Scelta amplificatore a seconda delle prese da servire

moaves75

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A parità di amplificazione qual è il valore da valutare nella scelta di un amplificatore al variare del numero di prese da alimentare? Mi spiego meglio: nei vari cataloghi trovo le tabelle con le caratteristiche con i valori di amplificazione, la figura di rumore, il livello di uscita massimo, le bande in ingresso, ma non trovo nessun valore che mi permetta di scegliere tra un ampli per un impianto di max 6 prese ed uno di 100 prese, come potrei avere in un condominio di 25 appartamenti con 4 prese ciascuno
 
moaves75 ha scritto:
A parità di amplificazione qual è il valore da valutare nella scelta di un amplificatore al variare del numero di prese da alimentare? Mi spiego meglio: nei vari cataloghi trovo le tabelle con le caratteristiche con i valori di amplificazione, la figura di rumore, il livello di uscita massimo, le bande in ingresso, ma non trovo nessun valore che mi permetta di scegliere tra un ampli per un impianto di max 6 prese ed uno di 100 prese, come potrei avere in un condominio di 25 appartamenti con 4 prese ciascuno

Devi essere tu a fare i conti dell'attenuazione dell'impianto di distribuzione e poi a decretare quanta amplificazione ti serve. In base a questi dati e ai livelli presenti in antenna dovrai dimensionare il guadagno dell'amplificatore e il suo massimo livello in uscita considerando quanti mux ricevi.
 
Potenza... potenza, ragionare in potenza. ;)

Per alimentare n prese serve tot potenza.
La potenza si esprime in milliwatt, oppure dBm, od anche in dBuV, dato che ad una tensione, su un'impedenza nota corrisponde ad una potenza.

Se alle prese mi serve un livello medio di 55 dBuV, a meno delle perdite dei componenti (partitori, prese, etc) e delle attenuazioni dei cavi, per 2 prese mi serviranno 58dBuV, per 4 prese 61dBuv, ovverosia 55dBuv + 3dB per ogni presa. Questa però è teoria, perchè nella pratica serve più potenza, in quanto è necessario mantenere alto l'isolamento fra le prese, ovverosia fare in modo che per l'impianto sia irrilevante se una presa è collegata oppure no.

Nella pratica, una volta progettata la distribuzione, si sommano le attenuazioni ed è quindi possibile stabilire a monte che livello ci serve.
Livello uscita centralino = livello desiderato alla presa + totale attenuazione impianto

Una volta determinata la potenza necessaria (o il livello in dBuV) per avere alle prese la potenza che serve, andrà scelto un amplificatore che sia in grado di fornire "in scioltezza" quella potenza.

Stabilità la potenza necessaria, ovvero il livello in dBuV che deve avere l'amp0lificatore, bisognerà calcolare l'amplificazione necessaria, perchè il livello in antenna raggiunga quello voluto in uscita.

Come è facile intuire, se l'impianto necessita di un livello pari a 105dBuV, la prima caratteristica indispensabile è che il centralino possa fornire quella potenza. A questo punto, però, l'amplificazione necessaria perchè l'amplificatore fornisca il livello desiderato dipende dai segnali in antenna.
Se, in antenna ho segnali di 45dBuV, per avere in uscita 105 dBuV serve un'amplificazione complessiva di 60 dB
Se in antenna i segnali sono 75 dBuV, serve un'amplificazione di 30 dB.
etc etc
;)

moaves75 ha scritto:
A parità di amplificazione qual è il valore da valutare nella scelta di un amplificatore al variare del numero di prese da alimentare? Mi spiego meglio: nei vari cataloghi trovo le tabelle con le caratteristiche con i valori di amplificazione, la figura di rumore, il livello di uscita massimo, le bande in ingresso, ma non trovo nessun valore che mi permetta di scegliere tra un ampli per un impianto di max 6 prese ed uno di 100 prese, come potrei avere in un condominio di 25 appartamenti con 4 prese ciascuno
 
Tuner ha scritto:
Una volta determinata la potenza necessaria (o il livello in dBuV) per avere alle prese la potenza che serve, andrà scelto un amplificatore che sia in grado di fornire "in scioltezza" quella potenza.

Ecco, il punto dovrebbe essere proprio in queste tue parole. Dove trovo, sempre nei cataloghi dei costruttori, la "potenza" nella scelta di un amplificatore?

Io potrei calcolare le attenuazioni di un impianto in una scala di 4 piani con due appartamenti per piano, come pure potrei calcolarne uno per 4 scale identiche ma la differenza tra i due impianti, ad occhio, non mi sembrano essere gli 8 dBuV di attenuazione in più introdotti da un partitore a 4 uscite dove si diramano le montanti...

EDIT: non mi è chiaro quando parli di sommare al segnale 3 dBuV per ogni presa da servire. Posso dire quindi che ogni tv è in grado di "assorbire" (in termini da elettricista) i 3 dBuV di cui parlavi?

EDIT n.2 (scusate): nelle tabelle degli amplificatori sul catalogo Fracarro trovo che l'unico valore che varia, a seconda se esso debba servire un impianto "piccolo", "medio-piccolo" o "grande" (secondo le loro descrizioni), è l'assorbimento in Watt dell'alimentazione... che sia questo il dato da valutare?
 
Ultima modifica:
moaves75 ha scritto:
Ecco, il punto dovrebbe essere proprio in queste tue parole. Dove trovo, sempre nei cataloghi dei costruttori, la "potenza" nella scelta di un amplificatore?

Riprendo un affermazione di Tuner:
Tuner ha scritto:
La potenza si esprime in milliwatt, oppure dBm, od anche in dBuV, dato che ad una tensione, su un'impedenza nota corrisponde ad una potenza.
per quanto riguarda la potenza ,sui cataloghi troverai sempre e solo i dati in dBuV (livello massimo di uscita) ed il guadagno sarà sempre espresso in dB.
 
@ Moaves

Considera anche quanti canali sono da amplificare, perchè il livello max di potenza di uscita è relativo ad un canale. Se sono più canali, devi fare la media quadratica, sennò pena distorsione di fase e abbassamento del MER. :D
 
flash54 ha scritto:
Riprendo un affermazione di Tuner:

per quanto riguarda la potenza ,sui cataloghi troverai sempre e solo i dati in dBuV (livello massimo di uscita) ed il guadagno sarà sempre espresso in dB.

Ok. Queste nozioni sono state utili anche quando abbiamo rifatto l'impianto per casa che va benissimo.

Quello a cui mi riferisco io è la risposta alla domanda che di solito i commercianti di materiale elettrico ti fanno quando vai a chiedergli un amplificatore: "quante prese devi alimentarci?"
 
mosquito ha scritto:
Considera anche quanti canali sono da amplificare, perchè il livello max di potenza di uscita è relativo ad un canale. Se sono più canali, devi fare la media quadratica, sennò pena distorsione di fase e abbassamento del MER. :D

Oppure guarda qui:
http://img823.imageshack.us/img823/8762/riduzllivello.jpg
e fa prima.
Il povero moaves75 sta annaspando con l'attenuazione e tu gli "infili" la media quadratica!
 
moaves75 ha scritto:
... di solito i commercianti di materiale elettrico ti fanno quando vai a chiedergli un amplificatore: "quante prese devi alimentarci?"

Bah, io i materiali li acquisto in negozi di antennistica.
Inoltre, quando ho acquistato gli ultimi 2 centralini sono stato io a chiedere un modello da 40 dB e 124 dBuV max e non ho chiesto un centralino per 150 prese... non esiste. Mi sono fatto i miei calcoli e ho optato per quel modello.
 
Quindi se ho un impianto che serve una scala oppure 4 scale (identiche alla prima) devo solo tarare l'amplificatore affinché eroghi 8dBuV in più sull'uscita (attenuazione media di un partitore a 4 vie collocato subito dopo l'amplificatore)
 
flash54 ha scritto:
...Il povero moaves75 sta annaspando con l'attenuazione e tu gli "infili" la media quadratica!

Dai, è la cosa più giusta, reale e semplice. Basta fare la radice quadrata della somma del quadrato di ogni singolo segnale, ossia RQ(lev1^2 + lev2^2 + etc). :D
 
mosquito ha scritto:
Dai, è la cosa più giusta, reale e semplice. Basta fare la radice quadrata della somma del quadrato di ogni singolo segnale, ossia RQ(lev1^2 + lev2^2 + etc). :D

Guarda se la vicenda può sollevarti di morale, in fondo, può farmi anche piacere per puro spirito compassionevole e di pietà verso il prossimo, però come ti è stato già detto da altri utenti su altri thread potresti, anzi ti invito ad ignorare quello che scrivo ed a rispondere anche perché i tuoi contributi non sono di aiuto ne a me ne a chi ci legge. Tu sei quello che consiglia un misuratore di campo da 38mila euro a chi ti chiede un palmare per fare qualche misura...non aggiungo altro. Auguri
 
moaves75 ha scritto:
Guarda se la vicenda può sollevarti di morale, in fondo, può farmi anche piacere per puro spirito compassionevole e di pietà verso il prossimo, però come ti è stato già detto da altri utenti su altri thread potresti, anzi ti invito ad ignorare quello che scrivo ed a rispondere anche perché i tuoi contributi non sono di aiuto ne a me ne a chi ci legge. Tu sei quello che consiglia un misuratore di campo da 38mila euro a chi ti chiede un palmare per fare qualche misura...non aggiungo altro. Auguri

Come vuoi, non pensavo che una semplice radice quadrata ti mettesse in crisi. Ho solo cercato di illustrarti il metodo tecnico esatto per operare da professionista.
Posso tranquillamente ignorarti. :D
 
Sù, sù, fate i bravi... :D

come i veri "ingegneri" da scrivania, mosquito è un po' legato ai numeri ed ai calcoli, che sono sì precisi ma che spesso non spiegano niente e confondono invece le idee a chi deve ancora capire il concetto fisico, senza contare che anche la formula più esatta vale meno di zero quando si introducono valori sballati. (ed io ho visto valori sballati in TD ricchi di tante belle formule :D)

mosquito si diverte un po' a prendere in giro i "novellini" ed a volte eccede, ma in questo caso non è che abbia scritto una cosa sbagliata o terribilmente complessa da calcolare. Magari non è il massimo della praticità, ma sapere come si arriva alla tabella mi sembra interessante, anche perchè con la media quadratica il calcolo è preciso, mentre la tabella è molto prudenziale, dato che considera tutti i segnali forti uguali.

Tabella o formula, personalmente non avrei introdotto il concetto della potenza complessiva ripartita su tutti i segnali (concetto su cui ho scritto vari post), se non dopo che a Moaves75 fosse stato chiaro il principio di base.
;)
 
Tuner ha scritto:
... mosquito si diverte un po' a prendere in giro i "novellini" ed a volte eccede, ma in questo caso non è che abbia scritto una cosa sbagliata o terribilmente complessa da calcolare. Magari non è il massimo della praticità, ma sapere come si arriva alla tabella mi sembra interessante, anche perchè con la media quadratica il calcolo è preciso, mentre la tabella è molto prudenziale, dato che considera tutti i segnali forti uguali.

Tabella o formula, personalmente non avrei introdotto il concetto della potenza complessiva ripartita su tutti i segnali (concetto su cui ho scritto vari post), se non dopo che a Moaves75 fosse stato chiaro il principio di base.
;)

La tabella riporta anche la formula secondo la quale si arriva ad ottenere quei valori di attenuazione (7,5LOG n-1) dove n è il numero di canali ricevuti.
http://img823.imageshack.us/img823/8762/riduzllivello.jpg
Chiaramente anche la formula prevede livelli uguali ma per facilitare l'operato esiste la tabella che da, soprattutto, ai principianti un valore medio di riduzione che dà l'idea di come comportarsi rispetto al valore massimo dichiarato dai costruttori che prevede le classiche 2 portanti.
 
moaves75 ha scritto:
Quindi se ho un impianto che serve una scala oppure 4 scale (identiche alla prima) devo solo tarare l'amplificatore affinché eroghi 8dBuV in più sull'uscita (attenuazione media di un partitore a 4 vie collocato subito dopo l'amplificatore)

mi autoquoto per aggiungere al mio messaggio che l'impianto condominiale dell'esempio (indipendentemente se con una montante o con 4 identiche), riceve lo stesso numero di mux e che quindi applicando la formula che avete indicato (ed avendo io trovato il tasto della radice quadrata sulla calcolatrice :D ) ho scelto un amplificatore che non andasse in saturazione con i segnali di ampiezza più elevata. Adesso è chiara la mia domanda?
 
una pagina come questa secondo voi non dovrebbe esistere...eppure ne fanno un punto fondamentale della descrizione. Boh..
 
Ultima modifica:
mosquito ha scritto:
Perchè 7.5 ? :D

Ricapitoliamo:
La formula che hai menzionato tu è sicuramente più giusta ma come ben sai, da sempre si usa la regola di -3 dB ad ogni raddoppio del numero di mux.
La formula matematica che fa risultare tale riduzione è quella descritta nel testo che commenta la tabella stessa: 7,5LOG(n-1)

http://img823.imageshack.us/img823/8762/riduzllivello.jpg
 
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