Buonasera, da alcuni mesi in un appartamento accanto al mio sono venuti ad abitare nuovi inquilini, un gruppo di studenti universitari. Da allora la pese è finita: i “signori” producono rumori molesti a tutte le ore del giorno (e fin qui si potrebbe tollerare) ma anche della notte. L’altra notte per esempio, sono rientrati alle 3.40 ed hanno deciso di pulire casa, senza minimamente preoccuparsi degli altri spostando mobile sedie da una parte all’altra di casa senza nemmeno alzarli. Quello appena indicato non è che l’ennesimo episodio, visto che tutte le sere vanno avanti a ridere urlare spostare mobili fino all’1 o alle 2 di notte.
Visto che questi rumori riguardano oltre che me, anche altri condomini, ci siamo rivolti all’amministratore condominiale che ha inviato una lettera di richiamo a questi “signori”, senza il benché minimo risultato.
L’altra sera, la signora che abita sotto di loro, sentendo che a mezzanotte piantavano chiodi, è andata a suonargli alla porta chiedendogli di smetterla. Ha aperto il padre che ha risposto: “Siamo i proprietari, facciamo quello che si pare”. Il “signore” ha avuto la fortuna di incontrare la mia vicina, se incontrava me (che non sono una signora come direbbe Loredana Bertè), con ogni probabilità avrebbe passato la notte al pronto soccorso: non tollero la maleducazione!
Vorrei anche precisare che, essendoci nel condominio alcune utenze comuni (per esempio l’acqua) che vengono conteggiate per numero di abitanti di ogni singolo alloggio. I “signori” hanno dichiarato all’amministratore condominiale che il loro alloggio era abitato da una sola persona: invece queste sono almeno quattro, cosa candidamente ammessa da uno degli inquilini. Non è una questione economica, ma di principio: perché pagare anche per loro, anche se fosse solo un centesimo l’anno. Io per alcuni mesi ho ospitato stabilmente in casa mia una persona, e ho subito comunicato all’amministratore il cambio.
Altra osservazione: se non erro chi affitta un appartamento deve comunicare, per ragioni si sicurezza, i nominativi dei propri inquilini alle forze dell’ordine. È così? Nel caso in cui questo non sia fatto o siano indicati solo alcuni degli inquilini “dimenticando” gli altri, a chi è possibile rivolgersi per sapere se è tutto in regola e in caso si irregolarità presentare denuncia. Stesso discorso vale per le norme di sicurezza: è legale tenere una bombola del gas sa cucina in casa o dev’essere posta all’esterno.
Quanto ai rumori molesti, quel’è la cosa migliore da fare? Una denuncia presso una caserma della Polizia o dei Carabinieri? Una volta fatta la denuncia, cosa succede? I “signori” vengono convocati o ricevono comunque una notifica dell’esistenza di una denuncia ai loro danni?
Ma non basta: i signori (se possiamo definire così certi esseri) hanno avuto la “brillante” idea di inviare ad un condomino una lettera di serie e pesanti minacce, anche fisiche, nonché di insulti. La lettera conteneva anche una sorta di scarabocchio/firma da cui era possibile comunque intuire il nome dell’autore.
Al momento io non ho ricevuto alcuna lettera, ma visto gli individui con cui si ha a che fare, non posso escludere nulla.
Il condomino minacciato penso e spero abbia portato la lettera presso le Forze dell’Ordine per redigere una denuncia penale per minacce.
La mia domanda è questa: una volta depositata la denuncia, visto che la lettera era piuttosto esplicita, cosa accade? Questi “signori” vengono convocati in caserma? Quando continueranno con i loro rumori notturni, chiamando la Polizia telefonicamente mentre si descrive la situazione è possibile fare presente le minacce ricevute?
Visto che questi rumori riguardano oltre che me, anche altri condomini, ci siamo rivolti all’amministratore condominiale che ha inviato una lettera di richiamo a questi “signori”, senza il benché minimo risultato.
L’altra sera, la signora che abita sotto di loro, sentendo che a mezzanotte piantavano chiodi, è andata a suonargli alla porta chiedendogli di smetterla. Ha aperto il padre che ha risposto: “Siamo i proprietari, facciamo quello che si pare”. Il “signore” ha avuto la fortuna di incontrare la mia vicina, se incontrava me (che non sono una signora come direbbe Loredana Bertè), con ogni probabilità avrebbe passato la notte al pronto soccorso: non tollero la maleducazione!
Vorrei anche precisare che, essendoci nel condominio alcune utenze comuni (per esempio l’acqua) che vengono conteggiate per numero di abitanti di ogni singolo alloggio. I “signori” hanno dichiarato all’amministratore condominiale che il loro alloggio era abitato da una sola persona: invece queste sono almeno quattro, cosa candidamente ammessa da uno degli inquilini. Non è una questione economica, ma di principio: perché pagare anche per loro, anche se fosse solo un centesimo l’anno. Io per alcuni mesi ho ospitato stabilmente in casa mia una persona, e ho subito comunicato all’amministratore il cambio.
Altra osservazione: se non erro chi affitta un appartamento deve comunicare, per ragioni si sicurezza, i nominativi dei propri inquilini alle forze dell’ordine. È così? Nel caso in cui questo non sia fatto o siano indicati solo alcuni degli inquilini “dimenticando” gli altri, a chi è possibile rivolgersi per sapere se è tutto in regola e in caso si irregolarità presentare denuncia. Stesso discorso vale per le norme di sicurezza: è legale tenere una bombola del gas sa cucina in casa o dev’essere posta all’esterno.
Quanto ai rumori molesti, quel’è la cosa migliore da fare? Una denuncia presso una caserma della Polizia o dei Carabinieri? Una volta fatta la denuncia, cosa succede? I “signori” vengono convocati o ricevono comunque una notifica dell’esistenza di una denuncia ai loro danni?
Ma non basta: i signori (se possiamo definire così certi esseri) hanno avuto la “brillante” idea di inviare ad un condomino una lettera di serie e pesanti minacce, anche fisiche, nonché di insulti. La lettera conteneva anche una sorta di scarabocchio/firma da cui era possibile comunque intuire il nome dell’autore.
Al momento io non ho ricevuto alcuna lettera, ma visto gli individui con cui si ha a che fare, non posso escludere nulla.
Il condomino minacciato penso e spero abbia portato la lettera presso le Forze dell’Ordine per redigere una denuncia penale per minacce.
La mia domanda è questa: una volta depositata la denuncia, visto che la lettera era piuttosto esplicita, cosa accade? Questi “signori” vengono convocati in caserma? Quando continueranno con i loro rumori notturni, chiamando la Polizia telefonicamente mentre si descrive la situazione è possibile fare presente le minacce ricevute?