alex86 ha scritto:
No affatto, reputo assurdo il limite di 90 km/h del G.R.A. per esempio. Mi pare che anche la tang. Est di Milano abbia lo stesso limite.
Ho viaggiato proprio ieri su una "tangenziale" del nord (a tutti gli effetti un'autostrada) su cui vige un limite (formale) dei 50 Km/h.
Sempre ieri, 20Km di raccordo autostradale (l'unica differenza con un'autostrada è che manca il pedaggio), anche qui il limite (insensato e non rispettabile, a meno di costituire pericolo ed intralcio) era dei 50 Km/h.
alex86 ha scritto:
Suggerisci per caso di chiudere suddette strade in attesa del termine dei lavori deviando il traffico di tonnellate di merci (eh sì, ricordiamolo, il traffico merci terrestre all'80% passa su questo tipo di rete) sulle statali, che molto spesso conservano l'itinerario originale dei tempi dell'era Augustea?
Non suggerisco nulla, prendo semplicemente atto della situazione...
Noto, per fare un esempio di come i limiti di velocità vengano apposti senza criterio (o megli con un chiaro criterio...). Ad es. che nelle nuove gallerie della variante di valico, enormi, ben illuminate, con corsie di doppia larghezza c'è un limite degli 80 (inferiore a quello di una galleria a doppio senso su SS), mentre nel tratto Firenze Arezzo il limite talvolta è superiore, o non c'è, fronte di una situazione completamente diversa.
Noto che i mezzi pesanti non rispettano i limiti (ed i vincoli) laddove mancano i controlli sistematici (gli autovelox non funzionano con i TIR), mentre sono "ossequiosi" laddove il pattugliamento delle forze dell'ordine esiste, non è un pro-forma ma serve a quello scopo.
alex86 ha scritto:
Lo puoi supporre, certo, ma il fatto che io abiti in una città circondata dalla bellezza di 6 autostrade ti farà facilmente capire che sei in errore
Le "tue" autostrade le conosco bene e posso dirti che c'è di molto peggio (55.000 Km/anno in media). Per avere un'idea di cosa sia diventata l'Italia della viabilità le strade bisogna farle tutte, per tutta la loro lunghezza, da nord a sud e da est a ovest (o anche viceversa...

)
Io penso che non si possa pretendere il rispetto delle regole, anzi lo si disincentivi, quando la situazione è palesemente di emergenza, ed allo stesso tempo manipolata.
Un asse di grande scorrimento non può avere lo stesso limite di una viuzza del centro con auto parcheggiate ai bordi, pedoni, cani e gatti...
Servono anche i limiti di velocità, però devono essere sensati (quindi dipendere dalle condizioni, cioè giorno, notte, traffico, condizioni meteo e della strada) e fatti rispettare, oggettivamente.
Servono, dove necessario, le opere utili alla sicurezza delle strade e dei cittadini (es. circonvallazioni nei paesi), perchè tutto va aggiornato ai tempi (abbiamo statali dove faticano ad incrociarsi i camion).
Le rotonde con orto botanico annesso ed illuminate a giorno da decine di pali e megawatt di luci (basterebbe un palo al centro come si faceva quando non esisteva il.. business) in aperta campagna non servono ad altro se non a intascare bustarelle...
Le piste ciclabili, specie in tratti lontani dai centri abitati e raramente frequentate, sono spesso realizzate riducendo (ulteriormente) la larghezza delle carreggiate, cioè aggiungendo pericolo nuovo a quello preesistente.
Spesso, i cosiddetti "verdi" sono un comodo alibi per... non fare.
(che tu sai bene come certe amministrazioni, se non hanno un tornaconto, nulla fanno)
Spesso, i limiti assurdi e le multe, certe multe almeno, sono un comodo sistema per far cassa.
La realtà è che dobbiamo ringraziare la tecnologia e la drastica riduzione delle emissioni, perchè se fosse stato per i verdi o per le amministrazioni pubbliche, cioè trent'anni di nulla, anzi di ostacoli alla viabilità, ma senza alternative, e traffico moltiplicato, ora saremmo tutti morti intossicati...