Amarcord - i ricordi degli anni 70-80 (antenne e segnali in giro per l'Italia...)

Gran televisore, lo aveva anche un mio amico.
La memoria mi fa cilecca o montava il Trinitron come cinescopio?
La prima che hai scritto :D non mi risulta che Nordmende come nessuna altra marca europea abbia mai montato un tubo Trinitron sui propri televisori, mi posso anche sbagliare ma ne sono sicuro al 99,99%, ogni smentita meglio se documentata è ben accetta

il mio sogno sarebbe stato un Grundig con Tubo Trinitron :D Grundig il primo Televisore a Colori entrato a casa mia, rigorosamente con due altoparlanti un woofer ed un tweeter ed un audio che gli LCD di oggi se lo sognano... Trinitron tutti gli altri che lo hanno seguito ;)
 
non dimentichiamoci dei televisori autovox, tanto per citare una casa italiana che ha fatto colpo nel palazzo de el pardo a madrid ai tempi di franco e, sempre per parlare di un vanto italico, della mivar di carlo vichi che, a 90 anni suonati, ha dismesso la produzione dei tv a favore di quella di arredi razionali. p.s. anche io sono un fan del glorioso trinitron ;)
 
Il Trinitron fu un grande cinescopio. Quello che non capisco perchè in Europa fu snobbato dai grandi marchi forse per diritti o qualcos'altro. Bho.
Gli americani infatti avevano quasi tutti Sony sia privatamente che in sede di emissione.
Ricordo che dopo vari monitor CRT per pc presi a disponibilità finanziarie un Philips e poi un Sony e la differenza si è vista.
La Videocolor, credo che non tutti sappiano, era italiana, ed anche questa azienda fu quotata bene a livello tecnologico europeo ed ovviamente un vanto tutto italiano.
Era di Anagni (FR).
 
A proposito di sistemi vintage TV color e di tubi (in questo caso da ripresa), qualcuno ricorda il progetto SEQUIT?
(Un sistema Tv, per qualche verso simile al SECAM, nato dal basso, dalle pagine di una rivista di elettronica...che all'epoca erano come - o meglio - di questi forum).
La particolarità più innovativa era nel tubo da ripresa, che era un tradizionale B/N, modificato con un filtro a cristalli liquidi... :5eek:
In pratica il sequenzamento (visto che appunto era sequenziale come il SECAM) si otteneva con un filtro a cristalli liquidi che ad altissima velocità faceva passare alternativamente i tre colori fondamentali.
Ma ti riferisci a tubi di ripresa delle telecamere? Se non erro le prime telecamere la la RAI usò quando le trasmissioni a colori divennero regolari erano le Bosch KCK40A e precedentemente le RCA TK41 (ne ho vista una dal vero di queste macchine...enormi e pesantissime).
 
Ma ti riferisci a tubi di ripresa delle telecamere? Se non erro le prime telecamere la la RAI usò quando le trasmissioni a colori divennero regolari erano le Bosch KCK40A e precedentemente le RCA TK41 (ne ho vista una dal vero di queste macchine...enormi e pesantissime).
Esatto, in pratica avevano fatto (ammesso che siano realmente arrivati alla fase operativa, perchè qualche dubbio ce l'ho) una telecamera sperimentale che oggi si potrebbe definire ibrida, perchè aveva un tubo tradizionale preceduto da un filtro a cristalli liquidi...
 
(...)La Videocolor, credo che non tutti sappiano, era italiana, ed anche questa azienda fu quotata bene a livello tecnologico europeo ed ovviamente un vanto tutto italiano.
Era di Anagni (FR).

lo stabilimento videocolor, da dove uscivano anche gli ultimi tv lcd/led a marchio nordmende, si poteva benissimo notare dall'autostrada a1 in direzione roma.
 
Le tv in bianco e nero che c'erano a casa mia erano proprio Autovox.

Quella di mia nonna, al piano di sotto, dove vivevamo stabilmente, mi pare fosse stata presa nel 1971 (io sarei nato l'anno dopo) ed è durata fino al 1987 o forse 1988.

Quella dei miei genitori, al piano di sopra, era del 1970 (quando si sono sposati, ma erano in un'altra nostra casa di proprietà) ed è durata sino al 1984 quando abbiamo preso quella a colori.
 
Io ho avuto un Minerva, che erano signori televisori in B/N, non italiani, a dispetto del nome, mi pare austriaci, che era stato fabbricato nel 1961, anno di mia nascita... :laughing7:
Lo tenni funzionante per divertimento fino al 1990.
 
Il primo TV che acquistò mia nonna era un Phonola di quelli che necessitavano di stabilizzatore di corrente. Successivamente comprò un Brionvega che ricordo ancore benissimo: era in finto legno con sulla parte destra l’altoparlante, le due manopole per la sintonia, volume luminosità e contrasto, il tasto accensione spegnimento e quelli programma 1 e programma 2. I comandi erano tutti argentati. Quando questo televisore si guastò, nella metà anni ‘80 mia nonna acquistò un Emerson in bianco e nero usato: era già a transistor ed aveva otto canali selezionabili; dopo alcuni anni la pulsantiera per il cambio canale...non essendo riusciti a convincere mia nonna a comprare un TV color, il tecnico installò un’altra pulsantiera. Quando quel televisore morì, eravamo già nei primi anni ‘90, nonna acquistò a nostra insaputa un 20/21” pollici della Mivar pagandolo 800.000£ (nei negozi di elettronica di Torino lo vendevano a 400.000£). Alla richiesta di spiegazioni da parte di mio padre il tecnico rispose: «Eh...ma i Mivar che trova nei supermercati sono quelli di seconda scelta»...ma per piacere.
 
Dai miei nonni paterni, originari di Napoli ma trasferitasi nel Lazio nel 1952, già nel 1958 vi era la tv.

I miei nonni materni non l'avevano a casa. La tv era alla parrocchia, e mio nonno materno aveva contribuito non poco a poterla acquistare e installare là.

Un bel gruppo di persone si riuniva presso la parrocchia la sera e guardava le trasmissioni del programma nazionale e forse anche del secondo canale (non so dire se si ricevesse già nel 1961, anno in cui è nato, ma può darsi di si perché da me arriva anche il segnale del Monte Faito).

Non so dire se prima dell'acquisto dell'Autovox nel 1971, a casa dei miei nonni materni (che è quella dove vivo io fin da quando avevo tre anni, a parte la parentesi toscana-romana, e a parte i primi 3 anni di vita passati vicino ai miei nonni paterni) ci fosse un'altra tv
 
lo stabilimento videocolor, da dove uscivano anche gli ultimi tv lcd/led a marchio nordmende, si poteva benissimo notare dall'autostrada a1 in direzione roma.
Si conoscevo l'azienda ed anche per motivi professionali ero stato in visita, era un capolavoro di ingegneria.
Fu la prima che produsse dispositivi col monitor al plasma.
Purtroppo il declino lento ed inesorabile di tutte queste aziende iniziò ai primi degli anni anni '90, non per incapacità tecnologica, inventiva, creatività etc, ma purtroppo era impossibile iniziare a competere con prodotti di massa con le nascenti aziende, prima giapponesi, poi taiwanesi ed infine coreane.
C'è da dire che nel contesto iniziarono a cambiare gli scenari politici non solo Italiani ma anche Europei e la nostra bella elettronica conobbe il declino.
Vedi poi che fine fecero anche colossi come Nordmende, Saba, Grundig ed infine Telefunken per citare i più noti. Restò in piedi Philips che comunque è un' azienda diversificata in una infinità di prodotti.
Qua circolava qualcosa di elettronico confinario anche dell Iskra (SLO) :)
------
A casa il primo televisore che comprarono i miei genitori fu il Brionvega Antares 19 (durò fino al 1980), poi il Telefunken preso in Austria (il modello non lo ricordo e durò poco), poi TV di produzione di una nota ditta pordenonese di cui l'ultimo il Totem 29 nel 1988 che funziona ancora a macchie e con deflessione un po' sbilenca :) che montava il Videocolor planar.
Poi arrivarono i multistandard e si prese un Sony (e anche un monitor per PC) così finalmente si riuscì a vedere e sentire anche AFNT a colori e poi un piccolo Grundig e un piccolo Brionvega a sostituire le piccole tv in B/N. Il Grundig funziona ancora e non ha avuto un cedimento.
 
Si conoscevo l'azienda ed anche per motivi professionali ero stato in visita, era un capolavoro di ingegneria.
Fu la prima che produsse dispositivi col monitor al plasma.
Purtroppo il declino lento ed inesorabile di tutte queste aziende iniziò ai primi degli anni anni '90, non per incapacità tecnologica, inventiva, creatività etc, ma purtroppo era impossibile iniziare a competere con prodotti di massa con le nascenti aziende, prima giapponesi, poi taiwanesi ed infine coreane.
C'è da dire che nel contesto iniziarono a cambiare gli scenari politici non solo Italiani ma anche Europei e la nostra bella elettronica conobbe il declino.
Vedi poi che fine fecero anche colossi come Nordmende, Saba, Grundig ed infine Telefunken per citare i più noti. Restò in piedi Philips che comunque è un' azienda diversificata in una infinità di prodotti.
Qua circolava qualcosa di elettronico confinario anche dell Iskra (SLO) :)
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A casa il primo televisore che comprarono i miei genitori fu il Brionvega Antares 19 (durò fino al 1980), poi il Telefunken preso in Austria (il modello non lo ricordo e durò poco), poi TV di produzione di una nota ditta pordenonese di cui l'ultimo il Totem 29 nel 1988 che funziona ancora a macchie e con deflessione un po' sbilenca :) che montava il Videocolor planar.
Poi arrivarono i multistandard e si prese un Sony (e anche un monitor per PC) così finalmente si riuscì a vedere e sentire anche AFNT a colori e poi un piccolo Grundig e un piccolo Brionvega a sostituire le piccole tv in B/N. Il Grundig funziona ancora e non ha avuto un cedimento.
Aggiungerei anche la Mivar, che ora produce complementi d'arredo.
 
Si ovvio, la MIlano-VArese poi MIVAR, l'ho lasciata fuori non perchè mi sono dimenticato, anzi, lì oltre la carriera professionale del titolare un Signore con la S maiuscola, c'è anche un discorso umano di rispetto molto intenso che mi ricorda sotto certi frangenti alla pari una persona che tirò sù un impero dalle mie parti. (tra cui poi i televisori)
Sotto determinati aspetti si assomigliavano. Purtroppo non sono bravo con le cose "umane" e sentimentali.

@areggio La Minerva ( non la dea :) ) era austriaca.

PS. adesso basta con i televisori vintage se no mi viene da piangere. :D
 
Si ovvio, la MIlano-VArese poi MIVAR, l'ho lasciata fuori non perchè mi sono dimenticato, anzi, lì oltre la carriera professionale del titolare un Signore con la S maiuscola, c'è anche un discorso umano di rispetto molto intenso che mi ricorda sotto certi frangenti alla pari una persona che tirò sù un impero dalle mie parti. (tra cui poi i televisori)
Sotto determinati aspetti si assomigliavano. Purtroppo non sono bravo con le cose "umane" e sentimentali.

@areggio La Minerva ( non la dea :) ) era austriaca.

PS. adesso basta con i televisori vintage se no mi viene da piangere. :D
A Torino c'era (forse c'è tuttora) la Watt Radio. Il sito web lo hanno, così come un punto vendita a Beinasco...dove vendono tra l'altro prodotti col loro marchio...ora se siano prodotti cinesi rimarchiati non lo so.
 
mivar stava per milano vichi apparecchi radio, oggi sta per milano vichi arredi razionali...il buon carlo vichi si è reinventato a 90 anni. idolo!
Sul siti offre l'uso dello stabilimento a chi volesse produrre/assemblare apperecchi TV in Italia!
 
Che sappiate la Triplex ha mai prodotto televisori?
E' un marchio acquisito credo negli anni '70, e qua vado a memoria tramandata, da una nota azienda pordenonese (che produceva anche televisori).
Dai miei ricordi erano TV in bianco e nero a transistor trasportatili o da "cucina" che avevano anche la presa per i 12V con in dotazione il cavo con i coccodrilli per per allacciarsi alla batteria dell'auto.
La linea di produzione di questi televisori in B/N ormai uscenti poi con nuovo marchio, venne fatta a Malta.
I marchi collegati alla casa pordenonese Seleco oltre Triplex furono Stern e Rex.
 
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