Fox Life video:un occhio trasversale sulla rappresentazione dell'omoaffettività(tv&no

Flask ha scritto:
Le mie considerazioni erano esclusivamente sui tuoi dubbi a discuterne

Sì, effettivamente ho anche dei forti dubbi circa la possibilità di una discussione in merito.
Penso che a meno che non ci sia un evento specifico che funga da miccia, o a meno che la discussione non sia stimolata trasversalmente e incidentalmente da qualche altro discorso, si tratti di una tematica troppo spinosa, rispetto alla quale non sono ancora molto chiari i parametri e i contorni; per cui si preferisce starne alla larga.
Il pericolo del muro-contro-muro in una discussione del genere si avverte da subito. E poichè c'è già la forza della maggioranza a garantire lo status quo, si ritiene che non valga nemmeno la pena spendersi per un confronto, almeno fino a quando non ci si sente 'minacciati'.

Quindi a mio avviso... appuntamento al prossimo spot, e al prossimo utente che avrà qualcosa da obiettare.
 
Bene,ho modificato il titolo: potrà piacere o non piacere (ogni opinione,espressa in modo civile, è benvenuta),ma nel contempo tenete presente che lo spazio disponibile massimo per la titolazione non è...molto generoso. Avevo pensato infatti a un titolo più lungo,in linea anche con la complessità e le implicazioni dell'argomento,ma ho dovuto fare un pò i salti mortali per riuscire a contenere quello che vedete ora riportato.
Mi sembrava necessario partire,sia pure in flash dal video di Fox Life: così come ho declinato sulle parole sguardo attento e ampio,perchè mi sembravano troppo generiche e portate a dire tutto e niente. Allo stesso modo ho provato,non potendo inserire il termine "non banale" per ragioni di spazio,a introdurlo sottotraccia per mezzo dell'aggettivo trasversale,evitando di accompagnarlo al termine sguardo,essendo diventata l'espressione "sguardo trasversale" una forma fin troppo adoperata e con un che di bon ton che fa tanto chic (tanto per fare un esempio lo stesso aggettivo "solare" è diventato il pasticcino buono per ogni uso da usare in modo troppo indifferenziato).
L'aggettivo trasversale di per sè ritengo contenga ancora un che di eversivo,non acquiescente e non placidamente ecumenico: un modo come un altro per continuare a discutere di un tema che racchiude tante ramificazioni, prospettive e punti di vista.
Sottolineo in ultima istanza che mi son trovato d'accordo sul termine suggerito da eyes in the sky: omoaffettività in luogo di omosessualità. Una sfera cioè a più largo raggio,sulla scorta anche dell'interessante glossario curato da Cinzia Ricci ;)

Alla maturità,intelligenza e civiltà di ognuno spetta l'eventuale prosecuzione e l'approfondimento dei molteplici spunti racchiusi nel thread che può, a mio avviso,diventare uno dei più importanti in assoluto tra quelli ospitati nella sezione "generiche" di un forum che,nato su una matrice satellitare, ospita ben volentieri discussioni di questo tipo,perchè fondanti e fondative intorno ai criteri di libertà e cittadinanza che appartengono ad ogni individuo facente parte di una società.
 
Eyes_in_the_Sky ha scritto:
Penso che a meno che non ci sia un evento specifico che funga da miccia

Succedeva qualche giorno fa: Italia 1 censura scena "gay" (tra virgolette, dato che non si vede assolutamente nulla, se non l'immagine riportata qui sotto) dei Griffin:
 
E' successo anche in American Dad! Stessa cosa...bacio del protagonista con un uomo tagliato di netto...non facendo capire assolutamente nulla dell'episodio, visto che gli snodi successivi erano tutti in funzione di quel bacio. E vabbeh...
 
Beh I Griffin e gli altri cartoni meriterebbero una discussione a parte (e infatti ne stiamo parlando proprio nella sezione TV) per i tagli e le censure che vengono adoperate. Per tornare a ciò che ha iniziato la discussione vi pongo un quesito poiché mi incuriosisce sapere come la pensate a riguardo. Uno dei primi problemi che sono stati posti da alcuni utenti che hanno visto lo spot andato su FoxLife era come avrebbero spiegato ai bambini un bacio gay. Quindi il contesto "non giocoso" dello spot rendeva reale quella situazione e doverosa di un spiegazione. Ma se la stessa scena viene vista in un cartone come I Griffin questo problema non se lo pongono coloro che invece sono contrari alla scena dello spot. Io penso che scatti qualcosa che fa pensare che la scena in un contesto di un cartone la faccia sembrare come una cosa irreale e un bambino mai penserebbe che sia un modello da imitare. Infatti i Griffin in America hanno avuto anche accuse di omofobia in passato perché le scene gay erano sempre inserite in contesti paradossali. Comunque a me la differenza di approccio verso queste due tipologie di situazioni mi incuriosisce e penso che sia il sintomo di come molte persone guardano l'omoaffettività. Se resta in un contesto di scherzo e viene preso di mira dalla satira allora va tutto bene, ma se provano sdoganarlo in un contesto reale iniziano i problemi. Secondo me capire questo comportamento e contrastarlo può essere una strada vincente.
 
AG-BRASC ha scritto:
Tengo in particolare ad evidenziare quello che a mio parere è un passaggio-chiave...Concetto che non viene mai abbastanza ricordato, a mio modo di vedere.

Dipende da quello che intendi per scelta. Se per scelta è anche la necessità di esternare la vita sessuale...Non posso essere d'accordo con te. E stesso discorso, sia chiaro, vale anche per le relazioni eterosessuali. :icon_rolleyes:

P.s. Il video di Fox Life, che non avevo visto, è molto ben fatto: la colonna sonora è azzeccata, il ritmo delle immagini non consente il soffermarsi troppo...Va bene così. Però capisco che a qualcuno possa dare fastidio: fa parte delle opinioni su un qualsiasi video.
 
Io vorrei dire solo una cosa su questo argomento. Quelli che dicono "e io cosa racconto a mio figlio?" in realta' non vogliono proteggere i loro figli da qualcosa, ma vogliono proteggere loro stessi dalla difficolta' di riconoscere la normalita' dell'essere omosessuali. e come ho letto giustamente in un precedente post si dovrebbe spiegare a queste persone che non e' come il diventare tifosi di una squadra di calcio, che se porti tuo figlio da bambino a vedere una certa squadra, e' molto probabile che ne diventera' tifoso... Qui il discorso e' diverso. E queste persone dovrebbero capire che se per caso doveste avere la "sfortuna" (ammettetelo che la pensate cosi...) di avere vostro figlio omosessuale, con quella che voi subdolamente chiamavate difesa del bambino, in realta' in fase adolescenziale non fara' altro che procurare mille pensieri, mille problemi a vostro figlio nell'esprime la propria sessualita', e questo perche? per avere avuto paura di spiegare che e' normale l'amore eterosessuale come quello omosessuale, complimenti, che bei genitori che siete...
 
alex86 ha scritto:
Dipende da quello che intendi per scelta. Se per scelta è anche la necessità di esternare la vita sessuale...Non posso essere d'accordo con te. E stesso discorso, sia chiaro, vale anche per le relazioni eterosessuali. :icon_rolleyes:
Mi tocca rilanciare. :D
Dipende da cosa intendi per "esternare".
Se per "esternare" intendi il non nascondere che ami, costruisci e condividi solidamente la tua vita (malgrado determinati rischi derivanti dalla mancanza di tutela di queste unioni) con una pesona del tuo stesso sesso, allora sono io a non essere d'accordo con te.

Secondo te una coppia eterosessuale non esterna di essere, per l'appunto, coppia eterosessuale?
Mica vorrai anche tu, da persona intelligente e sensibile quale sono abituato a conoscere, restare vittima della solita "tiritera" del tipo "Ah, guarda, io ho un sacco di amici omosessuali, ma credo che la famiglia sia una cosa diversa...", tralasciando "gustose" aggiunte del tipo "...e sarebbe bene che certe abitudini non escano dalla camera da letto", come se l'amore omoaffettivo fosse il "paese dei bengodi" e quello eterosessuale fosse più meritevole (non si sa perché)? :sad:

Ma probabilmente c'è un'altro punto dolente ancora non affrontato. E questo punto è la tendenza, da parte di certe (troppe) persone, ad accostare l'amore omoaffettivo ad un'idea quasi patologica di esibizionismo (sessuale?) da parte di chi si trova a vivere (non per propria scelta, lo ricordo) in una situazione in cui non riesce a provare altra attrazione che per chi è dello stesso sesso.

Tornando al discorso di scelta... Certo è che l'essere omosessuali, come l'essere eterosessuali non si può scegliere. Intervengono chissà mai quali variabili a scegliere per noi (e, beninteso, a me personalmente non può importare di meno stabilirene la causa, perché sarebbe una curiosità piuttosto sterile e fine a sé stessa, come voler stabilire perché qualcuno sia più dotato per le materie scientifiche o per quelle umanistiche).
L'unico fattore che al limite si può scegliere, nel momento in cui uno si dovesse scoprire omosessuale, è come vivere tutto ciò. Ovvero nascondendosi (e sorvolo sul tipo di grama esistenza di chi si sentisse costretto alla negazione di sé stesso) oppure vivendola liberamente, capendo e facendo capire che l'eventuale omosessulità altro non è che una delle miriadi di varianti che contraddistinguono l'unicità di ogni essere umano. ;)


alex86 ha scritto:
P.s. Il video di Fox Life, che non avevo visto, è molto ben fatto: la colonna sonora è azzeccata, il ritmo delle immagini non consente il soffermarsi troppo...Va bene così. Però capisco che a qualcuno possa dare fastidio: fa parte delle opinioni su un qualsiasi video.
Lo capisco anche io... E io, ad esempio, pur capendolo, non lo giustifico. ;)
 
Ultima modifica:
Ma che dici Andrè? Ti sei fatto un film in testa da solo :)

Lo capisco anche io... E io, ad esempio, pur capendolo, non lo giustifico.
Io arrivo a discussione ripulita, non posso sapere cosa è stato scritto. C'è chi ha espresso il suo punto di vista. Non giustifichi la libertà di poter esprimere un commento su un promo?
 
Ale, guarda che io non mi sogno neppur lontanamente di impedire una discussione se si svolge su presupposti civili ed educati. Anche se ognuno dovesse rimanere incrollabilmente sulle propri posizioni.

Quando dico che "non giustifico, pur capendo", intendo dire che posso comprendere anche io il fastidio di qualcuno. Non ne giustifico però i motivi per cui nel 2010 ciò ancora accade. E i motivi sono tanti, da ricercare in molte sedi... Culturali... Sociali... Religiose... Storiche... Hai voglia!

Tra questo concetto e il non gradire che una questione venga dibattuta (me ne guardo bene), ce ne corre...

PS: tra i concetti riportati più indietro ce n'è uno, che peraltro credo non sia stato rimosso, che forse è bene comunque ricordare. Ovvero, se un punto di vista evidenzia un concetto di disprezzo (o addirittura odio) verso una categoria di persone, per ciò che SONO e non per ciò che FANNO, allora credo ci sia poco da discutere o contrattare...
In parole povere, il razzismo, l'omofobia o la xenofobia non possono considerarsi "punti di vista". :icon_rolleyes:
 
AG-BRASC ha scritto:
E i motivi sono tanti, da ricercare in molte sedi... Culturali... Sociali... Religiose... Storiche... Hai voglia!

Cominciamo col dire che la tematica in questione è stata sintetizzata linguisticamente col termine 'omosessualità'.
E volendo... già ho detto tutto! :eusa_shifty:
In maniera un po' più esplicita... :D

Si sa che l'attrazione tra persone dello stesso sesso è sempre esistita in ogni periodo storico e a qualunque latitudine. Tuttavia all'aspetto antropologico per cui le persone eteroattratte sono sempre state in maggioranza, e a quello biologico per cui potevano procreare, si è aggiunto quello religioso che ha diffuso una cultura sessuofobica e ancor di più omosessuofobica.
Tutto ciò si è stratificato nei secoli e ha prodotto la figura erroneamente archetipica dell''omosessuale' come un soggetto perverso, malato... 'na sckifezza di persona, insomma; un rifiuto della socetà.
Da tener presente che questo si è verificato anche perchè, se la pressione sociale ha potuto inibire con maggior facilità l'espressione dell'omoaffettività, non ha potuto reprimere l'espressione dell'omosessualità; che di conseguenza è diventato il tratto caratterizzante delle persone omoattratte.
Questa considerazione come esseri abietti, del resto, è stata costantemente alimentata dal modo in cui sono stati intesi i concetti di normalità e di naturalità. [E qui ci sarebbe da aprire una parentesi, anzi una voragine, sulla quale però sorvolo]

Con queste premesse, e considerando che ogni aggregato sociale (inteso come 'gente comune'), essendo influenzato dalla sua stessa cultura, esprime nella sua maggioranza posizioni demagogiche e mai particolarmente intellettivamente elevate o progressiste (quando ciò avviene è sempre per strappi della storia, tramite rivoluzioni sociali o armate), non c'è da meravigliarsi che fino all'altro ieri abbia espresso la suddetta considerazione infima delle persone 'omosessuali'.

La storia, del resto, ci insegna che quando c'è una minoranza ingiustamente discriminata, è responsabilità della stessa agire (nei modi più adeguati) sulla maggioranza, per determinare un mutamento nella percezione sociale.
Di conseguenza, penso che per la tematica in oggetto - volendo essere obiettivo (a costo di apparire cinico) - valga per certi aspetti il detto 'chi ha colpa del suo male, pianga se stesso'.
Mi chiedo, in pratica, negli ultimi decenni quanto dei passi in avanti fatti siano merito delle associazioni di categoria, e quanto invece non sia semplicemente un portato di una più generica apertura mentale; di un generale abbassamento dei limiti della moralità.
Io penso che le associazioni di categoria, almeno per quello che ho potuto sperimentare in Italia, abbiano fatto ben poco per un radicale mutamento della percezione di questo aspetto della società.
Essendo state quindi determinate le conquiste (secondo me) piuttosto da una più generica libertà nei costumi sessuali, mi sembra che in realtà sull''omosessualità' si sia semplicemente steso un velo di ipocrisia.
I punti nodali che storicamente avevano determinato la considerazione delle persone 'omosessuali' come persone diverse/indegne, non sono stati affrontati innanzitutto all'interno della categoria. Quindi si procede in ordine sparso e senza una linea di pensiero comune o una linea chiara ed efficace.
C'è ancora molta confusione (gli esempi si sprecherebbero). E in fondo penso che non ci sia molta differenza tra tanti che si mostrano 'tolleranti' e quelli che più sinceramente esprimono il loro 'schifo'. Ricordate? Questa percezione l'ha espressa anche Fiorello durante il suo ultimo show a proposito dello showbiz.

Il risultato è che ancora oggi l'omosessualità (propriamente intesa come atto sessuale) genera disgusto. E altrettanto, si fa molta fatica ad accettare l'omoaffettività. Di qui la spiegazione della censura di quella scena dei Griffin (sessualmente innocua, ma affettivamente dirompente... sigh!).
E' questo il motivo per cui si preferisce inconsciamente allontanare il vero punto della questione - che, a mio avviso, ancora prima dell'omoaffettività, è dato dall'omoattrazione (parola non solo meno indigesta di 'omosessualità', ma anche meglio descrittiva del mondo complessivo di chi innanzitutto è attratto dallo stesso sesso) - etichettando e ingabbiando piuttosto la persona. Laddove la diversità non è in ciò che si è, ma solo nell'oggetto, istintivo e naturale, della propria attrazione fisica/sessuale.


P.S. Quest'ultima considerazione riguarda specificamente la caratteristica dell'orientamento sessuale, e non l'identità di genere (essere maschili o effeminati, femminili o mascoline); aspetti che spessissimo vengono impropriamente confusi e sovrapposti.
 
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