Lettera di minacce da condomino, dopo proteste per rumori molesti.

palebbi

Bannato
Digital-Forum Platinum Master
Registrato
29 Febbraio 2008
Messaggi
11.125
Località
Torino
Buonasera, da alcuni mesi in un appartamento accanto al mio sono venuti ad abitare nuovi inquilini, un gruppo di studenti universitari. Da allora la pese è finita: i “signori” producono rumori molesti a tutte le ore del giorno (e fin qui si potrebbe tollerare) ma anche della notte. L’altra notte per esempio, sono rientrati alle 3.40 ed hanno deciso di pulire casa, senza minimamente preoccuparsi degli altri spostando mobile sedie da una parte all’altra di casa senza nemmeno alzarli. Quello appena indicato non è che l’ennesimo episodio, visto che tutte le sere vanno avanti a ridere urlare spostare mobili fino all’1 o alle 2 di notte.
Visto che questi rumori riguardano oltre che me, anche altri condomini, ci siamo rivolti all’amministratore condominiale che ha inviato una lettera di richiamo a questi “signori”, senza il benché minimo risultato.
L’altra sera, la signora che abita sotto di loro, sentendo che a mezzanotte piantavano chiodi, è andata a suonargli alla porta chiedendogli di smetterla. Ha aperto il padre che ha risposto: “Siamo i proprietari, facciamo quello che si pare”. Il “signore” ha avuto la fortuna di incontrare la mia vicina, se incontrava me (che non sono una signora come direbbe Loredana Bertè), con ogni probabilità avrebbe passato la notte al pronto soccorso: non tollero la maleducazione!
Vorrei anche precisare che, essendoci nel condominio alcune utenze comuni (per esempio l’acqua) che vengono conteggiate per numero di abitanti di ogni singolo alloggio. I “signori” hanno dichiarato all’amministratore condominiale che il loro alloggio era abitato da una sola persona: invece queste sono almeno quattro, cosa candidamente ammessa da uno degli inquilini. Non è una questione economica, ma di principio: perché pagare anche per loro, anche se fosse solo un centesimo l’anno. Io per alcuni mesi ho ospitato stabilmente in casa mia una persona, e ho subito comunicato all’amministratore il cambio.
Altra osservazione: se non erro chi affitta un appartamento deve comunicare, per ragioni si sicurezza, i nominativi dei propri inquilini alle forze dell’ordine. È così? Nel caso in cui questo non sia fatto o siano indicati solo alcuni degli inquilini “dimenticando” gli altri, a chi è possibile rivolgersi per sapere se è tutto in regola e in caso si irregolarità presentare denuncia. Stesso discorso vale per le norme di sicurezza: è legale tenere una bombola del gas sa cucina in casa o dev’essere posta all’esterno.
Quanto ai rumori molesti, quel’è la cosa migliore da fare? Una denuncia presso una caserma della Polizia o dei Carabinieri? Una volta fatta la denuncia, cosa succede? I “signori” vengono convocati o ricevono comunque una notifica dell’esistenza di una denuncia ai loro danni?
Ma non basta: i signori (se possiamo definire così certi esseri) hanno avuto la “brillante” idea di inviare ad un condomino una lettera di serie e pesanti minacce, anche fisiche, nonché di insulti. La lettera conteneva anche una sorta di scarabocchio/firma da cui era possibile comunque intuire il nome dell’autore.
Al momento io non ho ricevuto alcuna lettera, ma visto gli individui con cui si ha a che fare, non posso escludere nulla.
Il condomino minacciato penso e spero abbia portato la lettera presso le Forze dell’Ordine per redigere una denuncia penale per minacce.
La mia domanda è questa: una volta depositata la denuncia, visto che la lettera era piuttosto esplicita, cosa accade? Questi “signori” vengono convocati in caserma? Quando continueranno con i loro rumori notturni, chiamando la Polizia telefonicamente mentre si descrive la situazione è possibile fare presente le minacce ricevute?
 
Questioni complesse, ma comunque abbastanza comuni per poterti dire che avresti la vittoria in tasca in caso di una controversia giudiziale.

Procediamo con ordine:

Per l'acqua bisognerebbe dimostrare la truffa. Ma è difficile. La soluzione migliore sarebbe modificare il regolamento condominale e imporre l'uso dei contatori dell'acqua. La spesa sarebbe ripartita equamente al metro cubo.

se non erro chi affitta un appartamento deve comunicare, per ragioni si sicurezza, i nominativi dei propri inquilini alle forze dell’ordine
Sì, il contratto di locazione immobiliare dev'essere regolarmente registrato. Tuttavia sei certo che si tratti di affitto? Da quello che ho letto ha aperto "il padre", pertanto potrebbe trattarsi di comodato gratuito? Non ho ben capito chi abita fisicamente questo appartamento.

Quanto ai rumori molesti, quel’è la cosa migliore da fare? Una denuncia presso una caserma della Polizia o dei Carabinieri? Una volta fatta la denuncia, cosa succede? I “signori” vengono convocati o ricevono comunque una notifica dell’esistenza di una denuncia ai loro danni?
La cosa migliore è denunciarli, sì, ma facendo intervenire le forze dell'ordine durante uno di questi schiamazzi notturni.
Già questo, secondo me, li renderebbe più tranquilli. Del resto i testimoni, mi è parso di capire, non mancano.

Detto ciò ti esprimo solidarietà e ti auguro di risolvere questo annoso problema.
 
palebbi ha scritto:
Buonasera, da alcuni mesi in un appartamento accanto al mio sono venuti ad abitare nuovi inquilini, un gruppo di studenti universitari. ......

Aggiungo solo:
1) è obbligatoria dal 1996 l'installazione di contatori individuali per il consumo dell'acqua: differentemente un abitante paga quanto 4......in parti uguali;
2) l'Amministratore nulla può nelle "controversie tra privati": scrivendo una lettera ha fatto anche ciò che non gli competeva;
3) è obbligatoria la comunicazione di affitto alle Forze dell'Ordine;
4) è lecito tenere una bombola in casa;
5) presentando una denuncia gli stessi, con comodo, vengono convocati dagli agenti: allegare il documento di minaccia sicuramente facilita nell'improntare contro di loro una causa per minacce (aggravata da futili motivi);
6) una volta presentata la denuncia telefonare comunque alle F. d. O. qualora proseguano gli schiamazzi notturni.

ciao
 
Ultima modifica di un moderatore:
palebbi ha scritto:
Buonasera, da alcuni mesi in un appartamento accanto al mio sono venuti ad abitare nuovi inquilini, un gruppo di studenti universitari. ...
quando si verificano questi eventi in condominio è un casino....Comunque, basta che ci si parla con le buone.... se non la capiscono si passa ad una denncia per disturbo alla quiete pubblica contestandola al momento dalle forze dell'ordine
 
Ultima modifica di un moderatore:
palebbi ha scritto:
Buonasera, da alcuni mesi in un appartamento accanto al mio sono venuti ad abitare nuovi inquilini, un gruppo di studenti universitari.

Provo a riassumere la questione:

1) I contatori individuali risolvono i problemi, ma non è così immediata "l'obbligatorietà" dell'installazione degli stessi. Esempio anno costruzione immobile.........etc etc....
2) L'amministratore interviene direttamente tra problemi privati di condomini. Il disturbo da rumore è il classico caso. Il problema è sempre quello...tra il dovere ed il fare......dell'amministratore di condominio.
3) A qualsiasi titolo, oltrepassati il limite di giorni x ospitare(nn ricordo quantificarli esattamente), va fatta la denuncia aumento/variazione inquilini ai vigili da parte del proprietario. Fossero anche i figli.
 
davidRN ha scritto:
Provo a riassumere la questione:

1) I contatori individuali risolvono i problemi, ma non è così immediata "l'obbligatorietà" dell'installazione degli stessi. Esempio anno costruzione immobile.........etc etc....
2) L'amministratore interviene direttamente tra problemi privati di condomini. Il disturbo da rumore è il classico caso. Il problema è sempre quello...tra il dovere ed il fare......dell'amministratore di condominio.
3) A qualsiasi titolo, oltrepassati il limite di giorni x ospitare(nn ricordo quantificarli esattamente), va fatta la denuncia aumento/variazione inquilini ai vigili da parte del proprietario. Fossero anche i figli.

Ne avessi azzeccata una di precisazione............

1) Obbligo installazione contatori acqua di ripartizione in ogni appartamento

D.P.C.M. 4 marzo 1996 - Disposizioni in materia di risorse idriche (In GU 14 marzo 1996, n. 62, S.O.)

8.2.8. Misurazione

La misurazione dei volumi consegnati all'utente si effettua, di regola, al punto di consegna, mediante contatori, rispondenti ai requisiti fissati dal Decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1982, n. 854, recepente la Direttiva Comunitaria n. 75/33. Là dove esistono consegne a bocca tarata o contatori non rispondenti, deve essere programmata l'installazione di contatori a norma.

In relazione a quanto disposto dall'articolo 5, comma 1, lettera c), della legge 5 gennaio 1994, n. 36, dove attualmente la consegna e la misurazione sono effettuate per utenze raggruppate, la ripartizione interna dei consumi deve essere organizzata, a cura e spese dell'utente, tramite l'installazione di singoli contatori per ciascuna unità abitativa.
È fatto obbligo al gestore di offrire agli utenti l'opportunità di fare eseguire a sua cura, dietro compenso e senza diritto di esclusività, le letture parziali e il riparto fra le sottoutenze e comunque proporre procedure standardizzate per il riparto stesso.
La disciplina degli eventi contenziosi deve essere prevista nel Regolamento di utenza;

2) L'amministratore gestisce la cosa comune e non le beghe tra privati;

3) Chiunque cede la proprietà o il godimento o a qualunque altro titolo consente, per un periodo superiore a 1 mese, l'uso esclusivo di un fabbricato o parte di esso, ha l'obbligo di comunicare all'Autorità di Pubblica Sicurezza, entro 48 ore dalla consegna dell'immobile, la sua esatta ubicazione nonché le generalità dell'acquirente, del conduttore o della persona che assume la disponibilità del bene, e gli estremi del documento di identità o di riconoscimento che il cedente deve richiedere al cessionario.

Se le cose non le conosci non riassumere, grazie.
 
Da me il contatore individuale è solo per l'acqua calda ,visto che abbiamo il teleriscaldamento centralizzato.

L'acqua fredda la si paga a persona
 
ERCOLINO ha scritto:
Da me il contatore individuale è solo per l'acqua calda ,visto che abbiamo il teleriscaldamento centralizzato.

L'acqua fredda la si paga a persona
quindi farai le doccie freddissime....;) :D :D :D :D :D
 
Cuorino ha scritto:
Se le cose non le conosci non riassumere, grazie.

Per non innescare inutili polemiche.......evito......
 
Ultima modifica:
davidRN ha scritto:
Per non innescare inutili polemiche.......evito......

Non puoi fare polemiche.
Tu hai affermato:
"I contatori individuali risolvono i problemi, ma non è così immediata "l'obbligatorietà" dell'installazione degli stessi. Esempio anno costruzione immobile.........etc etc...."

Niente di + falso perchè l'obbligatorietà esiste da 15 anni e senza guardare l'anno di costruzione dell'immobile.

ovvio che poi sta al singolo porsi in regola oppure no: evidentemente da Ercolino hanno inteso rimanere cosi.
E qualsiasi riparto essi intendano attuare (a persona, per millesimi, in parti uguali,etc) deve star bene a tutti.

Anche pagare il canone tv è obbligatorio................
 
Una curiosità volevo chiedervi amici, quanti decibel devono essere superati per Legge per considerare un rumore forte e quindi molesto e fastidioso per i vicini? :eusa_think:
 
Non credo si misuri in decibel il rumore molesto. In un contesto di rumore ambientale 0 db, anche 10 db possono essere molesti.
L'entità del suono misurata in db viene genericamente usata quando si supera la soglia dei limiti di legge in fatto d'inquinamento ambientale, che è un'altra fattispecie di reato.
 
Corry744 ha scritto:
Una curiosità volevo chiedervi amici, quanti decibel devono essere superati per Legge per considerare un rumore forte e quindi molesto e fastidioso per i vicini? :eusa_think:

Devi differenziare innanzitutto il giorno e la notte, poi le città sono divise in zone: ciascuna ha un range in base alla popolosità e altri fattori, per es. se passano gli autobus oppure no.

Ti riporto uno stralcio del 2009:

Decibel, strada per strada così cambiano i limiti
Il Campidoglio approva il nuovo regolamento sul rumore in città. Il tetto consentito si alza da 65 a 70 decibel. Previsti interventi di moderazione del traffico e barriere fonoassorbenti

Misurazione dei decibelStrade di Roma, arrivano i nuovi limiti del rumore. Li ha fissati il consiglio comunale: 70 decibel di giorno e 60 di notte per le vie dove passano i bus.

Rispetto alla delibera precedente, approvata nel 2004 dall´amministrazione Veltroni, i limiti si alzano, passando da 65 a 70 decibel di giorno e da 55 a 65 di notte. «Si tratta di una fotografia reale della situazione di Roma - spiega Andrea De Priamo, presidente della commissione Ambiente - Il regolamento precedente non teneva conto della classificazione delle strade, ma divideva la città per zone. Con questa integrazione, recepiamo una successiva normativa europea, che per le strade urbane individua un range compreso fra 50 e 70 decibel».

Nelle strade non servite dai mezzi pubblici, per le quali è stato fissato il tetto di 70 decibel di giorno e 65 di notte, i valori scendono di altri 5 decibel sia nell´orario notturno che in quello diurno. Nelle aree dove sono scuole e ospedali il limite sarà ulteriormente ridotto. Il nuovo regolamento va ad integrare la mappa del rumore approvata dal Campidoglio nel 2004, che alle aree prevalentemente residenziali assegnava il limite di 55 decibel di giorno e di 45 di notte, alle zone di tipo misto i valori di 60 e 50, per le aree di intensa attività umana fissava i limiti di 65 e 55, per le aree prevalentemente industriali di 70 di giorno e 60 di notte.

«Con questo provvedimento - dichiara l´assessore capitolino all´Ambiente, Fabio De Lillo - mettiamo in regola la situazione delle strade romane. Un´azione importante per limitare l´inquinamento acustico della nostra città». Polemico invece l´ex assessore comunale all´Ambiente Dario Esposito: «Per le strade urbane la Comunità europea ha messo a disposizione un range compreso fra i 50 e i 70 decibel. Il Comune ha optato per i massimi sostenibili, procedendo ad un aggiornamento a maglie larghe del regolamento».
Insieme alla delibera, il consiglio comunale ha votato una serie di ordini del giorno che impegnano il Campidoglio a realizzare tutti gli interventi necessari per la moderazione del traffico e l´abbattimento del rumore. Ad esempio, a seconda della viabilità e della zona, sarà stabilito dove potranno circolare i bus turistici, dove dovranno essere installati segnali di divieto di suonare il clacson, dove saranno fissati limiti di velocità, anche tenendo presenti le rilevazioni tecniche effettuate dall´Arpa e i controlli della polizia municipale.

Ancora De Priamo: «Abbiamo chiesto alla giunta di dare corso a tutte le opere previste dal piano strategico per la mobilità sostenibile che possano ridurre l´inquinamento acustico, oltre che quello atmosferico. Dunque zone a velocità trenta, dossi, rotatorie e altri interventi di moderazione del traffico, insieme a barriere antirumore per le zone più esposte alle concentrazioni di decibel».

ciao
 
Il D.P.C.M. 4 marzo 1996 è tuttora valido, a parte il problema del consumo idrico, è evidente che il problema principale siano i rumori notturni.
Ci sono passato per un anno, con la presenza di 4 ragazze universitarie al piano di sopra, il mio regolamento di condominio vieta di produrre rumori molesti dalle ore 22 fino alle ore 7 del mattino, nonostante ciò anche a mezzanotte - l'una ho dovuto sopportare.
Feci molte telefonate al proprietario dell'appartamento, mostrandosi indifferente.
A quel punto che fare? Chiamare le guardie?

Ho sopportato, immagino che chi leggerà ciò penserà di aver sbagliato a non agire come meritavano; ho riflettuto sulle possibili reazioni negative che avrebbero potuto accadere per la mia incolumità.
Quando non sai con chi hai a che fare....
 
beba ha scritto:
è evidente che il problema principale siano i rumori notturni.
Ci sono passato per un anno, con la presenza di 4 ragazze universitarie al piano di sopra, il mio regolamento di condominio vieta di produrre rumori molesti dalle ore 22 fino alle ore 7 del mattino, nonostante ciò anche a mezzanotte - l'una ho dovuto sopportare.
Feci molte telefonate al proprietario dell'appartamento, mostrandosi indifferente.

In questi casi bisogna denunciare, altrimenti non si ottiene nulla. Ci sta che ogni tanto ci sia un giorno in cui si faccia casino per i motivi + disparati (dalla festa di compleanno al 30 ottenuto all'esame di dirito privato); ma quando l'evento diventa ordinario allora l'unico modo è quello descritto sopra.
Ciao
 
palebbi ha scritto:
Buonasera, da alcuni mesi in un appartamento accanto al mio sono venuti ad abitare nuovi inquilini, un gruppo di studenti universitari. Da allora la pese è finita: i “signori” producono rumori molesti a tutte le ore del giorno (e fin qui si potrebbe tollerare) ma anche della notte. L’altra notte per esempio, sono rientrati alle 3.40 ed hanno deciso di pulire casa, senza minimamente preoccuparsi degli altri spostando mobile sedie da una parte all’altra di casa senza nemmeno alzarli. Quello appena indicato non è che l’ennesimo episodio, visto che tutte le sere vanno avanti a ridere urlare spostare mobili fino all’1 o alle 2 di notte.
Visto che questi rumori riguardano oltre che me, anche altri condomini, ci siamo rivolti all’amministratore condominiale che ha inviato una lettera di richiamo a questi “signori”, senza il benché minimo risultato.
L’altra sera, la signora che abita sotto di loro, sentendo che a mezzanotte piantavano chiodi, è andata a suonargli alla porta chiedendogli di smetterla. Ha aperto il padre che ha risposto: “Siamo i proprietari, facciamo quello che si pare”. Il “signore” ha avuto la fortuna di incontrare la mia vicina, se incontrava me (che non sono una signora come direbbe Loredana Bertè), con ogni probabilità avrebbe passato la notte al pronto soccorso: non tollero la maleducazione!

Chiamate i carabinieri/polizia quando ci sono urla/schiamazzi a tarda notte.

palebbi ha scritto:
Altra osservazione: se non erro chi affitta un appartamento deve comunicare, per ragioni si sicurezza, i nominativi dei propri inquilini alle forze dell’ordine. È così? Nel caso in cui questo non sia fatto o siano indicati solo alcuni degli inquilini “dimenticando” gli altri, a chi è possibile rivolgersi per sapere se è tutto in regola e in caso si irregolarità presentare denuncia.

Colmunicazione obbligatoria da fare in questura. Se non è stata fatta è alla questura cui potete segnalare la cosa.

palebbi ha scritto:
Quanto ai rumori molesti, quel’è la cosa migliore da fare? Una denuncia presso una caserma della Polizia o dei Carabinieri? Una volta fatta la denuncia, cosa succede? I “signori” vengono convocati o ricevono comunque una notifica dell’esistenza di una denuncia ai loro danni?

Come detto prima sarebbe opportuno chiamarei carabinieri/polizia la notte, quando ci sono questi problemi. Secondo me dopo due/tre volte che vanno lì, ai ragazzi passa la voglia di fare casino la notte.

palebbi ha scritto:
Ma non basta: i signori (se possiamo definire così certi esseri) hanno avuto la “brillante” idea di inviare ad un condomino una lettera di serie e pesanti minacce, anche fisiche, nonché di insulti. La lettera conteneva anche una sorta di scarabocchio/firma da cui era possibile comunque intuire il nome dell’autore.
Al momento io non ho ricevuto alcuna lettera, ma visto gli individui con cui si ha a che fare, non posso escludere nulla.
Il condomino minacciato penso e spero abbia portato la lettera presso le Forze dell’Ordine per redigere una denuncia penale per minacce.
La mia domanda è questa: una volta depositata la denuncia, visto che la lettera era piuttosto esplicita, cosa accade? Questi “signori” vengono convocati in caserma?

Querela per minacce ex art.612 cp, si istruisce procedimento penale, probabilmente gli stessi verranno ascoltati dalla polizia giudiziaria e eventualmente citati a giudizio dal pm
 
Indietro
Alto Basso