E' interessante, e se vogliamo quasi grottesca questa situazione che descrivi. Infatti osservando altre realtà e raccogliendo notizie qua' e la' credo che hai ragione. Alla fine le coppe non Eurolega servono per 2 motivi
1-Vincere Eurocup per arrivare in Eurolega (ma credo siano in pochi a puntarci)
2-Convincere giocatori (soprattutto USA ma comunque stranieri) a firmare contratti in Italia.
Al punto 1 direi che in Italia, tolta la Virtus che in Eurolega c'è finita.. non c'è più nessuno. Sul punto 2 mi fa sorridere il fatto che, come sottolinei tu, alcuni club rinunciano per evitare aggravi finanziari.. di fatto chi rinuncia alle coppe (ripetto extra Eurolega) ha più difficoltà a firmare buoni giocatori, ma si risparmia di budget.. situazione "particolare".. no? E se vogliamo parlare di TV, la copertura di queste coppe è al 90% su Youtube..
esatto. siamo in un momento del tutto particolare e provo a buttare li anche io qualcosa per la discussione
1) fino a circa il 1995 le italiane facevano le coppe, anche se non si chiamavano eurolega, perchè il prestigio ti imponeva di esserci ben sapendo che se non la vincevi andavi in fondo. ci ricordiamo tutti della coppa korac, la coppa saporta...ne avremo vinte decine
2) anni 1995-2015 circa. le italiane scappano da tutto quello che non è eurolega. quindi avevamo 4 "privilegiate" che partecipavano alla coppa che conta, le altre duravano veramente poco nella coppa secondaria (uleb cup) e qualche gioia arrivava dalla terza coppa, quella organizzata dalla fiba dove però il livello era bassino
3) 2015circa - oggi. l'eurolega diventa sostanzialmente chiusa a chi non ha grandissime ambizioni e soldi. QUello che prima era l'obiettivo principale ed il resto non contava, diventa fuori portata ed allora diventa caccia grossa alle altre coppe. non per vincerle, attenzione, e neppure per far bene (nel ranking fina abbiamo davanti la polonia tanto per dire), ma solo perchè pare che ormai sia diventato impossibile firmare giocatori decenti se non fai le coppe.
4) 2020 -oggi. è una corsa alla posizione migliore in campionato solo per avere qualche piccola speranza di fare una coppa qualunque. ricordo a due giornate dalla fine Louis Scola dire "dobbiamo vincerle perchè arrivare decimo o dodicesimo ci può cambiare il mondo. Decimi forse possiamo entrare per il rotto della cuffia in una coppa e potremo prendere un allenatore di spicco straniero. altrimenti niente".
5) il bilancio della scorsa stagione nelle 3 coppe, nonostante una vittoria (virtus) ed una finale (reggio) era abbondantemente sotto il 30 per cento di vittorie. E' come se la corsa sia tutta nell'esserci, poi fa niente se facciamo 1-18 (trento).
6) si prospettano davanti a noi 10 anni in cui il campionato perderà interesse se non arriveranno altre società con i soldi. ma quelli veri. alla fine perchè guardare i playoff sapendo già che stiamo solo aspettando milano virtus? però il tifoso della singola squadra continua a preferire la partita di campionato dove riempie il palazzetto e dove lo riempie al 30% in coppa a differenza di quanto succede in altri paesi. pensiamo ad ISraele, pensiamo alla Serbia, pensiamo alla Germania o alla Francia dove non c'è questo crollo evidente di spettatori tra campionato e Coppa. Sarà cosi anche in futuro?
7) ultimo punto. aspetto economico. Solo andando avanti in champions si guadagna dalla partecipazione ad una coppa, per tutte le altre due è un bagno di sangue. Qualcuno non fa il passo più lungo della gamba, qualcuno pur di firmare 2-3 giocatori decide di farla alla ****um. E la mia impressione è che si vada sempre più su questa direzione. Il che di per sè non mi pare una buona cosa per il movimento