Ciao Pipione, anzitutto grazie mille per la risposta, visto che è un po lunga ti rispondo per "quotes"
pipione ha scritto:
Addirittura con le trasformate di Fourier, ma cosa studi la Teoria dei Segnali? Oppure sei magari all'ultimo anno delle superiori e il tuo prof cerca di inculcarti concetti abbastanza pesanti di Fisica matematica?
Capisco un qualche cenno delle trasformate e antitrasformate di Fourier ma queste son cose che si studiano in Ingegneria Elettrica, Elettronica e delle telecomunicazione, appunto in Teoria dei Segnali o in Metodi matematici della Fisica. Non certo nelle scuole superiori.
Infatti studio Ingegneria Informatica ad indirizzo Reti ed Internet con un percorso di studi orientato alle telecomunicazioni

Le mie curiosità in merito al DVB-T e l'analisi dei relativi segnali sono nati dal fatto che in questo periodo sto sviluppando un software che si interfacci con sistemi di ricezione dvb-t al fine di analizzarne il TS e cercare di ricavarne più informazioni possibili (anche se i driver e le specifiche di sviluppo degli stessi grazie ai cinesi sono veramente "arrangiati").
La copertura del segnale nel mio paese è relativa solo ai canali rai, allora spinto dalla curiosità sono andato a vedere come erano fatti e disposti i ripetitori.
I tralicci presenti sono uno RAI (davvero imponente) e uno “giocattolo” fatto installare dal comune qualche anno fa e che riceve i 3 canali mediaset dal satellite (con una triste parabolica “quad” da 60 cm ma sorvoliamo) e con 2 cavi che scendono dall’lnb (che credo sia di quelli con le 4 uscite separate V/h-l e O/h-l) la trasmissione è analogica.
Visto che hanno fatto questa scelta per la copertura analogica, credo che continueranno su questa via anche per l’eventuale copertura digitale. E allora vorrei capire come faranno a fare tutto ciò se continuare con il sat o tentare con dei gap-filler.
Di seguito quindi cercherò di analizzare le due possibili soluzioni, partendo prima dal SAT e poi dando uno sguardo alla soluzione terrestre con gap filler.
RICEZIONE DA SATELLITE
Comunque per quanto riguarda il sistema di ricezione via satellite vorrei qualche chiarimento in più (se è possibile darlo visto che tanto si basa su dati pubblici) magari astraendoci un po dalla teoria per analizzare il caso di copertura di un sito tramite satellite con segnali provenienti ad esempio da AB3 5w e AB1 12.5 fase per fase.
PREMESSA
Come si può vedere ai seguenti link:
http://it.kingofsat.net/pos-5.0W_ita.php
http://it.kingofsat.net/pos-12.5W_ita.php
Sono rilevabili 2 “mux” (riferito alla composizione del bouquet nello stesso trasponder) su AB3 e 3 su AB1 (non so se ce ne sono anche altri ma ai fini del caso di studio prendiamo in esame questi):
-rete A1
-Dfree (?credo?)
-Timb nazionale 1
-Timb nazionale 2
-Timb 3/4
Vabbè, la prima cosa che si nota è che alcuni trasmettono in dvb-s2 e che usano una modulazione 8psk e 16apsk.
Già il discriminante della modulazione (16apsk e 8psk ACM) non permetterebbe (al di la della codifica) di riceverli con un comune ricevitore dvb-s2 e quindi ci serve un sistema di ricezione ad-hoc.
Mettiamo che si utilizzi un dispositivo come i seguenti:
http://www.screen.it/catalogue/broadcasting/dvb-t/mct/mct
http://www.italtelec.com/star.htm
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BLOCCO DOMANDE 1.
1)Sti dispositivi sono quelli che si usano realmente nei ripetitori o sono dei dispositivi “embed” usciti di recente in sostituzione di sistemi di ricezione ad array di decoder?
2)Su ogni “modulo” sintonizzano un solo canale (Ex la7 oppure mtv, oppure… ecc) di un trasponder per poi mixarlo con le altre uscite o tutto il flusso del trasponder stesso (sintonizzabile a quella determinata frequenza) per poi darlo in pasto al modulatore dvb-t?
3)Prima dell’uso di questi dispositivi multicanale, che tipo di strumentazione veniva utilizzata per la ricezione di segnali satellitari e broadcasting in terrestre?
4)vi sono soluzioni alternative attualmente utilizzabili per la ricezione da satellite e broadcasting in terrestre?
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Mettiamo che vogliamo sintonizzare 2 mux su AB3 5°W e 2 su AB1 12,5°W.
Per il sistema di ricezione da satellite utilizziamo per semplicità due lnb twin con 2 uscite indipendenti così ovviamo all’eventuale cambio di frequenza di uno dei 2 trasponder e si alimentano correttamente gli eventuali dispositivi preposti alla ricezione del segnale satellitare.
Premesso che non sono un progettista e non conosco profondamente come molti altri frequentatori del forum
Ho buttato giù un rapido schema grafico dell’esempio che si sta facendo anche se in base alla risposte date alle domande di cui sopra subirà un forte cambiamento (dovuto al funzionamento effettivo dei dispositivi multicanali e all’eventuale affiancamento di soluzioni alternative).
Come si può notare, le uscite dei dispositivi (presumo con i canali mixati e/o il ts dvb-t pronto, incanalato correttamente e (da quanto ho potuto vedere dalle specifiche di sti cosi) temporizzato eventualmente anche tramite GPS) vanno a finire in un altro blocco preposto alla miscelazione dei due flussi C e D e da questo blocco esce il flusso E infiato per la trasmissione ai pannelli.
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BLOCCO DOMANDE 2
1)Visto che le uscite C e D dovrebbero già essere correttamente incanalate, si possono dare in pasto direttamente al trasmettitore oppure devono subire un ulteriore processo di filtraggio?
2)Nel blocco con il [?] oltre al trasmettitore vero e proprio ci deve essere ulteriore strumentazione o grossomodo la componentistica è già completa?
3)L’uscita E l’ho disegnata come un unico cavo ma suppongo che siano invece 3 uno per ogni pannello vero?
RICEZIONE TERRESTRE CON GAP FILLER
pipione ha scritto:
Il ripetitore non riceve gli stessi canali che riceviamo a casa, intendendo dire che il collegamento che esso ha è un collegamento, generalmente, tramite satellite. Ci sono in verità delle eccezioni alla regola e riguardano i cosidetti Gap Filler. Forse tu accennavi a questi dispositivi.
Essi servono per riempire (filler) i buchi (gap) che avvengono nella normale copertura del servizio svolto dai ripetitori e trasmettitori.
Chiarissimo.
pipione ha scritto:
Da quello che conosco so che i Gap Filler, per poter funzionare bene devono avere un fortissimo disaccoppiamento tra antenna di ricezione (da un'altro ripetitore o Trasmettitore) e l'antenna in trasmissione. Siccome riceve e trasmette lo stesso canale tout court se le antenne di ricezione e quelle di trasmissione non sono disaccoppiate il sistema entra in autoscillazione e va in default.
Chiarissimo anche in questo caso ed era proprio quello che intendevo io
Nel caso di copertura con gap filler quindi i primi passi da fare per lo studio di fattibilità sono quelli di analizzare il verso di provenienza dei segnali e vedere se il disaccoppiamento tra antenna ricevente e trasmissiva è tale da non creare interferenze ed credo in particolar modo ISI.
Una soluzione potrebbe essere a questo punto anche il cambio di polarità dell’antenna trasmittente rispetto a quella ricevente (sempre lato ripetitore)?
Andando ad analizzare ad esempio il caso della mia zona (più che altro perché ne ho i dati), la zona da coprire è una “zona quasi d’ombra” cioè una vallata delimitata da montagne a nord e a sud.
I segnali provengono al ripetitore da:
-nord-ovest in Polarizzazione Verticale da 54km
-sud-ovest in polarizzazione Orizzontale da 119km
La composizione dei mux varia ma diciamo che quello a nord (provenendo dalla campania che già è all-digital) è più “completo”.
Le antenne del paese attualmente sono polarizzate in verticale.
Le soluzioni a questo punto potrebbero essere 3:
1)COPERTURA DA ENTRAMBE LE DIREZIONI
Ovviamente con dei filtri canale in modo da non farli sovrapporre.
Tuttavia credo che:
-si dovrebbe chiudere l’angolo di copertura (soprattutto a nord) per evitare interferenze eccessive
-si dovrebbe decidere la polarità di trasmissione
-si avrebbe però il disaccoppiamento quasi ottimale delle 3 antenne trovandosi grossomodo “quasi” a 120° (anche se il disaccoppiamento maggiore lo si avrebbe a 90° e 180° e cioè perpendicolarmente al segnale in ricezione).
2)RICEZIONE DA NORD
-Se porta benefici ai fini del disaccoppiamento conviene cambiare la polarità in trasmissione da Verticale a Orizzontale (anche se tutto il paese dovrà poi ruotare le antenne)
-Sempre ai fini del disaccoppiamento bisogna diminuire l’angolo di copertura a nord giocando con la distanza dal ripetitore (dell’ordine di 2-4km).
-vista la distanza il segnale dovrebbe essere più stabile (infatti sulla costa hanno tutti le antenne puntate direttamente a nord)
3)RICEZIONE DA SUD
-L’eventuale “disaccoppiamento“ in polarizzazione già è presente (vista la polarizzazione H in ricezione e la polarizz. V in trasmissione [perché le antenne sono già in V])
-L’angolo di copertura a sud non è malvagio ma si può restringere ulteriormente
-Il grosso problema è però la distanza dal sito di trasmissione originario…
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BLOCCO DOMANDE 3
1)Secondo voi è giusto il ragionamento effettuato?
2)L’eventuale cambio di polarizzazione in trasmissione rispetto al segnale ricevuto dal ripetitore, gioverebbe ai fini del disaccoppiamento?
3)Per la ricezione del segnale da un sito trasmissivo, si utilizzano i pannelli quadrati che ci stanno sui ripetitori, antenne direttive magari canalizzate tipo yagi oppure antenne specifiche?
4)L’eventuale installazione delle antenne riceventi su un palo distante dal traliccio di trasmissione gioverebbe sensibilmente al sistema rispetto all’installazione sullo stesso traliccio?
5)Da 1 a 10, quanto mi volete picchiare in questo momento?
6)E adesso?
Grazie mille a tutti (anche per il sondaggio hahahahahaha)
