Amplificatori interstage

ElectroHD

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Vorrei un parere sugli amplificatori interstage interstage (in particolare mi riferisco ai MAP di Fracarro). Pro e contro.
Oltre alla figura di rumore più bassa, è corretto che anche attenuando il segnale in ingresso non si aumenta la figura di rumore?
Qualcuno ha avuto esperienze su questi prodotti?
Guardavo con particolare interesse il MAP316i, dove la figura di rumore peggiora di un po' a causa dei due ingressi, ma (se è vera la storia della fig. di rumore costante anche attenuando) sarebbe possibile usare un'antenna uhf su uno dei due ingressi andando da 32 a 10 dB di amplificazione mantenendo la figura di rumore.
Il fatto che la serie MAP ha amplificazione unica per VHF e UHF è un problema per gli interstage?
Grazie!
 
Posso dire la mia da quasi-ignorante di ritorno (essendo praticamente autodidatta e non tenendomi più di tanto aggiornato)?
Fatta questa premessa adesso mi sento libero di sparare caxxate a piede libero... :laughing7:
A me questa cosa mi pare una boiata galattica:
Lo stadio di ingresso senza possibilità di attenuare, per di più, da quanto sento, a basso rumore, diventerà la sagra dell'intermodulazione, l'amplificazione unica VHF/UHF completerà il quadretto idilliaco... :mad:
 
Non hai affatto scritto boiate, è che si stanno perdendo le basi dell'elettronica analogica (nessuno se la fila più....), quando invece, a veicolare le modulazioni digitali "ON AIR" sono (e saranno sempre) segnali analogicissimi.
Se il primo stadio intermodula, puoi attenuare quanto ti pare dopo, cioè a valle, che l'intermodulazione resta.
Se attenui a monte del primo stadio, la figura di rumore peggiora, esattamente come prima.
Amplificare insieme VHF ed UHF, significa avere più segnali, quindi dover diminuire il livello di uscita se si vuole contenere la distorsione complessiva.

L'unico vantaggio, con due stadi, è che si può ridurre il guadagno del singolo stadio. Quindi, a parità di guadagno complessivo (es 20dB / 10dB + 10dB), si può dare più "potenza" al secondo stadio (insomma, ci si può far scorrere più corrente) senza preoccuparsi di peggiorarne la figura di rumore, visto che è il primo stadio a fissarla (sempre che non si attenui in ingresso, però).
Anzichè amplificatore da NF4dB e 110dBuV, si potrà avere NF4dB e 120dBuV.
...ma in fondo, non c'è nulla di nuovo sotto il sole, perchè associando un preamplificatore (poco livello, ma poco rumore) ad un amplificatore (più rumore e più livello) si otteneva lo stesso risultato (anzi meglio, perchè mettere il primo stadio vicino all'antenna migliora le cose)
:evil5:

Posso dire la mia da quasi-ignorante di ritorno (essendo praticamente autodidatta e non tenendomi più di tanto aggiornato)?
Fatta questa premessa adesso mi sento libero di sparare caxxate a piede libero... :laughing7:
A me questa cosa mi pare una boiata galattica:
Lo stadio di ingresso senza possibilità di attenuare, per di più, da quanto sento, a basso rumore, diventerà la sagra dell'intermodulazione, l'amplificazione unica VHF/UHF completerà il quadretto idilliaco... :mad:
 
Quindi, occorre fare attenzione sui segnali in ingresso.
Ma a differenza degli amp. normali a singolo stadio sarebbe più corretto da parte del costruttore inserire nella scheda tecnica il max livello di ingresso?
Da quanto ho capito i preamp. sono più sensibili in tal senso. E poi un pre uhf con poco livellamento sui segnali in ingresso comporta problemi?
 
Quindi, occorre fare attenzione sui segnali in ingresso.

Come sempre. ;)

Ma a differenza degli amp. normali a singolo stadio sarebbe più corretto da parte del costruttore inserire nella scheda tecnica il max livello di ingresso?

Diciamo che sarebbe una buona idea.
Senza attenuazioni (sia in ingresso che fra gli stadi), il massimo livello d'ingresso corrisponde a quello che produce il massimo livello di uscita consentito.
Se invece si agisce sull'attenuazione in ingresso o tra i due stadi, si entra in un mondo "oscuro", che senza un analizzatore di spettro è difficile poter valutare.

Da quanto ho capito i preamp. sono più sensibili in tal senso. E poi un pre uhf con poco livellamento sui segnali in ingresso comporta problemi?

L'ideale è non dover attenuare in ingresso agendo invece tra i due stadi per ottenere il livello di uscita necessario.
...ma ripeto, si è sempre fatto così, visto che nessun preamplificatore è mai stato munito di un attenuatore in ingresso. C'era (e c'è) il preamplificatore da 10dB e c'è quello da 20dB, uno o l'altro a seconda della situazione. (10 e 20 sono solo un esempio)
 
Visto che si sta parlando di amplificazione, e l'argomento e' senzadubbio interessante, vorrei esprimere alcune considerazioni riguardo l'utilizzo di amplificatori/preamplificatori (pre.) .....Interstage a parte.
Una caratteristica importante, quando siamo in presenza di segnali molto bassi, e' la sensibilita' dell'amplificatore, oltre ovviamente a una bassa cifra di rumore introdotta in relazione al guadagno.
Questo perche' e' capitato piu volte di constatare che le cose andavano nettamente meglio con un tipo di pre. rispetto ad un'altro con identico guadagno, insomma succedeva che quello specifico pre. soffriva una certa sordita', che pero' si manifestava solo se il livello in ingresso era scarso, in pratica il risultato finale era mediocre a causa di una non ottimale polarizzazione/caratteristiche intrinseche del transistor impiegato.
Un'altro fattore importante in presenza di segnali bassi e' quello di limitare la banda di amplificazione per lo stretto necessario, nel senso che amplificare a larga banda espone il transistor a maggior lavoro/ rumore, in quel caso meglio utilizzare l'antenna dedicata IV o V banda e relativo pre. con opportuno taglio in frequenza.
Insomma in tutti quei contesti di segnale scarso, oltre all'importanza del sistema di antenne tagliato su misura e' bene non fare economie sul primo stadio di amplificazione...;)
 
...sembrerebbe OT rispetto all'argomento, ma dato che il primo anello della catena è quello che determina il risultato, prima di pensare all'amplificatore più "silenzioso possibile" per introdurre il minimo rumore di amplificazione, è sempre bene ripulire, quanto più possibile il segnale utile dal rumore.
L'antenna isotropica elementare è una sorta di sfera ricevente, che riceve rumore da tutte le direzioni. L'energia del rumore è quindi la somma delle energie, a quella data frequenza e per quella data larghezza di banda.
L'antenna ideale è (sarebbe) invece un dispositivo che capta solamente da una direzione, praticamente un solo punto della sfera di cui sopra.
Il rumore di questa ipotetica antenna perfetta, coincide con la temperatura di rumore equivalente che proviene da quelle coordinate, a quella data frequenza e per quella data larghezza di banda.
Le possibilità di ricezione stanno allora nel riuscire ad aumentare, in assoluto, il dislivello tra segnale utile e rumore, su quel canale.
Se disponessimo di un amplificatore che non introduce alcun rumore aggiuntivo, la capacità di ricevere resterebbe legata unicamente alla differenza tra segnale utile e rumore, che è a sua volta prodotta anche dalla maggiore direttività dell'antenna.
Poichè un amplificatore reale introduce invece rumore, oltre ad aumentare il dislivello fra segnale utile e rumore (direttività), diventa importante anche il livello di segnale in assoluto all'ingresso dell'amplificatore, cioè il guadagno d'antenna, perchè maggiore sarà il segnale (utile) in antenna, meno (l'amplificatore) degraderà la figura di rumore complessiva del sistema ricevente.
 
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