Amplificatore tv da palo nel sottotetto

dream500

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Preferire mettere un amplificatore tv da palo nel sottotetto per proteggerlo dalle intemperie.
Fino a quanti metri di cavo è comprensibile allontanarlo dall'antenna per installarlo in casa?
 
dream500 ha scritto:
Preferire mettere un amplificatore tv da palo nel sottotetto per proteggerlo dalle intemperie.
Fino a quanti metri di cavo è comprensibile allontanarlo dall'antenna per installarlo in casa?
Premetto che io, tranne casi particolari, li ho sempre messi nel sottotetto...
Considera che comunque vanno messi accessibili, quindi ad altezza d'uomo, per cui se i cavi passano sotto accanto al palo ci saranno due metri di differenza...
Vorrei chiederti se ci sono problemi particolari, segnali deboli...sappiamolo, che è meglio, ma anche in quel caso non sono certo che cambierei idea... :lol:

PS: naturalmente parlo per gli edifici dove si può fare così...chiaro che se non c'è sottotetto, se il palo non è messo in modo "passante" eccetera...
 
se il sottotetto si trova a pochi m. dalle antenne, massimo 2-3metri e i segnali sono buoni in antenna puo andare...altrimenti con segnali deboli é meglio stare con l'amplificatore piu vicino possibile all'antenna tipo poche decine di centimetri chiaramente sul palo.
 
Premessa: se il segnale in antenna è sotto i livelli minimi, amplificando, non migliorrermo la situazione, ma la peggioreremo, perchè aumenteremo sì il livello, ma anche il rumore.
Chiariamo che un cavo coassiale di buona qualità attenua circa 0,2dB/m in UHF, da cui si deduce che 5m di cavo equivalgono ad un'attenuazione di appena 1dB.

Pertanto, quando il campo è scarso bisogna aumentare il guadagno d'antenna e non quello di amplificazione, mentre lo scopo dell'amplificatore è sostanzialmente quello di compensare le attenuazioni dovute all'impianto di distribuzione.

Se i segnali sono buoni, si può anche arrivare alle prese senza amplificare.
...da cui si deduce che quando i segnali sono buoni in antenna, ma la distribuzione richiede l'uso di un'amplificatore, lo potremo tranquillamente collegare anche a valle di 10m di cavo (attenuazione 2dB)

Se poi pensiamo che gli amplificatori da interno sono preceduti da attenuatori in ingresso, spesso regolati per 10dB o più di attenuazione, non ha proprio alcun senso farsi paranoie per un paio di dB di attenuazione dovuti al cavo.
;)
 
gherardo ha scritto:
...altrimenti con segnali deboli é meglio stare con l'amplificatore piu vicino possibile all'antenna tipo poche decine di centimetri chiaramente sul palo.
Oppure si sostituice l'antenna con modello più performante.
 
Non "opppure", ma si sostituisce e basta. ;)
Questo perchè nel caso in cui il segnale abbia un livello così critico che il dB di attenuazione introdotto da 5m di cavo mi facesse la differenza, amplificando (anche a basso rumore) non recupererò nemmeno completamente il degrado della figura di rumore prodotto da quel dB, anche collocando l'ampificatore sul dipolo.
...e comunque, in una situazione così critica, il margine di ricezione sarebbe insufficiente, con o senza il dB di perdita del cavo.
Tutt'altro risultato sulla figura di rumore si ottiene invece con il "guadagno d'antenna" che è una sorta di amplificazione dove il rumore cala anzichè aumentare

Inoltre, esistono impianti "impegnativi" dove le antenne sono collocate in testa a tralicci o pali controventati alti anche 15m o più. Nonostante 15m di cavo possano iniziare ad essere un'attenuazione significativa, il buon senso suggerisce che, nonostante ciò, andare a piazzare un amplificatore lassù non è mai una buona idea perchè in caso di guasti l'accessibilità sarebbe complessa.

In sintesi, se ci dobbiamo preoccupare dell'attenuazione introdotta da 5-10m di cavo, significa che abbiamo a che fare non con la norma, ma con situazioni intrinsecamente critiche, dove senza rilievi strumentali ed una valutazione dettata dall'esperienza professionale, non si otterrano in ogni caso buoni risultati.
;)
 
Tuner ha scritto:
Non "opppure", ma si sostituisce e basta. ;)
Questo perchè nel caso in cui il segnale abbia un livello così critico che il dB di attenuazione introdotto da 5m di cavo mi facesse la differenza, amplificando (anche a basso rumore) non recupererò nemmeno completamente il degrado della figura di rumore prodotto da quel dB, anche collocando l'ampificatore sul dipolo.
...e comunque, in una situazione così critica, il margine di ricezione sarebbe insufficiente, con o senza il dB di perdita del cavo.
Tutt'altro risultato sulla figura di rumore si ottiene invece con il "guadagno d'antenna" che è una sorta di amplificazione dove il rumore cala anzichè aumentare

Inoltre, esistono impianti "impegnativi" dove le antenne sono collocate in testa a tralicci o pali controventati alti anche 15m o più. Nonostante 15m di cavo possano iniziare ad essere un'attenuazione significativa, il buon senso suggerisce che, nonostante ciò, andare a piazzare un amplificatore lassù non è mai una buona idea perchè in caso di guasti l'accessibilità sarebbe complessa.

In sintesi, se ci dobbiamo preoccupare dell'attenuazione introdotta da 5-10m di cavo, significa che abbiamo a che fare non con la norma, ma con situazioni intrinsecamente critiche, dove senza rilievi strumentali ed una valutazione dettata dall'esperienza professionale, non si otterrano in ogni caso buoni risultati.
;)
Hai ragione, bastava pensare agli impianti centralizzati, hai visto mai mettere un centralino sul palo?
Mi sono capitati impianti con un unica antenna posta su una di 6 villette a schiera, con il centralino e distribuzione nel seminterrato dei garages.
Ad occhio e croce tra l'antenna ed il centralino saranno stati 15-20 metri di (buon) cavo e di problemi legati a questo aspetto, non ne ho rilevati.
Nello specifico era un dg113lzh, in classe A+ e con attenuazione pari a 0,171 dB/m a 862 MHz. Fossero pure 20 metri, comporterebbero un attenuazione di circa 3,5 dB.
 
Ricordo un impianto con antenne in testa ad un palo di 18m (4 serie di controventi, sollevamento con "falcone" e paranco, che per completarlo e tensionare servivano quasi due ore)
Nonostante fossimo molto giovani (erano i lavoretti per autofinanziamento mentre si studiava) e per l'attività radioamatoriale già usassimo preamplificatori a GaaSfet in UHF con array di 8 antenne, a nessuno di noi venne l'idea di montare amplificatori o convertitori la in cima.
Una cosa sono i collegamenti "estremi" ed occasionali da cogliere nel momento di propagazione favorevole, tutt'altro realizzare un sistema di ricezione terrestre che debba garantire un servizio h24 per 365 gg l'anno.

Quando le condizioni di campo non consentono un margine decente per una ricezione affidabile, è sicuramente meglio affidarsi al satellite o, al limite, dopo aver chiarito che non si garantisce una ricezione costante e perfetta, installare un sistema d'antenna comunque non estremo e non troppo complicato.

...se poi la ricezione occasionale dei segnali TV "estremi" fosse un hobby, le considerazioni di cui sopra possono ovviamente essere messe da parte, ma direi che il caso attiene ad un campo completamente diverso da quello che compete alla ricezione dei segnali TV, per seguirci i programmi trasmessi dalla varie emittenti.
;)
 
mi fa picere sentire queste rassicuranti esperienze...tuttavia qui da sempre i mux timb arrivano a meno di 40db in antenna su una vasta porzione di territorio, e con tanti metri di cavo prima dell'amplificatore vengono irrimediabilmente persi; quindi continuero, come molti colleghi, a montare amplificatori sui pali.
 
gherardo ha scritto:
mi fa picere sentire queste rassicuranti esperienze...tuttavia qui da sempre i mux timb arrivano a meno di 40db in antenna su una vasta porzione di territorio, e con tanti metri di cavo prima dell'amplificatore vengono irrimediabilmente persi; quindi continuero, come molti colleghi, a montare amplificatori sui pali.
Non per questo, però, le tue linee guida devono essere generalizzate.
 
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gherardo ha scritto:
mi fa picere sentire queste rassicuranti esperienze...tuttavia qui da sempre i mux timb arrivano a meno di 40db in antenna su una vasta porzione di territorio, e con tanti metri di cavo prima dell'amplificatore vengono irrimediabilmente persi; quindi continuero, come molti colleghi, a montare amplificatori sui pali.

Ciao, in casi come questi si può ricorrere favorevolmente ad antenne con dipolo attivo, tipo Televes Dat Hd o Fracarro sigma Power, alimentate dal centralino posto nel sottotetto. I 40 dBmicroV di una antenna normale passiva diventano oltre 50 e si ottiene un livello di uscita dal centralino in grado di soddisfare anche impianti medio-grandi.
 
piersan ha scritto:
Ciao, in casi come questi si può ricorrere favorevolmente ad antenne con dipolo attivo, tipo Televes Dat Hd o Fracarro sigma Power, alimentate dal centralino posto nel sottotetto. I 40 dBmicroV di una antenna normale passiva diventano oltre 50 e si ottiene un livello di uscita dal centralino in grado di soddisfare anche impianti medio-grandi.
in casi estremi si ;) non dovunque si hanno a disposizione 60db in antenna...e dalle mie parti é prassi da decenni avere a che fare con segnali schifosi di ordine infimo.
 
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piersan ha scritto:
Ciao, in casi come questi si può ricorrere favorevolmente ad antenne con dipolo attivo, tipo Televes Dat Hd o Fracarro sigma Power, alimentate dal centralino posto nel sottotetto. I 40 dBmicroV di una antenna normale passiva diventano oltre 50 e si ottiene un livello di uscita dal centralino in grado di soddisfare anche impianti medio-grandi.
Questo ragionamento, correttissimo, applicato al contrario dimostra quanto poco quelle antenne servano nella prassi comune italiana, dove forse è più spesso necessario attenuare per salvarsi dal bombardamento di dbuV...
A proposito, ci scommettete che l'LTE ci fa un baffo, tanto poco sono (doverosamente) sensibili gli amplificatori impiegati (o di proprio, per renderli circuitalmente meno soggetti alla intermodulazione, e/o perchè robustamente attenuati in ingresso)?
 
Innanzitutto i 40dBuV, sarebbe bene diventassero almeno 43dBuV (visto che comunque ne mancano ancora 4 per essere a norma), ma per merito di un antenna più performante, con indubbi vantaggi su C/N, MER e BER.
A quel punto, se non si può migliorare ulteriormente l'antenna e se ne è già trovata la collocazione ideale sul palo, può aver senso un preamplificatore, sempre che quello sia il livello medio in banda, perchè qualora esistano grandi dislivelli, è alto il rischio che un preamplificatore possa compromettere la dinamica, e come è noto, un pramplificatore saturato, ne "combina" di tutti i colori, spesso introducendo difetti intuitivamente difficili da comprendere.

Faccio notare che i 3dB di guadagno d'antenna, a valle di 15m di cavo, fanno già trovare comunque C/N, MER e BER migliori del preamplificatore installato sull'antenna da 40dBuV e se il problema si riduce ad un livello troppo basso per arrivare all'uscita desiderata, nessuno proibisce di usare un preamplificatore, magari collocandolo alla base del palo.
Se è vero che la posizione ideale di un preamplificatore è il più vicino possibile all'antenna è anche incontestabile che se il segnale in antenna è basso rispetto ai valori minimi prescritti dalle norme, la soluzione corretta è quella di usare un'antenna con migliori caratteristiche, perchè amplificare compenserà sì l'ettenuazione del cavo, ma peggiorerà ulterioremente gli altri parametri.
D'altra parte, dato un segnale in antenna di 44 dBuV, anche preamplificandolo di 15dB per ritrovarsi magari 52dBuV all'ingresso dell'amplificatore, continueremo ad aver a che fare con un segnale ricavato da un campo elettromagnetico inferiore al minimo prescritto.

Il punto fondamentele è che qui non si sta parlando di casi estremi ma di situazioni standard, ovverosia quando è perfettamente inutile complicarsi la vita attuando accorgimenti tipici dei casi disperati.
;)





piersan ha scritto:
I 40 dBmicroV di una antenna normale passiva diventano oltre 50 e si ottiene un livello di uscita dal centralino in grado di soddisfare anche impianti medio-grandi.
 
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Decenni fa, i segnali non erano digitali ed il livello aveva un'importanza ben diversa, perchè ogni dB perso equivaleva ad un degrado della qualità visiva.
Con l'analogico, i disadattamenti di impedenza si traducevano in riflessioni nel cavo, con un risultato visivo fatto di doppie immagini, che l'utenza, specialmente in zone montuose, era comunque abituata a sopprtare, anche perchè spesso gli veniva raccontato che si trattava di riflessioni dovute alle montagne.

Il DTT va capito e certi piccoli errori procedurali, che potevano essere accettabili in analogico, in digitale non lo sono più. Questa leggera "complicazione" rende però la qualità visiva sempre perfetta, da un certo livello di segnale in su, a patto però che il segnale sia di buona qualità, cosa che con il livello ha a che fare solo marginalmente.

gherardo ha scritto:
...e dalle mie parti é prassi da decenni avere a che fare con segnali schifosi di ordine infimo.
 
Tuner ha scritto:
Decenni fa, i segnali non erano digitali ed il livello aveva un'importanza ben diversa, perchè ogni dB perso equivaleva ad un degrado della qualità visiva.
Con l'analogico, i disadattamenti di impedenza si traducevano in riflessioni nel cavo, con un risultato visivo fatto di doppie immagini, che l'utenza, specialmente in zone montuose, era comunque abituata a sopprtare, anche perchè spesso gli veniva raccontato che si trattava di riflessioni dovute alle montagne.

Il DTT va capito e certi piccoli errori procedurali, che potevano essere accettabili in analogico, in digitale non lo sono più. Questa leggera "complicazione" rende però la qualità visiva sempre perfetta, da un certo livello di segnale in su, a patto però che il segnale sia di buona qualità, cosa che con il livello ha a che fare solo marginalmente.
sono d'accordo in tutto, in situazioni normali come nella stragrande maggioranza del territorio italiano che ho avuto modo di testare servito da segnali di 60db in antenna,quindi di tutto rispetto, non fa differenza sostanziale dove si colloca una centralina; qui da me purtroppo siamo messi talmente male come dicevo, abbiamo segnali talmente bassi che un accorgimento come un preampli o amplificatore molto vicino all'antenna fa eccome la differenza anche col dvbt; il ticino, vista la distanza e le bassissime potenze dei tx italiani che per overspill arrivano fino e anche oltre lugano, ne fanno una chiara "situazione estrema".
 
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