Corrado Guzzanti su skyUNO - il 10 Giugno alle 21.10

Sicuramente si tratta di un programma di buon valore dal punto di vista della denuncia, perché è chiaro che dietro a ogni rappresentazione satirica c'è una forte denuncia per la decadenza di un intero popolo che ormai vive, anzi vegeta, su quel che rimane di un passato grandioso.

Però nel complesso a me questo programma non piace, lo trovo noioso e non mi ha fatto ridere per niente (e se consideriamo che si tratta di un programma nato per far riflettere facendo ridere...), direi che le battute sono a tratti scontate e forzate, quasi scadono nel qualunquismo, non ci vedo niente di brillante insomma. Guzzanti non lo conosco perché non ho mai visto un suo programma, ma se è questo il suo stile allora non mi pento sicuramente di non averlo mai seguito. Mi fa piacere però che a molti piaccia, anche perché è un modo di far televisione diversa da quella che si vede sulle generaliste :)
 
Gpp ha scritto:
Sicuramente si tratta di un programma di buon valore dal punto di vista della denuncia, perché è chiaro che dietro a ogni rappresentazione satirica c'è una forte denuncia per la decadenza di un intero popolo che ormai vive, anzi vegeta, su quel che rimane di un passato grandioso.

Però nel complesso a me questo programma non piace, lo trovo noioso e non mi ha fatto ridere per niente (e se consideriamo che si tratta di un programma nato per far riflettere facendo ridere...), direi che le battute sono a tratti scontate e forzate, quasi scadono nel qualunquismo, non ci vedo niente di brillante insomma. Guzzanti non lo conosco perché non ho mai visto un suo programma, ma se è questo il suo stile allora non mi pento sicuramente di non averlo mai seguito. Mi fa piacere però che a molti piaccia, anche perché è un modo di far televisione diversa da quella che si vede sulle generaliste :)

Questione di gusti.

C'è chi ama il bagaglino che fa il solletico ai politici.
C'è chi ama la comicità di Colorado/Zelig con i loro tormentoni da bimbiminkia.
C'è chi ama Guzzanti e la sua satira cattiva.

Cosa ci sia poi di qualunquista in Aniene non lo so davvero.

Il massone ormai impantanato tra olgettine e Scilipoti, il povero Licio Gelli che da persona più potente di questo paese si ritrova a cagarsi sotto che importuna il filippino, ormai l'unico che lo considera... i dialoghi "te sento e nun te sento" tra Aniene e il padre per riportare ordine tra gli umani, malati di "viltà e bugiardia", il mafioso che tiene la festa dei 150 anni della mafia (GENIALATA AHAHAHAAHH) il quale pure lui deluso dal governo che ormai dà spazio solo alla camorra ("devo aspettare Minoli per vedere qualcosa su di noi, siamo diventati un documentario").

Certo, se uno si aspetta da Guzzanti il tormentone stupidotto alla Zelig rimarrà deluso. Con Aniene di ride amaro ed è questo il bello.
 
Gpp ha scritto:
Sicuramente si tratta di un programma di buon valore dal punto di vista della denuncia, perché è chiaro che dietro a ogni rappresentazione satirica c'è una forte denuncia per la decadenza di un intero popolo che ormai vive, anzi vegeta, su quel che rimane di un passato grandioso.

Però nel complesso a me questo programma non piace, lo trovo noioso e non mi ha fatto ridere per niente (e se consideriamo che si tratta di un programma nato per far riflettere facendo ridere...), direi che le battute sono a tratti scontate e forzate, quasi scadono nel qualunquismo, non ci vedo niente di brillante insomma. Guzzanti non lo conosco perché non ho mai visto un suo programma, ma se è questo il suo stile allora non mi pento sicuramente di non averlo mai seguito. Mi fa piacere però che a molti piaccia, anche perché è un modo di far televisione diversa da quella che si vede sulle generaliste :)
Secondo me questo è uno dei suoi lavori più brutti, non ci si può basare su questo spettacolo per farsi un'idea su guzzanti, i suoi programmi del passato sono molto più comici.
 
GENS ha scritto:
Questione di gusti.

Cosa ci sia poi di qualunquista in Aniene non lo so davvero.

Certo, se uno si aspetta da Guzzanti il tormentone stupidotto alla Zelig rimarrà deluso. Con Aniene di ride amaro ed è questo il bello.
Mah, rispetto il parere e i gusti di chi ama la sua satira, cosa che ho anche detto prima. A me è sembrato qualunquista ad esempio nella scena dell'ex massone e del filippino, infarcita di battute scontate e luoghi comuni a sfondo razzista. Non dico che sia fuori dalla realtà, anzi, ma a me ha dato questo senso qui... di voler dire cose scontate, banali, per di più di farlo in modo noioso e con ritmi bassi che si mantengono tali per tutta la durata. Preciso comunque che non amo la comicità di grana grossa, specie se è volgare, ma questo spettacolo di Guzzanti proprio non mi è sembrato nulla di divertente, lo dico pur non negando il suo valore di denuncia sociale.
 
siete abituati a vedere guzzanti a teatro(dove ci si muove e c'è un pubblico in sala) e all'interno di altri programmi dinamici come l'ottavo nano. ovvio che questo sembri + piatto...IMHO va movimentato e lagate le varie parti...non certo uno show totalmente da buttare in quel che dice.
 
GENS ha scritto:
Questione di gusti.

C'è chi ama il bagaglino che fa il solletico ai politici.
C'è chi ama la comicità di Colorado/Zelig con i loro tormentoni da bimbiminkia.
C'è chi ama Guzzanti e la sua satira cattiva.

Cosa ci sia poi di qualunquista in Aniene non lo so davvero.

Il massone ormai impantanato tra olgettine e Scilipoti, il povero Licio Gelli che da persona più potente di questo paese si ritrova a cagarsi sotto che importuna il filippino, ormai l'unico che lo considera... i dialoghi "te sento e nun te sento" tra Aniene e il padre per riportare ordine tra gli umani, malati di "viltà e bugiardia", il mafioso che tiene la festa dei 150 anni della mafia (GENIALATA AHAHAHAAHH) il quale pure lui deluso dal governo che ormai dà spazio solo alla camorra ("devo aspettare Minoli per vedere qualcosa su di noi, siamo diventati un documentario").

Certo, se uno si aspetta da Guzzanti il tormentone stupidotto alla Zelig rimarrà deluso. Con Aniene di ride amaro ed è questo il bello.

:icon_thumleft:
 
quindi, saranno pillole dello spettacolo già in onda oppure nuovi sketch?
 
ah ok, però leggendo altri giornali non è sicuro, e altri rumors annunciano un ritorno su rai3...
 
purtroppo non c'è ufficialità, Sky deve ancora decidere se mettere sotto contratto Guzzanti per mezza stagione.
Tommy, svejati!
 
Gpp ha scritto:
Mah, rispetto il parere e i gusti di chi ama la sua satira, cosa che ho anche detto prima. A me è sembrato qualunquista ad esempio nella scena dell'ex massone e del filippino, infarcita di battute scontate e luoghi comuni a sfondo razzista. Non dico che sia fuori dalla realtà, anzi, ma a me ha dato questo senso qui... di voler dire cose scontate, banali, per di più di farlo in modo noioso e con ritmi bassi che si mantengono tali per tutta la durata. Preciso comunque che non amo la comicità di grana grossa, specie se è volgare, ma questo spettacolo di Guzzanti proprio non mi è sembrato nulla di divertente, lo dico pur non negando il suo valore di denuncia sociale.
Sottosrivo ogni singola parola, per fortuna c'è il mysky e con l'FF è andato via in 20 minuti circa.
 
Corrado Guzzanti torna su Sky Uno nel ruolo satirico del ministro dell'Economia Giulio Tremonti.

GIOVEDI' 8 SETTEMBRE ORE 21
Replica Gio 8 SET 23:40 SkyUno (00:40 Sky Uno + 1)

Un montaggio, realizzato dallo stesso Guzzanti, tratto dallo spettacolo teatrale 'Recital' che ha avuto per protagonista l'attore e autore romano, e che Sky Uno trasmettera' in esclusiva a ottobre.

Una speciale anteprima in cui il Ministro Giulio Tremonti svela il segreto per affrontare in modo vincente la crisi economica. Corrado Guzzanti torna protagonista per una sera, nel ruolo satirico del ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Un montaggio di 8 minuti tratto da “Recital”, lo spettacolo teatrale che ha avuto per protagonista l’attore e autore romano, e che Sky Uno trasmetterà a metà ottobre.
Nello speciale, Guzzanti-Tremonti svela alla sua maniera la ricetta segreta del Ministro dell’Economia per superare la crisi economica, in un momento di satira quanto mai attuale nonostante sia stato scritto e interpretato oltre due anni fa.
“La crisi è drammatica ed internazionale. Lei dice che l’aveva prevista”, chiede a Tremonti/Guzzanti una giornalista interpretata da Caterina Guzzanti. “Sì, è vero avevo previsto tutto”, risponde Tremonti, che spiega la manovra messa in atto dal governo per far fronte alla situazione.
Il tour Recital, campione di incassi nel 2009 con 90 repliche in nove mesi ha portato Corrado Guzzanti davanti agli occhi e le risate di oltre 300.000 persone.
 
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