Io mi ci sono svezzato con Radio Monte Carlo! L'ho sentita dal giorno in cui Noel Coutisson s'inventò il "programma italofrancese" finché é morta...ecco una bella chicca
https://www.youtube.com/watch?v=B9f-EBd6gyM da notare che nel jingle davano anche le loro due frequenze in onde corte specificandone i MHz con la corrispondente lunghezza d'onda in metri.
Da noi, durante il giorno, la frequenza OM, fino all'inaugurazione del grandioso trasmettitore dei 701 o 702 khz, quel che era (perchè non sono sicuro che fosse canalizzato giusto), era veramente difficoltosa...
E sono stati gli anni migliori, quei primi...
Io, che avevo costruito la radio a galena (vabbè, a diodo, non sono così vecchio..

) che aveva forzatamente un'antenna filare tirata fra la cucina e il magazzino, avevo riciclato quell'antenna attaccandola alla bellissima radio valvolare di mio padre per ascoltare Montecarlo...
P.S: O.T: ho detto cucina?

Non è che avevo la radio fra le pentole, mi è scappato, perchè noi reggiani abbiamo sempre fatto fatica a definire quell'ambiente lì, come lo chiami tu che sei toscano, tinello, soggiorno?
Il fatto è che in dialetto reggiano non c'è proprio la parola, si dice direttamente
cà, casa...
Con effetti comici: la mia compagna, che pur essendo parecchio più giovane di me ha forti radici dialettali perchè suo padre, prima di essere riparatore di elettrodomestici e poi infermiere era prima di tutto contadino (e lo è tuttora, per hobby...), dicevo, le prime volte che ci sentivamo, magari le chiedevo dove sei e rispondeva "in casa", e io dicevo sfido, caxo, ti ho chiamato sul fisso...
Ma intendeva che stava in tinello, soggiorno, quel che è, magari a finire di mangiare...
