ho trovato questo riepilogativo, abbastanza ben fatto, su p2p forum:
Vista la dispersione della documentazione e vista l'utilità per una consultazione anche per persone che visitano per la prima volta questa sezione, metto qui di seguito tutte le informazioni ufficiali e la documentazione giudiziaria rilasciata sul caso dei monitoraggi e delle lettere in Italia.
Spero che questa documentazione possa convincere anche gli scettici che la cosa è reale.
ATTENZIONE: la documentazione giudiziaria è di difficilissima reperibilità, perché praticamente viene fornita solo dagli accusatori e con fortissimo ritardo (tipo minimo 2 mesi dopo che è stato approvato il procedimento giudiziario). MANCA totalmente la documentazione giudiziaria relativa a presunti procedimenti in corso o avvenuti presso il Tribunale di Roma, oltre quelli che vengono qui di seguito riportati.
La casa discografica Peppermint ottiene dal Tribunale di Roma che i provider forniscano i nominativi di 3636 persone che hanno scaricato e condiviso dei suoi mp3, in base a dei tabulati di IP forniti dalla Peppermint, che a sua volta li ha acquistati da una società di rilevazione chiamata Logistep. Ricordo che è impossibile scaricare senza mettere in condivisione, perché anche se si scarica una piccolissima parte, questa va subito condivisa, ed anche se si ha scaricati una piccolissima parte si viene incolpati da queste società come se si fosse scaricato e condiviso l'intero file.
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1925032&r=PI
Ecco i procedimenti giudiziari approvati dal Tribunale di Roma:
http://www.antipirateria.it/Link-Dateien/N.pdf
http://www.antipirateria.it/Link-Dat...aordinanza.pdf
http://www.antipirateria.it/Link-Dat...gio2292006.pdf
http://www.logistepag.com/Urteile/pp...ider1.3.07.pdf
http://www.logistepag.com/Urteile/pp...der27.9.06.pdf
http://www.logistepag.com/Urteile/pp...der19.8.06.pdf
i provider avevano presentato dei reclami contro la richiesta della Peppermint, ma il Tribunale di Roma ha respinto i reclami obbligando i provider a fornire i nominativi alla Peppermint, come si può constatare da questi documenti:
http://www.logistepag.com/Urteile/ppm gegen provider19.8.06.pdf
http://www.logistepag.com/Urteile/ppm gegen provider27.9.06.pdf
http://www.logistepag.com/Urteile/ppm gegen provider1.3.07.pdf
E' ammisibile il ricorso per ottenere le informazioni dal provider (fatta salva la legislazione sulle intercettazioni e privacy di cui non ho approfondito gli aspetti).
Tali provvedimenti di natura cautelare non necessitano di prove, ma di solo indizi, giusto per capirci.
Le prove vanno invece pienamente fornite nel corso del giudizio di merito.
E qui casca l'asino perchè è evidente che non le hanno e non possono averle.
Un IP e qualche misero hash non provano gran che, anzi quasi nulla.
A questo punto avviene l'assurdo: la Peppermint si fa da sola la sentenza e la pena, creando un precedente che viene seguito successivamente anche da altre società: iniziano a mandare le lettere agli italiani, la formula è quella "o paghi una certa somma o ti denunciamo", anche se nella forma sono delle richieste di risarcimento (proposta trasattiva) per aver messo in condivisione un file:
http://www.mytech.it/mytech/news/art...=A006013056239
http://www.tomshw.it/news.php?newsid=10061
http://www.p2pforum.it/forum/showthread.php?t=185269
SCANSIONE DELLA LETTERA:
mittente;
http://img521.imageshack.us/my.php?image=scansione001ke6.jpg
1 foglio;
http://img521.imageshack.us/my.php?i...ione002lz3.jpg
2 foglio;
http://img244.imageshack.us/my.php?image=scansione003ou0.jpg
3 foglio;
http://img255.imageshack.us/my.php?i...ione004am2.jpg
Specifiche del software di rilevazione della Logistep ricavabili da questo provvedimento in inglese:
http://torrentfreak.com/images/20070414093506062-1.pdf
Procedimenti giudiziari approvati dal Tribunale di Roma riguardanti la CDV per il videogioco per PC Glory of the roman Empire, e la Peppermint per vari suoi mp3 (diversi dai precedenti)
http://www.guidoscorza.it/?p=102
A fine Aprile il tribunale di Roma ha dato l'OK alla CDV per farsi dare dai provider i nominativi di 1849 italiani che hanno scaricato il gioco "Glory of the Roman Empire", gioco in inglese che non era e non è destinato ad uscire in Italia, e di cui la CDV ha i diritti per la distribuzione all'estero e non in Italia. In Italia il gioco è stato modificato e tradotto dalla FX, che lo ha distribuito con il nome di Imperium Civitas. Quindi la CDV chiede risarcimenti per aver permesso che persone all'estero scaricassero da italiani che avevano messo a disposizione il gioco scaricandolo a loro volta.
27.04.2007 CDV Software Entertament AG versus Provider 5
http://www.logistepag.com/Urteile/3ppm gegen provider27.4.07.pdf
26.04.2007 CDV Software Entertament AG versus Provider 4
http://www.logistepag.com/Urteile/ppm gegen provider26.04.07.pdf
A fine aprile/inizio maggio il tribunale di Roma ha dato l'OK alla Peppermint per farsi dare dai provider i nominativi di più di 1500 italiani che hanno scaricato vari suoi mp3
02.05.2007 Peppermint Records versus Provider 8
http://www.logistepag.com/Urteile/ppm gegen provider2.5.07.pdf
27.04.2007 Peppermint Records versus Provider 7
http://www.logistepag.com/Urteile/ppm gegen provider27.4.07.pdf
27.04.2007 Peppermint Records versus Provider 6 (file danneggiato è stato sovrascritto con quello della CDV)
http://www.logistepag.com/Urteile/2ppm gegen provider27.4.07.pdf
Intervista allo studio legale che manda le lettere: si mensiona la presenza di altre richieste di risarcimento
http://santapepper.com/?p=86
Adiconsum si rivolge al garante della privacy
http://www.adiconsum.it/index.php?pa...07&categoria=7
e si schiera a difesa dei minacchiati:
http://www.altroconsumo.it/map/src/164273.htm
http://www.altroconsumo.it/map/show/...src/164503.htm
Il Senatore Fiorello Cortiana chiede l'intervento del Garante della privacy
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1984606&r=PI
Il Garante della privacy si costituisce in giudizio
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1994230&r=PI
http://web.fiorellocortiana.it/html/...=13961&forum=4
http://webnews.html.it/news/leggi/60...la-peppermint/
http://www.apogeonline.com/webzine/2...9/200705281901
Pendenti almeno 5 procedimenti cautelari introdotti dalla Peppermint e dalla Techland contro Tiscali, Telecom e Wind. (Per Techland è per il videogioco per Pc Call of juarez)
http://www.altroconsumo.it/map/src/164273.htm
http://www.guidoscorza.it/?p=69
http://www.guidoscorza.it/?p=73
replica dello studio legale
http://www.guidoscorza.it/wp-content...a-allegati.pdf
Atroconsumo richiede l'intervento dell'ordine degli avvocati
http://www.altroconsumo.it/images/16/165023_Attach.pdf
Il Senatore Cortiana fa il punto sul caso Logistep, ecc.
http://web.fiorellocortiana.it/html/...=14000&forum=4
Un programma per fare le rilevazioni è pronto per entrare in funzione, ed è più potente di quello della Logistep.
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=2021994
PEPPERMINT: Adiconsum si costituisce in giudizio
http://www.adiconsum.it/index.php?pa...44&categoria=7
http://adiconsum.inforing.it/shared/...coli/a_244.pdf
Promossa una iniziativa per chi ha ricevuto la lettera:
http://www.p2pforum.it/forum/showthread.php?t=199653
Caso Peppermint: violata la privacy degli utenti con la complicità del providerPeppermint e Wind si sono accordati internamente per evitare il giudizio nel caso di violazione della privacy degli utenti, che ormai si trascina da qualche settimana:
caso peppermint violata la privacy degli utenti con la complicita del provider (hardwareupgrade)
http://www.adiconsum.it/index.php?pagina=notizia&idarticolo=246&categoria=7
PEPPERMINT: Il tribunale accetta le obiezioni di Adiconsum
http://adiconsum.inforing.it/shared/...coli/a_247.pdf
Informazioni sui file incriminati in tutta europa, compresa la Germania, dove il meccanismo delle lettere va avanti da almeno un anno e le lettere oramai arrivano già 2 mesi dopo la rilevazione degli ip:
http://www.p2pforum.it/forum/showthread.php?t=186460
Alcuni (non tutti) dei provvedimenti giudiziari riguardanti file monitorati dalla Logistep in Europa
http://www.logistepag.com/en/urteile.php
ATTENZIONE: l'intero meccanismo che porta alle lettere solleva ufficialmente molti dubbi riguardanti violazione della riservatezza, correttezza e affidabilità probatoria delle rilevazioni, mancanza di prove giuridicamente validi, determinazione errata del danno causato, impossibilità di rilevare se il file sia stato scaricato per intero, dubbia validità del software di rilevazione non provata da una C.T.U., impossibilità di sapere se l'intestatario dell'utenza telefonica è la stessa persona che ha scaricato, ecc.
ATTENZIONE: il parere di legali esperti evidenzia che pagare la somma indicata nelle lettere equivale a dichiarasi colpevole di aver commesso un reato. Pagare non mette in salvo l'utente da un rischio, che resta in piedi per i prossimi cinque anni: di essere chiamato sul banco degli imputati, in tribunale, su azione del pm. È quanto evidenziato sia dall'avvocato Andrea Monti (esperto di diritto informatico e ora difensore di uno di quei 3636 utenti) e da Altroconsumo.
Va detto, in ogni caso, che chi decidesse di non pagare rischia sì l'eventuale denuncia e quindi il sequestro del computer e il processo; il quale però avrebbe esiti aperti, perché le prove raccolte finora dalle società accusatrici sono una perizia di parte, non provate oggettivamente e per di più molto volatili (gli utenti possono avere già eliminato in modo sicuro quei file dal proprio computer).
Inoltre, pagare non vuol dire essere al sicuro e non dover pagare in futuro per altre richieste per altri files scaricati.
In sostanza, se non trovano fisicamente il file sul vostro computer loro non possono vincere qualsiasi causa, civile o penale. Un IP e qualche misero hash non provano gran che, anzi quasi nulla. Il meccanismo della lettera si basa però sull'intimorire chi riceve la lettera, portando una situazione del tipo: o paghi 300 euro subito altrimenti ti denunciamo ed anche se vinci comunque dovrai pagare spese legali e giudiziarie per il triplo.
In sostanza la società che manda la lettera si è fatta da sola la sentenza e la pena, basandosi sulle presunte prove da lei stessa fornita e senza andare ad accertare la reale esistenza del file incriminato.
Se si vuole andare in giudizio SI ACCERTERANNO LI' le eventuali RESPONSABILITA' CIVILI...anzi, è possibile fare una bella domanda riconvenzionale chiedendo anche il risarcimento dei danni esistenziali alla Società accusatrice per procurato stress fisico e mentale a partire dal giorno di ricevimento della lettera. E non scherzo: si è spesso chiesto il risarcimento dei danni esistenziali più volte alla pubblica amministrazione per multe da autovelox, grattini scaduti e photored...spesso il giudice li ha accolti...
In sostanza, andare in giudizio potrebbe portare anche un dicreto guadagno a chi riceve la lettera (abbattendo così anche le spese legali di cui si parlava prima).
Il parere degli avvocati sulla questione delle lettere:
http://www.p2pforum.it/forum/showthread.php?t=185996
Tutto il meccanismo delle lettere non è e non vuole essere qualcosa atto a combattere la diffusione dei file sui circuiti P2P ed il loro download, quanto piuttosto un'operazione con l'unico scopo di recuperare quanti più soldi possibile a causa di investimenti sbagliati in prodotti mediocri che giustamente non hanno venduto.
Infatti i files incriminati sono prodotti di dubbia qualità, largamente superati dalla concorrenza, che ripropongono per l'ennesiva volta sempre la stessa cosa, che spesso sono vera e propria spazzatura. Quindi, giustamente non hanno venduto, facendo perdere denaro alle società che avevano investito in questi prodotti.
Le società hanno ben pensato di rifarsi sulle (presunte) persone che hanno scaricato questi prodotti. C'è da dire che chi scarica lo fa generalmente solo per provare una cosa, che spesso viene cancellata appena ci si rende conto di cosa sia, senza contare le tante persone che scaricano cose che in realtà non interessano solo per riempire la banda di download.
Quindi in realtà una persona ci pensa bene prima di prendere un prodotto sborsando denaro, mentre non ci pensa proprio se deve prendere un prodotto scaricandolo, finendo quasi sempre per prendere cose che non avrebbe mai acquistato.
La cosa ovviamente non tange le società, che cercano di prendere quando più denaro possibile per coprire le perdite di un investimento errato su prodotti di scarsa competitività.
Guarda caso le società che producono prodotti competitivi si sono tenuti ben alla larga dal meccanismo perverso delle richieste di risarcimento al popolo del P2P.
Infine, è utile far notare come i fatti dimostrino che il meccanismo delle lettere non diminuisca la presenza dei files incriminati sul circuito P2P, i quali continuano ad essere presenti in un numero molto alto e continuano ad essere scaricati senza alcun problema. Basta una sempre ricerca in emule sulla rete Kad e su quella server per verificarlo in modo preciso.
Ciao a tutti