Struttura del cavo coassiale

tartarugo

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Buongiorno e buona domenica carissimi

facendo riferimento a questa "introduzione" di M&P per quanto riguarda la terminologia

https://messi.it/it/struttura-del-cavo-coassiale.htm

sapreste gentilmente spiegarmi la differenza tra la funzione del nastro e quella della treccia in un cavo coassiale? Entrambe solo schermatura o la treccia è anche un elemento conduttivo di qualcosa?

Nel link c'è scritto: "La sua funzione [della treccia] è determinante alle basse frequenze e in genere classifica il cavo per quanto riguarda l’Impedenza di trasferimento (norma EN50117)" ma per me è poco chiaro perchè sono ignorante.

Grazie
 
La treccia conduce.
Pensa a quando colleghi un alimentatore.
La differenza tra nastro e treccia è nel tipo di disturbo da schermare.
 
La treccia costituisce il "polo negativo" del conduttore, alla fine è pur sempre un trasporto di corrente elettrica, per quanto ad alta frequenza e di bassissimo livello. Come nell' impianto 220V, due poli. La differenza è che non li puoi invertire, come nella corrente continua. Per chiarire ancora meglio, agli albori si usava la piattina 300 ohm, lì lo capivi al volo che erano due poli.
Il dimensionamento del cavo ne determina l' impedenza, quindi la treccia assolutamente è determinante, ma lo è anche il tipo di isolante e le dimensioni.
Il nastro migliora la schermatura, soprattutto alle alte frequenze. Una treccia dalla trama abbastanza 'larga' non ha una sufficiente schermatura a lunghezze d'onda piccole. Un modo come un altro per semplificarsi la vita e usare meno rame, oltretutto un cavo con calza molto fitta avrebbe poi un peso notevole.
 
... La differenza è che non li puoi invertire, come nella corrente continua. ...
A meno che non si alimenti una lampadina, anche nella corrente continua non si debbono invertire :)
Però ho capito cosa intendevi, non si debbono invertire come conduttori.
 
grazie

dunque quando si intestano i connettori è meglio arrotolare la calza insieme al nastro o rimuovere il nastro in eccesso? Se il nastro è solo schermatura, in teoria un connettore F o un buon connettore IEC dovrebbe schermare la parte da cui è stata rimosso materiale, o sbaglio?

in ogni caso il nastro arrotolato insieme alla calza non credo possa svolgere una grande funzione
 
Ultima modifica:
La funzione di schermatura è strutturata per proteggere il cavo dalle interferenze che possono essere captate durante il suo percorso lineare (per tutta la sua lunghezza).
Nel momento in cui crei una terminazione con un connettore F, è sufficiente che calza e nastro si tocchino per mandare a massa i disturbi.
 
A meno che non si alimenti una lampadina, anche nella corrente continua non si debbono invertire :)
Però ho capito cosa intendevi, non si debbono invertire come conduttori.

si, pero' il cavo coassiale è fatto per determinate cose diversamente dal cavo unipolare per collegamenti elettrici... anche se da diversi anni esistono anche cavi da impianti civili ed industriali con schermatura che in questo caso la schermatura stessa deve essere collegata alla terra e alle carcasse metalliche dei vari armadi ;)
 
....anche lo schermo del coassiale va messo a terra, qualora questa sia presente (ed efficace)......
 
Buongiorno e buona domenica carissimi

facendo riferimento a questa "introduzione" di M&P per quanto riguarda la terminologia

https://messi.it/it/struttura-del-cavo-coassiale.htm

sapreste gentilmente spiegarmi la differenza tra la funzione del nastro e quella della treccia in un cavo coassiale? Entrambe solo schermatura o la treccia è anche un elemento conduttivo di qualcosa?

Nel link c'è scritto: "La sua funzione [della treccia] è determinante alle basse frequenze e in genere classifica il cavo per quanto riguarda l’Impedenza di trasferimento (norma EN50117)" ma per me è poco chiaro perchè sono ignorante.

Grazie

Estratto da pagina 18 del progetto CEI C.1306:

https://www.ceinorme.it/doc/pubenq/C1306.pdf

I parametri trasmissivi dei cavi coassiali sono i seguenti (si vedano le Norme della serie CEI EN 50117):

  • Impedenza caratteristica in funzione della frequenza:
deve essere uguale all’impedenza degli apparati. Si esprime in Ω.


  • Attenuazione in funzione della frequenza:
definisce la perdita di segnale per una determinata lunghezza. Si esprime in dB/100m o dB/km. Più basso il valore, più lontano può arrivare il segnale (10 dB/100m è meglio di 20 dB/100m)

  • Perdita di ritorno strutturale (SRL):
rappresenta la “regolarità” di esecuzione del cavo. Si esprime in dB. Più alto il valore migliore la regolarità del cavo (30 dB è meglio di 20 dB). Tale valore è importante per valutare la qualità del cavo, anche se raramente viene fornito dal costruttore.


Vengono anche fornite due grandezze per definire la caratteristica EMC:

  • Impedenza di trasferimento:
definisce il rapporto tra un segnale indotto nel cavo e una corrente esterno che lo ha prodotto. Si esprime, in genere, in mΩ/m. Più piccolo il valore migliore la schermatura (10 mΩ/m è meglio di 100 mΩ/m). Rappresenta il comportamento in “bassa” frequenza (fino a 100 MHz).

  • Attenuazione di schermatura:
definisce il rapporto tra il segnale nel cavo e quanto viene emesso all’esterno del cavo. Si esprime, in genere, in dB. Più grande il valore migliore la schermatura (80 dB è meglio di 60 dB). Rappresenta il comportamento in “alta” frequenza
(da circa 30 MHz fino a 3 GHz).
..
 
si, pero' il cavo coassiale è fatto per determinate cose diversamente dal cavo unipolare per collegamenti elettrici... anche se da diversi anni esistono anche cavi da impianti civili ed industriali con schermatura che in questo caso la schermatura stessa deve essere collegata alla terra e alle carcasse metalliche dei vari armadi ;)
Probabilmente in quel caso è anche una questione di sicurezza....
Comunque mi preme sottolineare una cosa che non avete sottolineato abbastanza e che ai digiuni in materia va ficcata bene in testa: cioè che la calza o nastro, o qualsiasi cosa metallica i fantasiosi produttori mettano attorno al conduttore centrale, schermerebbe ben poco se non partecipasse elettricamente alla conduzione del segnale...non è che ha virtù taumaturgiche e scherma per il solo fatto di essere lì... ;)
 
Comunque, una cosa è certa; il cavo coassiale deve essere di qualità, niente cavi cosiddetti "stendi biancheria" o cordini da bucato da 20 euro a matassa......
 
ahahah è esattamente quello che mi immaginavo io

Se si usa il rame e la stagnola che sono conduttori il motivo cè, altrimenti avrebbero usato il cartone se andava bene un materiale non conduttore.

La schermatura ha una doppia funzione:

1. evitare con effetto barriera che i segnali veicolati nel cavo vadano a generare interferenze elettromagnetiche verso l'esterno.
2. evitare che correnti indotte dall'esterno, ad esempio da forti campi EM di torri telefoniche e/o altre interferenze RF, raggiungano il conduttore centrale fugandole sulla ground elettronica all'ingresso del ricevitore.
 
Principalmente la schermatura e parte della struttura del cavo, senza non sarebbe un cavo coassiale.
Le procedure migliori per intestare i cavi rimangono quelle che ne modificano la struttura il meno possibile.
Per esempio con gli spela cavi e pinze a compressione si lascia integra calza e foglio fino al taglio e si fa uscire il conduttore solo di 5mm, idem con il metodo a crimpare. Su impianti di grandi dimensioni avrebbe senso perfezionare le connessioni per minimizzare i disadattamanti. Su piccoli e medi impianti basta non stressare il punto di connessione con torsioni disumane e non lasciare il conduttore centrale troppo lungo.
 
A meno che non si alimenti una lampadina, anche nella corrente continua non si debbono invertire :)
Però ho capito cosa intendevi, non si debbono invertire come conduttori.

😂😂l' ho scritta troppo in fretta, ovviamente intendevo che non si possono invertire esattamente come non si possono invertire nella corrente continua, a meno di alimentare lampadine, resistenze o simili, ovviamente!
 
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