Vi scrivo per un dilemma...
Come qualcuno forse sa, sto cambiando casa.
Nella nuova casa ho messo alcuni punti luce con variatore di intensità luminosa (ad es. faretti ad incasso alogeni). Non i classici potenziometri, ma dei variatori elettronici, azionabili/regolabili con interruttore a pulsante normalmente aperto.
Io negli anni non mi sono mai soffermato più di tanto nel riflettere sul minore consumo di energia elettrica derivante da una regolazione minore rispetto al massimo dell'intensità luminosa. Diciamo che lo avevo sempre dato per scontato.
Però ora più fonti, anche attendibili, mi stanno "mettendo la pulce nell'orecchio" circa la sostanziale inutilità delle variazioni rispetto ad un minor consumo.
Ho tentato anche di ricorrere alle leggi di Ohm, però per la corrente continua (anche se credo siano sostanzialmente valide, del resto ora le reminiscenze circa l'applicazione alle tensioni alternate mi sfugge davvero)...
Tenendo conto che V=Volt, R=resistenza, I=corrente, P=potenza...
I=V:R da cui V=RxI
P=VxI da cui P=VxIxI (cioè I al quadrato)
...Ma sto davvero andando nel pallone, con certezze sempre più precarie, complice il fatto del trasloco in corso e i lavori nella nuova casa ancora non del tutto conclusi!
Qualcuno può aiutarmi a fare luce (è proprio il caso di dirlo)?
Grazie in anticipo.
Come qualcuno forse sa, sto cambiando casa.
Nella nuova casa ho messo alcuni punti luce con variatore di intensità luminosa (ad es. faretti ad incasso alogeni). Non i classici potenziometri, ma dei variatori elettronici, azionabili/regolabili con interruttore a pulsante normalmente aperto.
Io negli anni non mi sono mai soffermato più di tanto nel riflettere sul minore consumo di energia elettrica derivante da una regolazione minore rispetto al massimo dell'intensità luminosa. Diciamo che lo avevo sempre dato per scontato.
Però ora più fonti, anche attendibili, mi stanno "mettendo la pulce nell'orecchio" circa la sostanziale inutilità delle variazioni rispetto ad un minor consumo.
Ho tentato anche di ricorrere alle leggi di Ohm, però per la corrente continua (anche se credo siano sostanzialmente valide, del resto ora le reminiscenze circa l'applicazione alle tensioni alternate mi sfugge davvero)...
Tenendo conto che V=Volt, R=resistenza, I=corrente, P=potenza...
I=V:R da cui V=RxI
P=VxI da cui P=VxIxI (cioè I al quadrato)
...Ma sto davvero andando nel pallone, con certezze sempre più precarie, complice il fatto del trasloco in corso e i lavori nella nuova casa ancora non del tutto conclusi!

Qualcuno può aiutarmi a fare luce (è proprio il caso di dirlo)?
Grazie in anticipo.