Ciao, volevo proprio conoscere il vostro punto di vista sulla fiction "Rino Gaetano - Il cielo è sempre più blu".
Ho seguito entrambe le puntate (domenica e lunedì). Innanzitutto un plauso agli attori, specialmente a Claudio Santamaria, nei panni del grande cantautore scomparso nel 1981. Penso che abbia dato una prova davvero straordinaria, in un ruolo oltretutto non facile, anche se la sceneggiatura ha dato un ritratto secondo me davvero poco realistico e verosimile del cantautore.
Quindi, già da questo si può intuire sostanzialmente non mi sia piaciuta.
O meglio, se proprio la devo dire tutta, era "partita bene" con la prima puntata, dove secondo me non erano presenti forzature, luoghi comuni o "facilonerie".
Vista la seconda ed ultima parte ieri... Mi è salito un nervoso che non vi dico.
Sorvoliamo sulle grossolane inesattezze relative alla vita di Gaetano (tanto per dire, non è vero che era solo anche perché si sarebbe sposato pochi giorni dopo l'incidente automobilistico di cui è rimasto vittima), sorvoliamo sul fatto che è stato presentato come un figlio unico (mentre nella realtà ha una sorella), sorvoliamo - ma già un po' meno - anche sulla totale mancanza di approfondimento di alcuni suoi pezzi importantissimi, come "Berta Filava" o "Ahi Maria"... Quello che ho trovato insopportabile è stata l'operazione commerciale, secondo me piuttosto evidente, di voler costruire a tutti i costi una specie di nuovo mito "grazie" allo scempio che è stato fatto della sua immagine: una sorta di "eroe maledetto", strafattissimo, disadattatissimo, abbandonato da tutti, ubriachissimo... Una specie di artista in declino (cosa assolutamente FALSA) che non avrebbe in alcun modo potuto sottrarsi alla propria inevitabile, prematura dipartita per poter essere promosso a mito.
Ma poi la presentazione di un viaggio a Stromboli dove non si capiva se si stesse parlando di Jim Morrison o si stesse girando un remake di "Live at Pompei" dei Pink Floyd... Forzatamente ed insopportabilmente surreale.
E lui, notoriamente giocoso e solare, presentato invece per lo più del tutto inebetito, ad es. davanti alle domande dei giornalisti in conferenza stampa, o peggio ancora, davanti al collettivo degli studenti, il cui movimento studentesco viene rappresentato in modo a dir poco ridicolo, scontato e del tutto superficiale (della serie "CCIOE' NELLA MISURA IN CUI")...
Terribile, insomma.

Ho seguito entrambe le puntate (domenica e lunedì). Innanzitutto un plauso agli attori, specialmente a Claudio Santamaria, nei panni del grande cantautore scomparso nel 1981. Penso che abbia dato una prova davvero straordinaria, in un ruolo oltretutto non facile, anche se la sceneggiatura ha dato un ritratto secondo me davvero poco realistico e verosimile del cantautore.
Quindi, già da questo si può intuire sostanzialmente non mi sia piaciuta.
O meglio, se proprio la devo dire tutta, era "partita bene" con la prima puntata, dove secondo me non erano presenti forzature, luoghi comuni o "facilonerie".
Vista la seconda ed ultima parte ieri... Mi è salito un nervoso che non vi dico.
Sorvoliamo sulle grossolane inesattezze relative alla vita di Gaetano (tanto per dire, non è vero che era solo anche perché si sarebbe sposato pochi giorni dopo l'incidente automobilistico di cui è rimasto vittima), sorvoliamo sul fatto che è stato presentato come un figlio unico (mentre nella realtà ha una sorella), sorvoliamo - ma già un po' meno - anche sulla totale mancanza di approfondimento di alcuni suoi pezzi importantissimi, come "Berta Filava" o "Ahi Maria"... Quello che ho trovato insopportabile è stata l'operazione commerciale, secondo me piuttosto evidente, di voler costruire a tutti i costi una specie di nuovo mito "grazie" allo scempio che è stato fatto della sua immagine: una sorta di "eroe maledetto", strafattissimo, disadattatissimo, abbandonato da tutti, ubriachissimo... Una specie di artista in declino (cosa assolutamente FALSA) che non avrebbe in alcun modo potuto sottrarsi alla propria inevitabile, prematura dipartita per poter essere promosso a mito.
Ma poi la presentazione di un viaggio a Stromboli dove non si capiva se si stesse parlando di Jim Morrison o si stesse girando un remake di "Live at Pompei" dei Pink Floyd... Forzatamente ed insopportabilmente surreale.
E lui, notoriamente giocoso e solare, presentato invece per lo più del tutto inebetito, ad es. davanti alle domande dei giornalisti in conferenza stampa, o peggio ancora, davanti al collettivo degli studenti, il cui movimento studentesco viene rappresentato in modo a dir poco ridicolo, scontato e del tutto superficiale (della serie "CCIOE' NELLA MISURA IN CUI")...
Terribile, insomma.


Ultima modifica: