ne siamo tutti contenti......adesso si che possiamo sfogarci.....
ROMA, 17 luglio (Reuters) - Mandare "affa..." qualcuno è indice di maleducazione, ma non si può più considerare un reato d'ingiuria visto che la diffusione dell'espressione ne ha ormai modificato il significato.
E' quanto ha stabilito la quinta sezione penale della Corte di Cassazione, annullando la condanna, perché il fatto non sussiste, decisa dal giudice nei confronti di un consigliere comunale di Giulianova Marche, riconosciuto colpevole del reato di ingiuria nel febbraio del 2006 dalla Corte d'appello dell'Aquila.
L'accusa era quella prevista dall'art. 594 del Codice penale, e riguardava un insulto rivolto a un assessore durante una seduta del consiglio comunale nel novembre del 1999.
La Cassazione ha scritto nella sentenza che l'espressione contestata "non può essere punita penalmente" e ha aggiunto che "l'uso troppo frequente, ormai inflazionato...ha modificato in senso connotativo la loro carica il che ha determinato e determina certamente un impoverimento del linguaggio e dell'educazione".
ROMA, 17 luglio (Reuters) - Mandare "affa..." qualcuno è indice di maleducazione, ma non si può più considerare un reato d'ingiuria visto che la diffusione dell'espressione ne ha ormai modificato il significato.
E' quanto ha stabilito la quinta sezione penale della Corte di Cassazione, annullando la condanna, perché il fatto non sussiste, decisa dal giudice nei confronti di un consigliere comunale di Giulianova Marche, riconosciuto colpevole del reato di ingiuria nel febbraio del 2006 dalla Corte d'appello dell'Aquila.
L'accusa era quella prevista dall'art. 594 del Codice penale, e riguardava un insulto rivolto a un assessore durante una seduta del consiglio comunale nel novembre del 1999.
La Cassazione ha scritto nella sentenza che l'espressione contestata "non può essere punita penalmente" e ha aggiunto che "l'uso troppo frequente, ormai inflazionato...ha modificato in senso connotativo la loro carica il che ha determinato e determina certamente un impoverimento del linguaggio e dell'educazione".