I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

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Però l'abruzzese intorno all'Aquila è simile al dialetto della provincia di Rieti, quindi viene considerato affine al Romanesco e non al campano.

Da me capita che i Romani dicano che noi parliamo mezzo napoletano, mentre i napoletani dicano che siamo mezzi romani..
 
Le differenze ci sono, solo un orecchio non abituato considera il dialetto uguale..

Es. la frase "Il mare è bello"

Formia: Gliù mére è béglie

Gaeta "borgo": uguale a Formia

Gaeta Vecchia: "U mar' è bell'"

San Cosma/Castelforte (il mio paese) "Glio màro è bèglio"

Napoli: "O mar' è bell"

A Gaeta centro storico è uguale al Napoletano, perché vi abitavano funzionari del Regno di Napoli. Cmq il dialetto dell'Alto casertano, che inizia a pochi km da casa mia, è ugualmente diverso dal Napoletano, che è una lingua a sé stante.

Anche il mio paese, come ho detto varie volte, era borbonico, ma a pochi km iniziava lo Stato Pontificio ed ecco il perchè del miscuglio.

Nella zona dell'Aquila vi è un dialetto praticamente uguale a quello di Frosinone e della zona laziale dei Monti Lepini (Sezze, Cori ecc.)
 
mastrocamillo ha scritto:
" lu varvire de la piazze" nel dialetto di Vasto

Si capisce chiaramente che questa frase non è napoletana.. e a me nn sembra neanche Foggiana (il dialetto di Foggia lo conosco benissimo, per vari amici di là),
 
massera ha scritto:
Però l'abruzzese intorno all'Aquila è simile al dialetto della provincia di Rieti, quindi viene considerato affine al Romanesco e non al campano.

Da me capita che i Romani dicano che noi parliamo mezzo napoletano, mentre i napoletani dicano che siamo mezzi romani..
Si e' vero ma questo riguarda solo L'Aquila e vicinanze
 
massera ha scritto:
Le differenze ci sono, solo un orecchio non abituato considera il dialetto uguale..

Es. la frase "Il mare è bello"

Formia: Gliù mére è béglie

Gaeta "borgo": uguale a Formia

Gaeta Vecchia: "U mar' è bell'"

San Cosma/Castelforte (il mio paese) "Glio màro è bèglio"

Napoli: "O mar' è bell"



A Gaeta centro storico è uguale al Napoletano, perché vi abitavano funzionari del Regno di Napoli. Cmq il dialetto dell'Alto casertano, che inizia a pochi km da casa mia, è ugualmente diverso dal Napoletano, che è una lingua a sé stante.

Anche il mio paese, come ho detto varie volte, era borbonico, ma a pochi km iniziava lo Stato Pontificio ed ecco il perchè del miscuglio.

Nella zona dell'Aquila vi è un dialetto praticamente uguale a quello di Frosinone e della zona laziale dei Monti Lepini (Sezze, Cori ecc.)


In Abruzzese sarebbe Lu mar e' bell
Oppure Iu mare e' biell (scanno)

Gli Glio e Gliu come articoli non li ho mai sentiti( ma non e' detto che non ci siano)
 
massera ha scritto:
Si capisce chiaramente che questa frase non è napoletana.. e a me nn sembra neanche Foggiana (il dialetto di Foggia lo conosco benissimo, per vari amici di là),

E' vero ma tu prova a cercare in rete quello che ti ho scritto sul famoso sito,anzi cerca anche il il brodetto alla vastese (lu brudett a la uastareul) dove un simpatico pescatore parla in vastese.
Sfido chiunque a dire che si tratta di pugliese ( chi e' esperto chiaramente capisce la differenza).
Se puoi mandami dei Link dove si puo`sentire la parlata delle tue parti.
 
mastrocamillo ha scritto:
In Abruzzese sarebbe Lu mar e' bell
Oppure Iu mare e' biell (scanno)

Gli Glio e Gliu come articoli non li ho mai sentiti( ma non e' detto che non ci siano)

Gliù si dice anche a L'Aquila, e glio e gl', glié sono Ciociari "mediani"

Per esempio la frase "Il Carnevale pazzo di Frosinone" a Frosinone stesso si direbbe

Glié Carneuàle pazze dé Frusinone
 
mastrocamillo ha scritto:
Se puoi mandami dei Link dove si puo`sentire la parlata delle tue parti.

Eccone alcuni presi da Youtube, che riguardano un signore del mio paese che prendono in giro e lui se ne va di testa.. in dialetto "Se ne và dé coccia "
(anche coccia è abbruzzese)

http://www.youtube.com/watch?v=PKKY3xTnjSg

http://www.youtube.com/watch?v=k0MCOXhlaMw&feature=related

Ti accorgerai che la base è campana, ma se ascolti bene trovi parole anche di altri dialetti.
 
massera ha scritto:
Eccone alcuni presi da Youtube, che riguardano un signore del mio paese che prendono in giro e lui se ne va di testa.. in dialetto "Se ne và dé coccia "
(anche coccia è abbruzzese)

http://www.youtube.com/watch?v=PKKY3xTnjSg

http://www.youtube.com/watch?v=k0MCOXhlaMw&feature=related

Ti accorgerai che la base è campana, ma se ascolti bene trovi parole anche di altri dialetti.

Molto divertenti, comunque una certa somiglianza col basso aquilano e sopratutto col Molisano c'e',comunque la somiglianza col campano e`grande sicuramente per la vicinanza molto ridotta, devo dire che il modo come tu scrivi in dialetto i vari proverbi e frasi fanno pensare ad una lingua un poco diversa e meno simile al campano da come sia effettivamente nella parlata vera.
Povero cipolla mi dispiace per lui lo sfottono brutalmente.
 
Ultima modifica:
Bè, anche nel video si nota qualche differenza..

Per esempio a Napoli "Ti taglio le gambe" si dice

T' tàglie i 'ccosce!!"

mentre da noi è Té tàglio lé cosse" come si sente nel video, e questa frase è anche dei dialetti vicino Frosinone.

Poi abbiamo anche qualcosa del romano, tipo la prima persona plurale del presente di verbi es. Volémo, Giocàmo, Provàmo, Dàmo ecc.

Rispetto ai dialetti del "mare" siamo meno campani e abbiamo vocali piene all'interno della parola e alla fine, ma cmq la base è borbonica.

Nelle parlate della piana di Fondi (Fondi, Monte San Biagio) e di Terracina (questa città era "pontificia") scompaiono le vocali anche all'interno della parola, es Add'man' per dire "domani" o V'r'tà per dire "verità".
 
massera ha scritto:
Bè, anche nel video si nota qualche differenza..

Per esempio a Napoli "Ti taglio le gambe" si dice

T' tàglie i 'ccosce!!"

mentre da noi è Té tàglio lé cosse" come si sente nel video, e questa frase è anche dei dialetti vicino Frosinone.

Poi abbiamo anche qualcosa del romano, tipo la prima persona plurale del presente di verbi es. Volémo, Giocàmo, Provàmo, Dàmo ecc.

Rispetto ai dialetti del "mare" siamo meno campani e abbiamo vocali piene all'interno della parola e alla fine, ma cmq la base è borbonica.

Nelle parlate della piana di Fondi (Fondi, Monte San Biagio) e di Terracina (questa città era "pontificia") scompaiono le vocali anche all'interno della parola, es Add'man' per dire "domani" o V'r'tà per dire "verità".

Molto interessante,mi sono divertito a guardare anche altri video di cipolla,se ti interessa guardare qualcosa in dialetto abruzzese puoi vedere qua:
Dialetto di teramo
:http://www.youtube.com/watch?v=MM8tlu6l53I&feature=related

Pescara:
http://www.youtube.com/watch?v=jN3NT8foct4

Vasto:
http://www.youtube.com/watch?v=hLl_42u8Fo0
 
massera ha scritto:
Bè, anche nel video si nota qualche differenza..

Per esempio a Napoli "Ti taglio le gambe" si dice

T' tàglie i 'ccosce!!"

mentre da noi è Té tàglio lé cosse" come si sente nel video, e questa frase è anche dei dialetti vicino Frosinone.

Poi abbiamo anche qualcosa del romano, tipo la prima persona plurale del presente di verbi es. Volémo, Giocàmo, Provàmo, Dàmo ecc.

Rispetto ai dialetti del "mare" siamo meno campani e abbiamo vocali piene all'interno della parola e alla fine, ma cmq la base è borbonica.

Nelle parlate della piana di Fondi (Fondi, Monte San Biagio) e di Terracina (questa città era "pontificia") scompaiono le vocali anche all'interno della parola, es Add'man' per dire "domani" o V'r'tà per dire "verità".

Da me : T taje L coss
 
Il Pescarese già lo conoscevo, per questioni di amicizie, mi ricordo anche la cadenza in italiano che era buffa in alcuni amici.

Il teramano sembra veramente incomprensibile, mentre del Vastese qualcosa capisco.

Cmq sono dialetti abruzzesi classici e anche qui, pur essendoci differenze anche notevoli, si capisce che le città erano del regno delle due Sicilie.
 
Inserisco qualche altra differenza tra la mia zona e la Campania.

1)"Che vogliamo fare?"

Napoli: "Ch' vulimm' fà?"

Formia : "Ché volìme fà?"

Gaeta vecchia: uguale a Napoli;

Gaeta borgo: uguale a Formia

Castelforte/San Cosma/Minturno: "Che volémo fà?"

Si notano alcuni verbi romani degli ultimi 3 paesi citati (che sono nella Valle del fiume Garigliano)

A Formia e Gaeta sembra uguale a Napoli, ma ecco altre differenze.

2) "Noi parliamo"

Napoli: "Nuje parlamm'"

Gaeta borgo e Formia "Nuj parlime"

Valle del Garigliano: "Noa (o "Nui") parlamo.
 
Ricordo che diversi anni fa nella fabbrica dove lavoro qui in Germania c'era un signore di Formia e devo dire che il suo dialetto era veramente come il napoletano, ma devo dire che qui in Germania si tende a cambiare un poco il dialetto verso il napoletano essendo qui in fabbrica la maggiore colonia.
 
Bé, è affine sotto molti aspetti, ma poi ha anche delle cose diverse.
E' difficile a volte distinguerlo, ma io tendo a considerarlo incline più al molisano/pugliese con qualche parola ciociara sparsa quà e là.

Per quanto concerne il mio paese valgano i links che ho inserito, dai quali tu hai visto le differenze. Per i Napoletani ma anche per molti casertani il mio dialetto non è sempre comprensibile e da alcuni di loro viene considerato laziale.
 
Ultima modifica:
Da me volte ci sono due modi per dire la stessa frase, uno più vicino al campano e l'altro al ciociaro.

Es. "Io devo fare"

Ine èggia fà (più diffuso, qualcuno dice addirittura "aggia")

o anche Ine tènga fà (questo è più tipo il ciociaro "tengheta fa")

"Tu devi fare"

Tùne èa fà (più diffuso)

Tù tié fà

Tùne ìdda fà (questo è quello tipo il ciociaro, che noi usiamo di più in famiglia)


Io farei

Ine fàcésse (tipo il campano)

o anche Ine faciàrìa (tipo il ciociaro)
 
Io devo fare = Me go de fa
Tu devi fare = Te ta ghet de fa
Io farei = Me farès, ma anche in modo più indeterminato Me pudarès fa.

Interessante un famoso detto popolare:
Chi no ga del de fa, Dio ga'n dà,
A chi non ha nulla da fare, Dio gliene dà,
inteso nel senso che ognuno trova qualcosa per cui tribolare,
ma lasciando capire che talvolta ci si dà da fare un po' inutilmente.
;) :D
 
Altre differenze tra i paesi di mare, più aperti ad influssi di varia provenienza, ed il mio paese, nel Lazio Sud.
In essi si tende spesso a trasformare la "d" in "r" nei verbi.

Es. a Formia e Gaeta "dobbiamo vedere" è

Ama véré, come il napoletano.

Da me e in altri paesi interni è "Ema véde"

"Ci vediamo dopo" a Formia e Gaeta è Cé vérime roppe, in pratica come il napoletano, mentre da me è stranamente più simile al romanesco, e cioè

Ci védémo dopo.
 
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