... Tu che sei animato dall'encomiabile desiderio di documentarti, prova a leggere "Italiani brava gente" di Del Boca ( http://www.lettera22.it/showart.php?id=3661&rubrica=16 ), oppure "Si ammazza troppo poco" di Gianni Oliva ( http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=2057&c=JWTJG00AZIQXV ).
Io, come avrai capito, sono un appassionato di storia, forse la mia materia preferita al Liceo ( detto tra parentesi: la mia Prof. era una militante del MSI, moglie di un ammiraglio... :D ): eppure non ho mai trovato nei libri di testo ( almeno quelli dei miei tempi... ) alcun cenno su queste questioni. Anzi, sembrava che noi eravamo stati dei benefattori, che erano andati in Africa solo per costruire strade e civilizzare popoli sfortunati...:icon_twisted:
E allora, per concludere e con la speranza di esserci chiariti: i morti sono morti, a qualunque colore siano appartenuti in vita e su di loro deve solo discendere la "pietas" latina.
Possiamo, certo, discutere a lungo DI STORIA, analizzando cause e responsabilità: sapendo però a priori che quando si scatena una guerra, dopo un po', non esistono più innocenti e colpevoli, ma sono tutti, nello stesso tempo, carnefici e vittime.

solo io ho avuto la sfiga di andare in un liceo dove quasi tutti i docenti e gente della segreteria andavo in giro con l'Unità sotto il braccio???:mad:
 
Caro Roddy,
lo sai benissimo che ti stimo:evil5:
Quello che non mi è piaciuto del tuo intervento è stato il ritirare fuori Mussolini e la storia dei suoi ultimi giorni.
A cosa serviva? Si sta parlando delle FOIBE e delle atrocità fatte dai TITINI, si sta parlando di una giornata da dedicare a chi è morto buttato dentro dei burroni, tanti di loro ANCORA VIVI.
La storia del VENTENNIO......... non serviva riaprirla, o era per mettere sulla bilancia le due cose e far passare in secondo piano le FOIBE?:eusa_think:
Un saluto;)
 
LOUISINO ha scritto:
Caro Roddy,
lo sai benissimo che ti stimo:evil5:
Quello che non mi è piaciuto del tuo intervento è stato il ritirare fuori Mussolini e la storia dei suoi ultimi giorni.
A cosa serviva? Si sta parlando delle FOIBE e delle atrocità fatte dai TITINI, si sta parlando di una giornata da dedicare a chi è morto buttato dentro dei burroni, tanti di loro ANCORA VIVI.
La storia del VENTENNIO......... non serviva riaprirla, o era per mettere sulla bilancia le due cose e far passare in secondo piano le FOIBE?:eusa_think:
Un saluto;)
Assolutamente no :eusa_naughty: : se rivedi bene il contesto in cui io sono intervenuto, si stava parlando della congiura del silenzio, e del fatto che questa congiura aveva coinvolto TUTTI ( nè avrebbe potuto essere altrimenti, visto che se solo una parte voleva mantenere il silenzio, l'altra avrebbe tirato fuori la storia alla prima occasione...).
Io ho voluto raffigurare QUEL momento storico, il fatto che TUTTI ( fascisti, comunisti, democristiani e compagnia varia... ) avevano interesse a far finire la cosa a tarallucci e vino, a non aprire gli armadi per paura che ne venissero fuori troppo scheletri. Se non si ricostruisce questo, NON SI CAPISCE perché la congiura abbia funzionato così bene per così tanti anni...
Ripeto: rileggi bene il mio intervento: tutto ciò E' CHIARISSIMO.
Se anche dopo la seconda rilettura non lo troverai chiaro.... vabbè, vuol dire che non so più scrivere in italiano... :sad: : fammelo sapere, ché smetto di scrivere in questa sezione ( per la felicità di molti, probabilmente... ) e mi dedico esclusivamente a quella del mio amato Dreambox;) ...
 
roddy ha scritto:
.... fammelo sapere, ché smetto di scrivere in questa sezione ( per la felicità di molti, probabilmente... ) e mi dedico esclusivamente a quella del mio amato Dreambox;) ...
Pur rimanendo della mia idea sul quel tuo post ti invito a non lasciare MAI questa sezione, oltre al piacere di leggerti, anche se a volte non mi trovo d'accorso:eusa_think:, con chi "litigherebbe" alex86?:D
 
da corriere.it



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Il presidente della Croazia Stipe Mesic (Ansa)
ZAGABRIA
- Il presidente della Croazia, Stipe Mesic, si è detto «costernato» dalle dichiarazioni di sabato scorso del presidente italiano Giorgio Napolitano in occasione della Giornata del ricordo delle foibe e dell'esodo «nelle quali è impossibile non intravvedere elementi di aperto razzismo, revisionismo storico e revanscismo politico». Lo si legge in un comunicato dell'Ufficio di presidenza della Croazia. Mesic si è anche detto «spiacevolmente sorpreso dal contenuto e dal tono» di Napolitano. Mesic ha affermato inoltre che «la Croazia ritiene che ogni tentativo di mettere in questione il trattato di pace del 1947 e gli accordi di Osimo (che regolarono definitivamente la frontiera fra Italia e l’allora Jugoslavia), ereditati dalla Croazia come uno dei successori della Jugoslavia, è inaccettabile». La nota dice che il presidente croato «si è adoperato a favore di una visione più ampia del contesto storico e si è detto contrario a tacere i fatti e trasformare i perdenti storici in vincitori».

D'ALEMA: «PAROLE IMMOTIVATE» - Pronta la replica del ministro degli Esteri italiano Massimo D'Alema: «Le parole del presidente croato sono immotivate, stupiscono e addolorano». A cui ha fatto seguire una reazione diplomatica immediata. D'Alema ha infatti convocato per domani alla Farnesina l'ambasciatore croato.
Secondo D’Alema infatti le parole di Napolitano «vanno innanzitutto nel senso del riconoscimento della verità storica che è il fondamento per ogni processo ulteriore di avanzamento e riconciliazione». Proprio per ciò, ha proseguito D’Alema, «appare tanto più sorprendente una reazione che a mio giudizio non coglie il significato vero delle parole di Napolitano». Il ministro degli Esteri ha ricordato che «l’Italia democratica ha più volte riconosciuto quanto sia stato grave quello che ha fatto il fascismo nei Balcani, un grande Paese, il nostro, certamente non ha mancato di denunciare gli orrori fascisti nei Balcani e di condannare l’occupazione fascista dell’ex Jugoslavia». Allo stesso modo, «come dovrebbe sapere anche il presidente croato, molti degli uomini che poi hanno dato vita alle forze politiche democratiche del nostro Paese hanno combattuto a fianco dei partigiani jugoslavi contro l’occupazione nazifascista». D’Alema ha insistito su questo punto: «Mesic dovrebbe sapere che si rivolge al presidente dell’Italia democratica e antifascista, che quindi da questo punto di vista ha fatto i conti con il passato fascista del Paese e allo stesso tempo sente però il bisogno di dire la verità storica anche sulle vittime innocenti italiane che vi furono in quel tragico momento conclusivo della guerra e dell’immediato dopoguerra: il riconoscimento di questa verità storica è una condizione per un processo pieno di riconciliazione come quello che noi auspichiamo, per cui auspichiamo anche che si possano svolgere gli atti simbolici di cui si era parlato». In definitiva, per il titolare della Farnesina, «le parole di Napolitano non si prestano ad equivoci da questo punto di vista», e perciò «le parole di Mesic stupiscono ed addolorano in quanto sono del tutto immotivate».
NAPOLITANO - A quanto si apprende negli ambienti del Quirinale, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha pienamente condiviso le valutazioni espresse dal ministro degli Esteri Massimo D'Alema a proposito delle parole del presidente croato Stipe Mesic.
PULIZIA ETNICA - La parte del discorso di Napolitano che ha acceso più polemiche in Croazia è quella in cui il capo dello Stato ha parlato dei fiumani e dei dalmati come vittime di un «moto di odio e di furia sanguinaria e di un disegno annessionistico slavo che prevalse nel Trattato di pace del 1947 e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica». La replica di Mesic è un colpo all'incontro di riconciliazione e riappacificazione tra Italia-Slovenia-Croazia al quale sta lavorando la diplomazia italiana.

COMMENTI IN CROAZIA - Alcuni in Croazia hanno voluto vedere un'indiretta replica di Napolitano a Mesic che, in una precedente intervista alla Rai, aveva definito l'eccidio delle foibe «una reazione ai crimini fascisti». Secondo Damir Kajin, deputato della Dieta democratica istriana (partito regionalista croato di sinistra), «preoccupa che un simile commento sia arrivato da un presidente che proviene dalla sinistra. L'esodo degli italiani dall'Istria è senz'altro l'ultimo capitolo della politica imperialista del fascismo, ma nessun crimine può essere amnistiato da un altro crimine commesso prima».
Toni Tadic, deputato del Partito del diritto (destra), sostiene che «tenendo conto di tutto ciò che hanno fatto in Croazia e in altri Paesi, gli italiani sono gli ultimi che possono dare lezioni su genocidi e pulizie etniche».
Il rappresentante del gruppo nazionale italiano in Croazia al Parlamento di Zagabria, Furio Radin, si è detto perplesso dal tono della polemica «che non è nello spirito di tolleranza che noi abbiamo costruito in Istria».
COMMENTI IN ITALIA - «La Croazia deve entrare in Europa, ma non può avere una memoria a intermittenza», ha ribattuto Pierferdinando Casini. Mesic «sbaglia» a interpretare come ha fatto le parole di Napolitano sulle foibe, ha dichiarato il senatore a vita Giulio Andreotti che invita però a chiudere polemiche che considera ormai «fuori della storia. I comunisti italiani con quelle vicende non c'entrano».
«Occorre leggere tutte le pagine della storia, anche quelle per noi più dolorose perché è l'unico modo per costruire il futuro del nostro Paese e dell'Europa», ha aggiunto Gavino Angius, diessino vice presidente del Senato, sottoscrivendo le parole di Napolitano.
«Le parole di Mesic sono preoccupanti e inquietanti», ha detto Maurizio Gasparri (An). « Napolitano ha parlato giustamente di genocidio».
«Le foibe sono state un dramma incredibile, ma occorre indagare sulle radici dell'odio e sugli eccidi della popolazione civile», ha affermato il capogruppo dei senatori di Rifondazione comunista, Giovanni Russo Spena.
«Piena solidarietá» da parte del capogruppo leghista all'Europarlamento Mario Borghezio al presidente Napolitano.
 
jeeg72 ha scritto:
da corriere.it



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Il presidente della Croazia Stipe Mesic (Ansa)
ZAGABRIA
- Il presidente della Croazia, Stipe Mesic, si è detto «costernato» dalle dichiarazioni di sabato scorso del presidente italiano Giorgio Napolitano in occasione della Giornata del ricordo delle foibe e dell'esodo «nelle quali è impossibile non intravvedere elementi di aperto razzismo, revisionismo storico e revanscismo politico». Lo si legge in un comunicato dell'Ufficio di presidenza della Croazia. Mesic si è anche detto «spiacevolmente sorpreso dal contenuto e dal tono» di Napolitano. Mesic ha affermato inoltre che «la Croazia ritiene che ogni tentativo di mettere in questione il trattato di pace del 1947 e gli accordi di Osimo (che regolarono definitivamente la frontiera fra Italia e l’allora Jugoslavia), ereditati dalla Croazia come uno dei successori della Jugoslavia, è inaccettabile». La nota dice che il presidente croato «si è adoperato a favore di una visione più ampia del contesto storico e si è detto contrario a tacere i fatti e trasformare i perdenti storici in vincitori».

D'ALEMA: «PAROLE IMMOTIVATE» - Pronta la replica del ministro degli Esteri italiano Massimo D'Alema: «Le parole del presidente croato sono immotivate, stupiscono e addolorano». A cui ha fatto seguire una reazione diplomatica immediata. D'Alema ha infatti convocato per domani alla Farnesina l'ambasciatore croato.
Secondo D’Alema infatti le parole di Napolitano «vanno innanzitutto nel senso del riconoscimento della verità storica che è il fondamento per ogni processo ulteriore di avanzamento e riconciliazione». Proprio per ciò, ha proseguito D’Alema, «appare tanto più sorprendente una reazione che a mio giudizio non coglie il significato vero delle parole di Napolitano». Il ministro degli Esteri ha ricordato che «l’Italia democratica ha più volte riconosciuto quanto sia stato grave quello che ha fatto il fascismo nei Balcani, un grande Paese, il nostro, certamente non ha mancato di denunciare gli orrori fascisti nei Balcani e di condannare l’occupazione fascista dell’ex Jugoslavia». Allo stesso modo, «come dovrebbe sapere anche il presidente croato, molti degli uomini che poi hanno dato vita alle forze politiche democratiche del nostro Paese hanno combattuto a fianco dei partigiani jugoslavi contro l’occupazione nazifascista». D’Alema ha insistito su questo punto: «Mesic dovrebbe sapere che si rivolge al presidente dell’Italia democratica e antifascista, che quindi da questo punto di vista ha fatto i conti con il passato fascista del Paese e allo stesso tempo sente però il bisogno di dire la verità storica anche sulle vittime innocenti italiane che vi furono in quel tragico momento conclusivo della guerra e dell’immediato dopoguerra: il riconoscimento di questa verità storica è una condizione per un processo pieno di riconciliazione come quello che noi auspichiamo, per cui auspichiamo anche che si possano svolgere gli atti simbolici di cui si era parlato». In definitiva, per il titolare della Farnesina, «le parole di Napolitano non si prestano ad equivoci da questo punto di vista», e perciò «le parole di Mesic stupiscono ed addolorano in quanto sono del tutto immotivate».
NAPOLITANO - A quanto si apprende negli ambienti del Quirinale, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha pienamente condiviso le valutazioni espresse dal ministro degli Esteri Massimo D'Alema a proposito delle parole del presidente croato Stipe Mesic.
PULIZIA ETNICA - La parte del discorso di Napolitano che ha acceso più polemiche in Croazia è quella in cui il capo dello Stato ha parlato dei fiumani e dei dalmati come vittime di un «moto di odio e di furia sanguinaria e di un disegno annessionistico slavo che prevalse nel Trattato di pace del 1947 e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica». La replica di Mesic è un colpo all'incontro di riconciliazione e riappacificazione tra Italia-Slovenia-Croazia al quale sta lavorando la diplomazia italiana.

COMMENTI IN CROAZIA - Alcuni in Croazia hanno voluto vedere un'indiretta replica di Napolitano a Mesic che, in una precedente intervista alla Rai, aveva definito l'eccidio delle foibe «una reazione ai crimini fascisti». Secondo Damir Kajin, deputato della Dieta democratica istriana (partito regionalista croato di sinistra), «preoccupa che un simile commento sia arrivato da un presidente che proviene dalla sinistra. L'esodo degli italiani dall'Istria è senz'altro l'ultimo capitolo della politica imperialista del fascismo, ma nessun crimine può essere amnistiato da un altro crimine commesso prima».
Toni Tadic, deputato del Partito del diritto (destra), sostiene che «tenendo conto di tutto ciò che hanno fatto in Croazia e in altri Paesi, gli italiani sono gli ultimi che possono dare lezioni su genocidi e pulizie etniche».
Il rappresentante del gruppo nazionale italiano in Croazia al Parlamento di Zagabria, Furio Radin, si è detto perplesso dal tono della polemica «che non è nello spirito di tolleranza che noi abbiamo costruito in Istria».
COMMENTI IN ITALIA - «La Croazia deve entrare in Europa, ma non può avere una memoria a intermittenza», ha ribattuto Pierferdinando Casini. Mesic «sbaglia» a interpretare come ha fatto le parole di Napolitano sulle foibe, ha dichiarato il senatore a vita Giulio Andreotti che invita però a chiudere polemiche che considera ormai «fuori della storia. I comunisti italiani con quelle vicende non c'entrano».
«Occorre leggere tutte le pagine della storia, anche quelle per noi più dolorose perché è l'unico modo per costruire il futuro del nostro Paese e dell'Europa», ha aggiunto Gavino Angius, diessino vice presidente del Senato, sottoscrivendo le parole di Napolitano.
«Le parole di Mesic sono preoccupanti e inquietanti», ha detto Maurizio Gasparri (An). « Napolitano ha parlato giustamente di genocidio».
«Le foibe sono state un dramma incredibile, ma occorre indagare sulle radici dell'odio e sugli eccidi della popolazione civile», ha affermato il capogruppo dei senatori di Rifondazione comunista, Giovanni Russo Spena.
«Piena solidarietá» da parte del capogruppo leghista all'Europarlamento Mario Borghezio al presidente Napolitano.

Solo un'ultima cosa, poi non parlo più: ognuno continua a vedere la storia del '900, le guerre e le tragedie che hanno funestato quel secolo, nella SUA prospettiva, guardando sempre ai PROPRI morti e ignorando quelli altrui; assolvendo le proprie colpe, e sottolineando quelle degli altri.
Io, nel mio piccolo, cerco sempre ( ottenendo ogni volta il più totale insuccesso... :sad: ) di far capire che questo non è possibile, che una volta iniziata la spirale di guerra e odio ( e qui la colpa assoluta è di CHI comincia :icon_twisted: ), non esistono più innocenti e colpevoli, ma tutti diventano, chi più e chi meno, chi prima e chi dopo, vittime e carnefici nello stesso tempo...
Ma è tutto inutile: ci vorrà almeno un altro secolo prima che la storia del '900 possa essere scritta in modo passabilmente obiettivo.... :sad:
 
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