Terra sui partitori/derivatori

morpheus85

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che significa: "non collegarlo alla terra di protezione della rete di alimentazione"
la terra delle prese elettriche non va bene?
 
morpheus85 ha scritto:
che significa: "non collegarlo alla terra di protezione della rete di alimentazione"
la terra delle prese elettriche non va bene?
In italiano vuol dire quello...
Per motivi sia di sicurezza che del fatto che raccoglierebbe disturbi...molto meglio allora lasciarlo staccato...
 
Non sarà il post adeguato, ma chiedo:

Ho collegato il centralino mbj2350 alla terra tramite il connettore che si trova sopra le connessioni per le antenne e l'uscita, ho fatto bene o no? :eusa_think:
 
areggio ha scritto:
In italiano vuol dire quello...
Per motivi sia di sicurezza che del fatto che raccoglierebbe disturbi...molto meglio allora lasciarlo staccato...

ok allora lo stacco, mi era venuto qualche dubbio ma volevo una conferma ;)
 
Oddio, cosa leggo...
il concetto di equipotenziale vi è proprio estraneo, eh?
NON ci possono/devono essere collegamenti di terra diversi, se la terra è ottenuta da più picchetti conficcati nel terreno, essi DEVONO essere tutti collegati tra di loro con apposita rete di cavi. NON si deve portare una terra separata per connetterci l'antenna tv e suoi apparati, perchè così facendo si rischia di creare, in caso di scarica, una differenza di potenziale anche notevole.
Poi possiamo discutere sul fatto che bisognerebbe prima controllare che la messa a terra funzioni correttamente, sull'opportunità di collegare paleria e antenne a terra (cosa molto rischiosa in quanto diventa un parafulmine senza averne le caratteristiche di resistenza ai fulmini).
La connessione di partitori, calze cavi e/o centralini può essere, anzi DEVE essere fatta a una dorsale di almeno 6 mmq, e nell'edificio non ci devono essere collegamenti indipendenti.
Chiaro che non puoi usare la terra di una presa, che sicuramente non sarà di sezione adeguata. Vatti a cercare la dorsale più vicina nell'impianto e da lì deriva una linea adeguata.
 
elettt ha scritto:
cosa molto rischiosa in quanto diventa un parafulmine senza averne le caratteristiche di resistenza ai fulmini
Ecco, questa cosa mi ha sempre inquietato, che ne dite?
Anche se non vedrei questo aspetto, quanto il più o meno effetto protettivo (in questo caso basterebbe auto-protettivo) di questo simil parafulmine, che non avendo punte, per me non provvede alla dispersione preventiva delle cariche in modo molto efficiente.
 
alessandro21 ha scritto:
ove possibile, si potrebbe creare una dispersione di terra apposta?

Si è appena parlato di equipotenzialità per non avere "terre" con differenze di potenziale e tu vuoi farne una apposta?
 
Non vorrei avere creato confusione fra cielo e terra :D :D :D
Intendevo il "soffio ionico" creato dall'effetto punte in cima a un vero parafulmine. ;)
 
areggio ha scritto:
Non vorrei avere creato confusione fra cielo e terra :D :D :D
Intendevo il "soffio ionico" creato dall'effetto punte in cima a un vero parafulmine. ;)

Ti sei spiegato benissimo; il parafulmine non è un "acchiappafulmini" bensì un aggeggio che ne evita la formazione.
Ricorderai anche tu, prima dell'avvento della banda FM, le autoradio funzionavano in onde medie e con le grottesche antenne a grondaia sentivi una compilation di scariche che si tramutava in fruscio.
Bene, con uno stilo di antenna con una sferetta in punta sentivi una scarica più alta ma distanziata nel tempo da quella precedente e quella successiva.
Il lavoro del parafulmine è simile a quello delle antenne con lo stilo terminato a punta, senza sfera.
 
tralasciando il discorso fulmini, la terra sull'impianto tramite la terra della presa elettrica ottenuta in un qualsiasi punto che puo essere un partitore, l'amplificatore o altro punto a massa serve comunque a prevenire inaspettati contatti con la fase: se quest'ultima viene in contatto con l'impianto d'antenna senza la terra si insinua in tutta la distribuzione invece con la terra collegata fa saltare le valvole e ci protegge da shock elettrici. esattamente come qualsiasi elettrodomestico metallico come frigoriferi ecc. é inoltre obbligatoria per legge.
 
gherardo ha scritto:
... invece con la terra collegata fa saltare le valvole

Abbiamo superato le "valvole", magari fa scattare l'interruttore differenziale o, altrimenti detto, salvavita.
 
se non c'é il differenziale saltera il magnetotermico, se non c'é il magnetotermico salteranno le valvole (fusibili) che qui da noi tra l'altro sono ancora in uso...
 
elettt ha scritto:
La connessione di partitori, calze cavi e/o centralini può essere, anzi DEVE essere fatta a una dorsale di almeno 6 mmq, e nell'edificio non ci devono essere collegamenti indipendenti.
Hai perfettamente ragione !!.. io però utilizzerei sin da subito sezioni non meno di 35 mmq e dispersore supplementare lontano da quello esistente dell'impianto elettrico, questo per evitare principalmente sovratensioni durante la scarica diretta. Se l'impianto è recidivo è un problema serio da affrontare, pena la nostra credibilità. ;)
 
con massa flottante piu' canali tv

io ho invece scoperto che lasciando flottante il polo negativo del cavo coassiale del cavo d'antenna proveniente dall'impianto condominiale , incremento la "qualita" del segnale dtt di certi canali , che con negativo collegato non riesco a vedere.
Sicuramente c'e' qualcosa o qualcuno che "sporca" il negativo dell'impianto d'antenna.(preciso che la centralina del condominio e' a terra tramite il morsetto apposito dell'ampli di linea).
 
tvtv ha scritto:
io ho invece scoperto che lasciando flottante il polo negativo del cavo coassiale del cavo d'antenna proveniente dall'impianto condominiale , incremento la "qualita" del segnale dtt di certi canali , che con negativo collegato non riesco a vedere.
Sicuramente c'e' qualcosa o qualcuno che "sporca" il negativo dell'impianto d'antenna.(preciso che la centralina del condominio e' a terra tramite il morsetto apposito dell'ampli di linea).
quando questo accade significa che nell'impianto ci sono gravi sbilanciamenti di impedenza e/o cortocircuiti...bisogna armarsi di pazienza e controllare tutto, specialmente le connessioni...
 
Premesso che secondo la normativa CEI la messa a terra del cavo coassiale (calza) e quindi dei partitori e derivatori dell'impianto di distribuzione non ha funzione di scarica dei fulmini, poiché si presume che se il palo di antenna non eccede esageratamente l'altezza dell'edificio, questo sia comunque auto-protetto, mi trovo d'accordo con chi afferma che va collegata con conduttore da 6 mmq (dicono le norme CEI) al punto equipotenziale primario, ovvero dove arriva il conduttore collegato alla palina del dispersore, e non a nodi secondari e tanto meno alla terra delle prese (giustamente, qui non ci sarebbe la sezione del conduttore adatta). Vi porto un caso reale: in un impianto si era collegato il primo partitore dopo l'alimentatore alla terra, utilizzando il nodo più vicino, ovvero di alcune prese. Tutto bene, fino a che un giorno, inserendo una prolunga in cortocircuito in una presa vicina a questo punto, è stata messa in contatto la fase con il conduttore di terra. In una frazione di secondo è intervenuto il salvavita, ma è bastato a friggere l'amplificatore sul palo, che evidentemente ha ricevuto una scarica prima che il salvavita intervenisse. Questo perché il punto di collegamento a terra dell'impianto era più vicino al punto dove è avvenuto l'incidente che al dispersore di terra. Ecco perché il collegamento va fatto con un conduttore da 6 mmq di sezione direttamente al nodo del dispersore, per evitare soprattutto danni agli apparati.
 
areggio ha scritto:
quando questo accade significa che nell'impianto ci sono gravi sbilanciamenti di impedenza e/o cortocircuiti...bisogna armarsi di pazienza e controllare tutto, specialmente le connessioni...

Ri-ri-controllero le mie connessioni, ma ho la vaga impressione che una volta accertato che non sono io (spero) , mi dovro' fermare alla presa d'ingresso...
 
piersan ha scritto:
e non a nodi secondari e tanto meno alla terra delle prese (giustamente, qui non ci sarebbe la sezione del conduttore
allora tutti quei fabbricanti di amplificatori metallici e dei moderni televisori che montano la spina del 220 con la terra (collegata allo chassis e alla massa della presa d'antenna ) sono asini?
 
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