Quoto e non quoto cudy, nel senso che conosco abbastanza bene gli States, visto che la miglior amica della mia compagna è colà "emigrata" (fra virgolette perchè ormai è una parola che nessuno vuole più usare...) e (oltre a viaggi vari là e qua, anch'io sono andato) le due adesso, grazie ad internet, sono in contatto tutti i giorni.
Quoto nel senso che le cose che dici sono quasi del tutto vere, non quoto nel senso che c'è però un plus, che noi non abbiamo: anche adesso che purtroppo le cose anche là sono cambiate in peggio, rimane una voglia di fare e porte aperte all'innovazione, che noi ce le sognamo...
E comunque quel che ho notato è che a New York un europeo si sente a casa, nel resto del paese invece trovi un po' di tutto...
(sulla sanità il discorso è lungo, perchè in Italia, salvo meritevoli eccezioni in cui ho la fortuna di vivere, non ti lasciano in mezzo alla strada ma ti portano a morire in un corridoio o una cantina...esperienza vissuta direttamente due anni fa quando la mia compagna (oggi la cito più del solito

) è stata male a Roma e abbiamo passato la notte nel corridoio del pronto soccorso di un noto (proprio in quel senso) Policlinico...lei sulla barella dell'ambulanza, che poi han dovuto riprendere in fretta e furia, perchè serviva l'ambulanza...e poi che sono dovuto andare in giro io fregare una coperta in un armadio, perchè congelava e dicevano che non ne avevano...

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