Calza cavo coassiale a terra. Maggiore reiezione ai disturbi?

La terra separata dovrebbe servire a canalizzare all'esterno della casa, l'eventuale scarica elettrica che potrebbe accumularsi sul l'antenna dovuta a fulmini, e quindi trasmetterla a terra, senza farla passare all'interno dell'abitazione. Il fatto di avere un differenziale o magnetotrermico, nulla può fare a scariche dell'ordine di qualche migliaio di volt. Praticamente si cerca di tenere l'antenna lontano dall'impianto, se ci colleghi la calza diventa inutile. Con questo non si vuole creare un para fulmine, ma l'antenna si presta allo scopo, quindi si cerca di evitare che faccia danni.
 
Per guardare la tv uso anche il pc con apposita scheda, questa scheda mette a terra la calza dell'altenna e questa cosa non l'ho mai sopportata; praticamente tutto l'impianto l'impianto d'antenna del palazzo va a terra grazie al mio pc. Se qualche altro abitante del palazzo uso il pc come tv, quest'ultimo fa un ulterione collegamento a terra; in questo caso l'equipotenzialita' :) non esiste e si creano delle correnti vaganti (dico bene??), quindi mettere a terra (per bene) ad es. il centralino, con un buon cavo fino alla bandella di terra e' sempre una buona idea.
 
Cerchiamo di chiarire le cose una volta per tutte. L'impianto di messa a terra è uno e solo, e fa capo ad uno o più dispersori opportunamente collegati tra di loro per il raggiungimento ommico ottimale.
L'impianto di distribuzione, provvede a distribuirla in tutte le prese elettriche con una sezione per presa non inferiore alla fase. Attraverso di essa, inserendo la spina dell'utilizzatore, si distribuisce all'interno dell'apparecchio. Se uno di questi ultimi è costituito da una carcassa metallica, è buona norma connetterla a massa della stessa presa, onde evitare inconvenienti all'incolumità personale dovuta a contatto indiretto in caso di distacco accidentale interno del collegamento della massa alla carcassa, e dispersione della fase su quest'ultima. Solitamente tali apparecchi sono già dotati di punto di contatto esterno della massa.
A questa categoria appartengono i centralini tv dotati di alimentazione interna, e solitamente anch'essi hanno un punto di contatto esterno della massa che và collegato.
Essendo costituiti da contenitore plastico per il fissaggio, in caso di dispersione, vi è la probabilità che la fase arrivi al dipolo dell'antenna ad esso collegata. Per questo motivo è buona norma connettere sia il centralino che le calze dei cavi coassiali a massa.
Le calze dei cavi coassiali, andranno connesse a massa all'esterno dell'edificio, in modo tale che in caso di scarica atmosferica il danneggiamento rimarrà all'esterno, ed i casi coassiali si apriranno come un fiore sul punto di contatto a massa.
Creare un'ulteriore massa separata per il palo o le strutture esterne metalliche è sbagliato, in quanto in caso di scarica atmosferica anche vicina, tra le due masse si verrebbe a creare una differenza di potenziale elettrico anche notevole, danneggiando le apparecchiature.
 
Debbo dire che mi è piaciuto molto il riferimento di mosquito sul cavo coassiale che si aprirà come un fiore !! … :5eek:

Una cosa è certa … qual’ora si realizzasse due impianti di terra separati in un edificio, ovvero sia collegando calza schermo del cavo di discesa alla barra equipotenziale del dispersore di protezione funzionale ed il palo di supporto antenne collegato ad un altro dispersore, nel caso in cui cadesse un fulmine, per effetto del gradiente di potenziale tra i due conduttori, si genererebbe una “tensione di passo” in altri termini una differenza di potenziale con intensità di corrente molto elevata capace di procurare danni ingenti sia al centralino d’antenna nonché ai dispositivi interni all’abitazione.

In un altra discussione recente si era già parlato del palo di sostegno qual’ora risultasse massa auto-protetta non era ritenuto obbligatorio collegarlo al dispersore di terra a meno che la zona non risultasse ad alto rischio fulminazione. Se nella eventualità risultasse massa-estranea (analogia a tubazioni di acqua e gas), in base alla normativa CEI 64-8 e successiva EN 62305 è obbligatorio effettuare la connessione alla barra equipotenziale presente nel sottotetto e allo stesso tempo sempre in base alla medesima normativa, occorre provvedere all’installazione di un adeguato impianto di protezione LPS esterno (linea di terra separata) oltre ad eventuali dispositivi di protezione interni quali SPD coassiali, limitatori di tensione sul centralino e sui dispositivi interni.
 
Probabilmente non mi sono espresso chiaramente, per terra separata esterna, intendevo una discesa, fatta passare all'esterno dell'edificio, per evitare che un'eventuale scarica entri nell'impianto della casa, però da collegare alla terra comune, e non ad un dispersione dedicato. Chiedo scusa della mia poca chiarezza
 
A mio parere, è proprio quello che bisognerebbe evitare di fare a meno che !...

Il timore di non far passare il fulmine in casa è comprensibile, ma non lo è se il cavo di protezione passa esternamente all’abitazione e poi lo si connette all’unico dispersore funzionale senza il dovuto collegamento a maglia su più punti lungo l'edificio. In questo caso si realizza una discesa parallela a quella già esistente con alto rischio di tensione di passo.

Infatti qualora si realizzi una “corsia preferenziale” o un impianto di protezione supplementare veicolando la corrente su l’unico collettore comune alla base dell’edificio, occorre realizzare collegamenti a maglia su più punti per prevenire tensioni di passo.

Inoltre siccome la struttura palo più antenna da auto-protetta è diventata non auto-protetta e probabilmente la struttura stessa è il punto più alto dell’abitazione, avrai realizzato senza volerlo propriamente una sorta di parafulmine e quindi sarai obbligato a realizzare un pozzetto separato prendendo tutte le precauzioni come se fosse un LPS a tutti gli effetti.

per terra separata esterna, intendevo una discesa, fatta passare all'esterno dell'edificio ... da collegare alla terra comune, e non ad un dispersione dedicato.
 
Come ho avuto modo di dire all'inizio della discussione, questo è un campo molto scivoloso e non esiste una sola
Soluzione univoca al problema. In fatti nel 90% e forse più dei casi, le antenne non vengono messe a terra, per lo meno nel civile. Per quanto riguarda la terra e' improbabile che con una sola puntazza si riesca ad ottenere una terra degna di questo nome. Secondo me si dovrebbero usare almeno quattro puntazze nei quattro angoli dell'edificio, collegate tra loro da una treccia nuda di rame o piattina anche zincata, se si vuole risparmiare. Quindi il problema della magliatura non si presente, o perlomeno, nel campo in cui si lavora, che si ragiona in termini di statistica, direi che si disquisire su un problema di lana caprina. Però probabilmente qualche scienziato avrà sviluppato una soluzione adatta a tutti. Io quella soluzione non la posseggo, e quindi vado a buon senso
 
Campo scivoloso lo diventa se si faranno delle scelte di convenienza, il fatto è che esistono delle norme a riguardo e bisogna attenersi, pena la non conformità dell’impianto.
In ogni caso immagino che si stia parlando di sistema TV ricevente domestico e non traliccio con antenne rice-trasmittenti.
 
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