Microtec s.n.c.

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12 Settembre 2014
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Buongiorno a tutti, sono Carmelo, sezione tecnica di una piccola azienda produttrice di elettronica per antenna.

Chiedo il permesso all'amministratore per presentarvi e avere il vostro parere su un nostro prodotto innovativo che sta per andare in produzione.



Grazie.
 
Avuta la benedizione e il permesso da parte di Giorgio, che ringrazio, rieccomi.

Sto per staccare dal lavoro, per cui eventuali graditi commenti da parte vostra avranno risposta lunedì mattina.

Vi anticipo intanto la novità. Stiamo per mettere in commercio una gamma di amplificatori da palo, le cui caratteristiche relative alla parte amplificatrice vi dirò in seguito qualora foste interessati, che presentano una peculiarità : a bordo è implementato un piccolo circuito di misura, che pilota quattro led, i quali si accendono progressivamente in funzione dell'intensità del segnale ricevuto dall'antenna. Stabilito che ciò non vuole sostituirsi all'utilizzo di un buon misuratore di campo, noi pensiamo che possa comunque essere di aiuto nel puntamento dell'antenna, in zone senza punti di riferimento in mancanza dello strumento e nel fai da te.
Avrei piacere di sapere cosa ne pensate, questo mio intervento nasce dall'esigenza di avere dei feedback da parte di installatori, o fai da te, terzi.
Il tutto è in corso di brevetto.

Caratteristiche tecniche, modo di misura ed eventuali altre info la settimana prossima. Buon WE a tutti.
 
Mi auguro che dei 4 led se ne accenda solo uno in progressione, altrimenti con forte segnale e 4 led accesi occorrono 60-80 mA in più di alimentatore.
 
Ovviamente il led NON è selettivo e quindi indica l'inviluppo di potenza complessiva che dipende anche dal numero di canali in zona, dalla presenza di celle 3g ecc..
Già detto tutto...
Inoltre il fai da te ha già fatto troppo danni specie al sud per il dtt...non andrebbe incentivato, anzi...pensiamo alla necessità di fare impianti con strumenti per leggere e minimizzare i fastidiosi echi del dtt e qui invece si pensa di lavorare addirittura senza strumenti???
Purtroppo non sono assolutamente favorevole.
 
inutile..perché se si fosse in un contesto civile di diffusione la cosa potrebbe anche essere molto utile per chi lo adopera...ma visto che in italia hanno creato un marasma ad hoc, spesso conviene puntare l'antenna non sui segnali piu forti e magari vicini, ma su un ripetitore piu distante ma che ti fa vedere tutti i mux....quindi la cosa puo trarre in inganno.
 
Ultima modifica:
Comunque a parte i led (che possono essere un gadget), quello che conta di più è la bontà dell'amplificatore.
 
Avuta la benedizione e il permesso da parte di Giorgio, che ringrazio, rieccomi.

Sto per staccare dal lavoro, per cui eventuali graditi commenti da parte vostra avranno risposta lunedì mattina.

io ho notato che si fatica sempre di piu' a trovare centralini a basso rumore, cioè che hanno ingressi b4 e b5 ma senza uhf oppure un solo uhf , su cataloghi e listini ci sono, ma i rivenditori ti vogliono sempre rifilare quello che hanno in magazzino e finiscono per darti un cesso che ha due ingressi uhf oppure b4 b5 uhf b3 b1 vhf ed anche cb radioamatoriale etc, ed ho imparato proprio su questo forum che meno ingressi si hanno e meglio è per la figura di rumore del centralino a parita' di componentistica usata.
potro' sembrare difficile ed incontentabile ma in certe zone con ricezione problematica fa la differenza, ad esempio mi sono trovato in pianura padana dove ho sostituito il vecchio centralino per il famoso problema del 36 da valcava ed il risultato è che con il nuovo centralino 35/36 con ingresso b3 b4 b5 uhf , tutti i mux sono piu' critici e squadrettano la sera e quando piove ed il 36 è cmq inguardabile :badgrin:
tutto questo senza muovere l'antenna, rimetto il vecchio e tutto ok ( ha piu' di 20 anni )
non venitemi a dire che senza strumenti non si puo' fare nulla, li so attaccare perfettamente un paio di connettori F , guarda caso il vecchio centralino aveva solo 3 ingressi e senza bande in comune (b1 b4 b5)

Saluti
 
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@loremotors,

penso sia solo una questione di regolazioni, che naturalmente ad occhio è un pò difficile.
Un centralino non puoi sostituirlo solo collegando due connettori F.
 
Fossero soltanto i LED a sancire l’assorbimento !, bisogna considerare l’IC drive LED con i componenti discreti inclusi ed auspicando un’amplificazione simil-logaritmica, come sui vecchi VU Meter UAA170 o LM3914 per citarne qualcuno.

Non è stato descritto il circuito nel suo insieme che peraltro resta sempre un rivelatore di picco che lavora in modo approssimativo soprattutto con segnali di basso livello. Pur essendo in attesa di brevetto … resta la speranza che non sovraccarichi troppo il circuito l’uscita, altrimenti rimarrebbe un gadget abbastanza superfluo e sconsigliato a mio parere sui preamplificatori di segnale TV, poiché il buffer ed i 4 comparatori d’uscita che pilotano i 4 Led, quando lavorano a pieno regime (4 LED accesi) possono introdurre del rumore aggiuntivo sulla linea di discesa.

In questo caso, meglio incrementare qualche dB il massimo livello d’uscita dell'amplificatore, che non aggiungere frivolezze rivolte soprattutto ai fai da te !.
Saluti.


... a bordo è implementato un piccolo circuito di misura, che pilota quattro led, i quali si accendono progressivamente in funzione dell'intensità del segnale ricevuto dall'antenna. Stabilito che ciò non vuole sostituirsi all'utilizzo di un buon misuratore di campo, noi pensiamo che possa comunque essere di aiuto nel puntamento dell'antenna, in zone senza punti di riferimento in mancanza dello strumento e nel fai da te.
Avrei piacere di sapere cosa ne pensate, questo mio intervento nasce dall'esigenza di avere dei feedback da parte di installatori, o fai da te, terzi.
Il tutto è in corso di brevetto.
 
@loremotors,

penso sia solo una questione di regolazioni, che naturalmente ad occhio è un pò difficile.
Un centralino non puoi sostituirlo solo collegando due connettori F.

sarei del tuo parere, ma abbassando anche a piccolissimi passi vanno anche peggio, cmq sono pronto a ricredermi :eusa_think:
 
io ho notato che si fatica sempre di piu' a trovare centralini a basso rumore
Comunque questa della figura di rumore è proprio una fissa... :icon_rolleyes:
Con tutti i segnali che ci sono in gamma, corri dietro alla figura di rumore e finisce che intermodula tutto...semmai è più facile che serva questo:
In questo caso, meglio incrementare qualche dB il massimo livello d’uscita dell'amplificatore
 
Ultima modifica:
secondo me nn è una fissa, il fatto è che dove i segnali sono al limite del ricevibile, la qualita' di un centralino puo' fare la differenza, prova, tu che hai gli strumenti, ad amplificare una uhf con un ampli da palo che è solo uhf e poi prova con un centralino che ha due ingressi uhf, anche senza strumenti posso notare la differenza
 
Egr. Sig. Gerardo,

un VU-Meter composto da 4 led in uscita, penso non sia molto incidente sulla vendita nei professionisti in quanto alla fine, nell'80% dei casi, il fai da te si rivolge all'antennista che certamente non lo prende neanche in considerazione.
Comunque, oltre all'idea che potrebbe avere un qualche riscontro sul fai da te, se posso permettermi, volevo proporle una variante che potrebbe comunque brevettarla, in quanto attualmente non esistente nei centralini da palo e/o anche interni.
Questo è fattibile se l'azienda progetta e produce in toto i propri prodotti.
Premesso che ormai la V banda è stata già decurtata di 9 canali (e lo sarà ancosa di più in futuro), potrebbe realizzare un prodotto come di seguito elencato :

1) realizzare due soli ingressi VHF e UHF (21-60), regolabili in ingresso.
2) inserire led di presenza alimentazione. Questo serve a segnalare la presenza di alimentazione corretta al centralino da palo, che a volte non si sa se è l'alimentatore o il cavo di salita in corto o distaccato.
2) l'ingresso VHF realizzato con un passa basso ed un passa alto che ne delimiti la banda con fianchi abbastanza ripidi, ed amplificazione che si desidera. In uscita dello stadio un rilevatore che indica (tramite un led) lo stato di overload, ossia di massima uscita accettata (pena distorsione e/o compressione).
3) stessa cosa per lo stadio UHF, con accorgimento al limite superiore (passa-basso) che limita l'LTE, quindi filtro LTE incorporato.
4) i due stadi miscelati in uscita tra di loro passivamente, e convogliati in un'unica uscita.
5) realizzare un generatore di corrente costante per i led (3 componenti) in modo da fargli assorbire il meno corrente possibile.

In un prodotto con qualità superiore, può sfruttare i detector sulle uscite (led) per controllare due attenuatori a diodi pin posti immediatamente dopo i filtri d'ingresso (4 componenti l'uno), in modo tale da realizzare un attenuatore automatico, ed i led anzichè avvisare l'overload, indicheranno l'entrata in funzione dell'attenuatore automatico.
In futuro, se la V banda verrà ulteriormente decurtata, basterà modificare solo il passa-basso della UHF.

Con i migliori saluti.
 
Ultima modifica:
Egr. Sig. Gerardo,

un VU-Meter composto da 4 led in uscita, penso non sia molto incidente sulla vendita nei professionisti in quanto alla fine, nell'80% dei casi, il fai date si rivolge all'antennista che certamente non lo prende neanche in considerazione.
Comunque, oltre all'idea che potrebbe avere un qualche riscontro sul fai da te, se posso permettermi, volevo proporle una variante che potrebbe comunque brevettarla, in quanto attualmente non esistente nei centralini da palo e/o anche interni.
Questo è fattibile se l'azienda progetta e produce in toto i propri prodotti.
Premesso che ormai la V banda è stata già decurtata di 9 canali (e lo sarà ancosa di più in futuro), potrebbe realizzare un prodotto come di seguito elencato :

1) realizzare due soli ingressi VHF e UHF (21-60), regolabili in ingresso.
2) inserire led di presenza alimentazione. Questo serve a segnalare la presenza di alimentazione corretta al centralino da palo, che a volte non si sa se è l'alimentatore o il cavo di salita in corto o distaccato.
2) l'ingresso VHF realizzato con un passa basso ed un passa alto che ne delimiti la banda con fianchi abbastanza ripidi, ed amplificazione che si desidera. In uscita dello stadio un rilevatore che indica (tramite un led) lo stato di overload, ossia di massima uscita accettata (pena distorsione e/o compressione).
3) stessa cosa per lo stadio UHF, con accorgimento al limite superiore (passa-basso) che limita l'LTE, quindi filtro LTE incorporato.
4) i due stadi miscelati in uscita tra di loro passivamente, e convogliati in un'unica uscita.
5) realizzare un generatore di corrente costante per i led (3 componenti) in modo da fargli assorbire il meno corrente possibile.

In un prodotto con qualità superiore, può sfruttare i detector sulle uscite (led) per controllare due attenuatori a diodi pin posti immediatamente dopo i filtri d'ingresso (4 componenti l'uno), in modo tale da realizzare un attenuatore automatico, ed i led anzichè avvisare l'overload, indicheranno l'entrata in funzione dell'attenuatore automatico.
In futuro, se la V banda verrà ulteriormente decurtata, basterà modificare solo il passa-basso della UHF.

Con i migliori saluti.
a me piace molto :)
 
secondo me nn è una fissa, il fatto è che dove i segnali sono al limite del ricevibile, la qualita' di un centralino puo' fare la differenza, prova, tu che hai gli strumenti, ad amplificare una uhf con un ampli da palo che è solo uhf e poi prova con un centralino che ha due ingressi uhf, anche senza strumenti posso notare la differenza
A parte che siamo OT, ma questo cosa c'entra con la figura di rumore? :eusa_think:
 
Rieccomi, buongiorno a tutti. Innanzi tutto vi ringrazio per l'interessamento.

Perdonatemi se non quoto i singoli commenti, visto che avete messo tanta carne al fuoco, ed in ragione di questo se dovessi dimenticare qualche aspetto vi prego di farmelo notare.

Iniziamo dall'assorbimento, il circuito di misura assorbe in toto, quattro led accesi, 20 mA; i led sono pilotati da un operazionale quadruplo, il quale praticamente non ha assorbimento, e dovendo dare indicazione e non luce lo sono a bassa corrente, tipicamente 3 mA per led. Il circuito integrato di rilevazione nasce per i cellulari, ed assorbe qualche microA. Il resto della corrente la mangia lo stabilizzatore.
Il problema non si pone comunque, visto che è presente un ponticello di on\off, quindi a fine misura il circuito verrà spento. Ciò vale anche per l'introduzione di rumore, che non avviene comunque, visto che il circuito è stato volontariamente progettato in analogico.

In merito al commento sul totale dell'inviluppo, è certamente così, la misura viene fatta sul complesso dei canali ricevuti, e viene indicato il più alto ricevuto. Di conseguenza l'interessante variazione proposta, di usare il rivelatore per attenuare l'ingresso nel caso di segnale molto forte, ha una mancanza alla base, e cioè che in presenza di segnali forti verrebbero attenuati anche i segnali più piccoli.

Veniamo agli ingressi. La gamma di cui farà parte l'aggeggio comprende inizialmente un VU, un V+U ( log ), un U singolo, un doppio U. A seguire verrà completata da un ( III, IV, V, U ).

Veniamo ora alla parte amplificatrice. La gamma è composta da due livelli, per segnali deboli o per segnali forti. Per inciso, la serie senza sezione misuratrice è sul mercato da 6 mesi circa, con ottimi feedback da parte degli installatori. All'identica configurazione verrà aggiunta la parte di misura.

Nel caso di segnali deboli sono utilizzati due circuiti integrati Infineon, BGA 2001 come preamplificatore, figura di rumore 1,3 dB e Bga 616 come finale di potenza, figura di rumore 2,8 dB out-1dB + 18 dBm, corrispondenti a 125 dBµV. Ovviamente tale dato si riferisce al burst di un singolo canale, realisticamente e da nostre misure il livello d'uscita si attesta a 119 dBµV. Noi ne dichiariamo comunque 116.

Nel caso invece di segnali più forti è omesso il preamplificatore, il resto del circuito è lo stesso.

La gamma di misura va da 75 dBµV ( primo led, verde ) a 105 dBµV ( ultimo led, rosso ). Di conseguenza otteniamo i classici due piccioni da voi suggeriti, presenza alimentazione se i led si accendono e possibilità di compressione se l'ultimo led si accende a piena luce.

Spero di essere stato esauriente.
 
In merito al commento sul totale dell'inviluppo, è certamente così, la misura viene fatta sul complesso dei canali ricevuti, e viene indicato il più alto ricevuto
E' evidente che questa indicazione, a differenza di una ricezione da satellite in cui tutti i segnali arrivano dalla stessa direzione, in molti casi può essere fuorviante, e in ogni caso non garantisce affatto sulla qualità dei segnali ricevuti.
Inoltre, nel caso di interferenti (penso all'LTE), l'indicazione può essere addirittura controproducente.

Però, in una condizione di ricezione semplice, per chi non è un antennista, il prodotto a me sembra molto utile in fase di puntamento: posso ruotare/alzare/abbassare/spostare un'antenna per volta finché non ottengo il valore massimo sulla scala, senza dover scendere dal tetto per andare a controllare il televisore.
Mi chiedo solo se 4 led siano sufficienti per discriminare con efficacia il puntamento fine all'interno di un range di livelli che può essere diversissimo da città a città: alla fine tanto vale copiare le antenne dei vicini...

è presente un ponticello di on\off, quindi a fine misura il circuito verrà spento
Un ponticello non è adatto a utilizzatori improvvisati: molto meglio un selettore esterno.


Comunque, è un prodotto che oggi non c'è, per cui benvenuto!
Quanto potrebbe costare questa variante rispetto all'amplificatore "stantard"
 
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