Quanto lo capite l'inglese parlato?

Non è che si perdano gli automatismi, è che se non "usi" ti ri-adatti a quelli dell'italiano....;)
Se devo guardare un film a casa, difficilmente lo seguo in lingua originale, perchè non è istantaneo, anzi è faticoso, passare istantaneamente da una lingua all'altra.
Posso però garantire che anche dopo un lungo "disuso", se avevi imparato (davvero), si torna piuttosto rapidamente ai livelli precedenti.
Un esempio?
Volo transcontinentale, 12 ore, film tutti in lingua. I primi minuti sono faticosi perchè il cervello si ostina a tradurre, poi inizi a seguire cosa succede, capisci i dialoghi e non pensi più a tradurre. Alla fine hai visto il film e dopo mesi non ti ricordi più se quel film era in italiano oppure in lingua originale.
E' un po' come andare in bicicletta.
;)



Maxicono ha scritto:
Tornando in Italia si fa prestissimo a perdere questi automatismi, finoa riprenderli poi al prossimo viaggio.
 
@Tuner
si, ma la "botta" all' immigrazione in USA, per me è sempre una bella botta! :) Mi ci vuole un giorno pieno, per riprendere a capire quelli che mi parlano. Oppure, per il primo giorno, devo necessariamente parlare vis à vis, di sfuggita o di spalle, non è facile.
 
I miei viaggi in USA per lavoro erano frequenti e lunghetti, ma parliamo di 25 anni fa. Dopodichè non è che abbia più avuto troppe occasioni significative ed utili per esercitarmi.
A parte agli inizi, dove era vero quel che dici tu, per merito dei colleghi italiani che non vollero più venire, rimasi totalmente da solo, quindi usavo l'inglese per il 100% del tempo e non solo per lavoro...
Ero arrivato a cavarmela benino.;)
Ciò che intendevo dire è che, sorprendentemente, pur avendo l'impressione di aver perso molto, ogni volta che mi capita di essere "obbligato" ad un contesto in cui si parla inglese, nel giro di un oretta vedo che torno in linea.
Ad essere sincero, faccio più fatica a ricordarmi io i vocaboli quando devo esprimermi, mentre mi torna in mente il loro significato appena li sento dal mio interlocutore.
 
Mi viene sempre da ridere a pensare all'epoca delle scuole superiori e dell'università quando alcuni amici che non conoscevano bene l'inglese, per parlare con qualche ragazza anglosassone o americana, utilizzavano o i titoli di canzoni rock o i nomi dei calciatori inglesi...:D o ancora "inglesizzavano" alcuni termini italiani, tipo "the ascensor" per l'ascensore o "the macchin" per la macchina.
 
Più che divertente, viste dall'altra parte sono figure di M.:icon_rolleyes:
Contenti voi...:D
 
Si può sempre mettere una "toppa" al discorso usando il linguaggio dei gesti!:eusa_whistle:
 
adriaho ha scritto:
vabbe... non è che gli inglesi parlando italiano ne escano bene...
deve considerare l'importanza della lingua a livello internazionale.
loro sono giustificati dal fatto che mentre l'inglese si studia a scuola, l'italiano no... ;)
 
Moris74 ha scritto:
Si può sempre mettere una "toppa" al discorso usando il linguaggio dei gesti!:eusa_whistle:

In cui siamo maestri noi latini... io cmq preferisco sempre il mio dialetto e l'Italiano....:eusa_whistle: :D

Ultimamente le lingue che possono aiutare, almeno in parte, sono il Russo e il Cinese...:D
 
MyBlueEyes ha scritto:

Il bello è che questi ragazzi che io conosco, agli esami universitario di Inglese (che erano due) hanno finito per prendere a volte anche un voto più alto del mio, semplicemente perchè in quell'esame dovevamo studiare anche la storia della stampa inglese e dirla in Italiano al professore...

Io mi rifacevo all'orale: partivo allo scritto con un voto non certo all'altezza delle mie possibilità e della mia conoscenza della lingua, ma all'orale c'era esclusivamente conversazione in lingua inglese e sono riuscito in entrambe le occasioni a prendere anche 4 punti in più.
 
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