Cerchiamo di chiarire le cose una volta per tutte. L'impianto di messa a terra è uno e solo, e fa capo ad uno o più dispersori opportunamente collegati tra di loro per il raggiungimento ommico ottimale.
L'impianto di distribuzione, provvede a distribuirla in tutte le prese elettriche con una sezione per presa non inferiore alla fase. Attraverso di essa, inserendo la spina dell'utilizzatore, si distribuisce all'interno dell'apparecchio. Se uno di questi ultimi è costituito da una carcassa metallica, è buona norma connetterla a massa della stessa presa, onde evitare inconvenienti all'incolumità personale dovuta a contatto indiretto in caso di distacco accidentale interno del collegamento della massa alla carcassa, e dispersione della fase su quest'ultima. Solitamente tali apparecchi sono già dotati di punto di contatto esterno della massa.
A questa categoria appartengono i centralini tv dotati di alimentazione interna, e solitamente anch'essi hanno un punto di contatto esterno della massa che và collegato.
Essendo costituiti da contenitore plastico per il fissaggio, in caso di dispersione, vi è la probabilità che la fase arrivi al dipolo dell'antenna ad esso collegata. Per questo motivo è buona norma connettere sia il centralino che le calze dei cavi coassiali a massa.
Le calze dei cavi coassiali, andranno connesse a massa all'esterno dell'edificio, in modo tale che in caso di scarica atmosferica il danneggiamento rimarrà all'esterno, ed i casi coassiali si apriranno come un fiore sul punto di contatto a massa.
Creare un'ulteriore massa separata per il palo o le strutture esterne metalliche è sbagliato, in quanto in caso di scarica atmosferica anche vicina, tra le due masse si verrebbe a creare una differenza di potenziale elettrico anche notevole, danneggiando le apparecchiature.