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Digital-Forum Silver Master
E si, specialmente i primi, dei monoliti, robe da trasportarli in casa con la gru dei pompieri. 
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La prima che hai scrittoGran televisore, lo aveva anche un mio amico.
La memoria mi fa cilecca o montava il Trinitron come cinescopio?
Ma ti riferisci a tubi di ripresa delle telecamere? Se non erro le prime telecamere la la RAI usò quando le trasmissioni a colori divennero regolari erano le Bosch KCK40A e precedentemente le RCA TK41 (ne ho vista una dal vero di queste macchine...enormi e pesantissime).A proposito di sistemi vintage TV color e di tubi (in questo caso da ripresa), qualcuno ricorda il progetto SEQUIT?
(Un sistema Tv, per qualche verso simile al SECAM, nato dal basso, dalle pagine di una rivista di elettronica...che all'epoca erano come - o meglio - di questi forum).
La particolarità più innovativa era nel tubo da ripresa, che era un tradizionale B/N, modificato con un filtro a cristalli liquidi...
In pratica il sequenzamento (visto che appunto era sequenziale come il SECAM) si otteneva con un filtro a cristalli liquidi che ad altissima velocità faceva passare alternativamente i tre colori fondamentali.
Esatto, in pratica avevano fatto (ammesso che siano realmente arrivati alla fase operativa, perchè qualche dubbio ce l'ho) una telecamera sperimentale che oggi si potrebbe definire ibrida, perchè aveva un tubo tradizionale preceduto da un filtro a cristalli liquidi...Ma ti riferisci a tubi di ripresa delle telecamere? Se non erro le prime telecamere la la RAI usò quando le trasmissioni a colori divennero regolari erano le Bosch KCK40A e precedentemente le RCA TK41 (ne ho vista una dal vero di queste macchine...enormi e pesantissime).
(...)La Videocolor, credo che non tutti sappiano, era italiana, ed anche questa azienda fu quotata bene a livello tecnologico europeo ed ovviamente un vanto tutto italiano.
Era di Anagni (FR).
Si conoscevo l'azienda ed anche per motivi professionali ero stato in visita, era un capolavoro di ingegneria.lo stabilimento videocolor, da dove uscivano anche gli ultimi tv lcd/led a marchio nordmende, si poteva benissimo notare dall'autostrada a1 in direzione roma.
Aggiungerei anche la Mivar, che ora produce complementi d'arredo.Si conoscevo l'azienda ed anche per motivi professionali ero stato in visita, era un capolavoro di ingegneria.
Fu la prima che produsse dispositivi col monitor al plasma.
Purtroppo il declino lento ed inesorabile di tutte queste aziende iniziò ai primi degli anni anni '90, non per incapacità tecnologica, inventiva, creatività etc, ma purtroppo era impossibile iniziare a competere con prodotti di massa con le nascenti aziende, prima giapponesi, poi taiwanesi ed infine coreane.
C'è da dire che nel contesto iniziarono a cambiare gli scenari politici non solo Italiani ma anche Europei e la nostra bella elettronica conobbe il declino.
Vedi poi che fine fecero anche colossi come Nordmende, Saba, Grundig ed infine Telefunken per citare i più noti. Restò in piedi Philips che comunque è un' azienda diversificata in una infinità di prodotti.
Qua circolava qualcosa di elettronico confinario anche dell Iskra (SLO)
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A casa il primo televisore che comprarono i miei genitori fu il Brionvega Antares 19 (durò fino al 1980), poi il Telefunken preso in Austria (il modello non lo ricordo e durò poco), poi TV di produzione di una nota ditta pordenonese di cui l'ultimo il Totem 29 nel 1988 che funziona ancora a macchie e con deflessione un po' sbilencache montava il Videocolor planar.
Poi arrivarono i multistandard e si prese un Sony (e anche un monitor per PC) così finalmente si riuscì a vedere e sentire anche AFNT a colori e poi un piccolo Grundig e un piccolo Brionvega a sostituire le piccole tv in B/N. Il Grundig funziona ancora e non ha avuto un cedimento.
A Torino c'era (forse c'è tuttora) la Watt Radio. Il sito web lo hanno, così come un punto vendita a Beinasco...dove vendono tra l'altro prodotti col loro marchio...ora se siano prodotti cinesi rimarchiati non lo so.Si ovvio, la MIlano-VArese poi MIVAR, l'ho lasciata fuori non perchè mi sono dimenticato, anzi, lì oltre la carriera professionale del titolare un Signore con la S maiuscola, c'è anche un discorso umano di rispetto molto intenso che mi ricorda sotto certi frangenti alla pari una persona che tirò sù un impero dalle mie parti. (tra cui poi i televisori)
Sotto determinati aspetti si assomigliavano. Purtroppo non sono bravo con le cose "umane" e sentimentali.
@areggio La Minerva ( non la dea) era austriaca.
PS. adesso basta con i televisori vintage se no mi viene da piangere.![]()
Si ovvio, la MIlano-VArese poi MIVAR (...)
Sul siti offre l'uso dello stabilimento a chi volesse produrre/assemblare apperecchi TV in Italia!mivar stava per milano vichi apparecchi radio, oggi sta per milano vichi arredi razionali...il buon carlo vichi si è reinventato a 90 anni. idolo!
E' un marchio acquisito credo negli anni '70, e qua vado a memoria tramandata, da una nota azienda pordenonese (che produceva anche televisori).Che sappiate la Triplex ha mai prodotto televisori?