Non a caso I Cesaroni sono un format spagnolo (come il Medico) e in Italia hanno lo stesso produttore (Carlo Bixio di Publispei).
Comunque se posso dire la mia, la nuova edizione - almeno nella prima serata decisamente "pilota" - sembra molto distante dallo stile del 1998. La fiction è fondamentalmente per un pubblico "family", quindi bambini, ragazzi, ma anche genitori e nonni. Nella prima edizione avevamo tra i personaggi un liceale (Alberto), una di scuola media (Maria), uno di scuola elementare (Ciccio) e una di asilo (Annuccia). Insomma, per tutte le età: poi mettiamoci il quarantenne vedovo alla ricerca dell'amore, la zia ggiovane, il nonno ancora più ggiovane, la domestica esplosiva, la nonna snob.. Insomma, un mix vincente.
Oggi i personaggi storici sono cresciuti: chi lavora, chi è all'università, chi si deve sposare, chi non si sa che fine abbia fatto (Alberto). Insomma, il concetto di "famiglia" si è sempre più perso. E nel corso delle edizioni è stato sempre peggio dalla terza in poi quando il 'Medico' (Lele) è stato sostituito da Guido, dando fine così al ruolo di patriarca moderno che si era creato.
Ora a livello mediatico l'operazione è lodevole: torna Lele, Libero se ne va.. Il pubblico accorre perchè vuole vedere come va a finire.. Ma a me sembra che a qualcuno (e forse anche a più di qualcuno) l'amaro in bocca rimanga.
Vediamo la puntata di domani e poi tutti i nostri giudizi saranno anche più affidabili