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Corte di Giustizia Ue: ''Si può vietare ritrasmissione programmi Tv su web''

Infatti ritrasmettere sul web film ,partite ecc.... senza autorizzazione è illegale
 
ERCOLINO ha scritto:
Infatti ritrasmettere sul web film ,partite ecc.... senza autorizzazione è illegale
il problema è che poi sarebbero eliminati anche gli highlights:crybaby2:
 
Che sia materiale o immateriale, ogni prodotto frutto dell'ingegno umano è il risultato di un lavoro che comporta conoscenze, sforzi e sacrifici, quindi chiunque se ne appropria e ne gode senza che il creatore del prodotto ne abbia un riconoscimento economico (a meno che non sia egli stesso a regalarlo) per me commette un furto equiparabile a chi ruba al supermercato o fa uno scippo per strada, perché si appropria di una cosa altrui in maniera illecita e senza che gli sia dovuta.

Poi voi fautori del download libero (vi riempite la bocca con termici come "libertà", ma in realtà della libertà in senso vero e proprio non ve ne importa niente, dato che l'unica ragione per cui difendete i pirati e soci è quella di scaricare film, giochi e altri prodotti senza pagare un euro. È solamente un discorso di mero sciacallaggio economico) potete rigirarla come volete, ma tecnicamente siete dei ladri. Punto. Non c'è discussione né giustificazione.
 
Gpp ha scritto:
Che sia materiale o immateriale, ogni prodotto frutto dell'ingegno umano è il risultato di un lavoro che comporta conoscenze, sforzi e sacrifici, quindi chiunque se ne appropria e ne gode senza che il creatore del prodotto ne abbia un riconoscimento economico (a meno che non sia egli stesso a regalarlo) per me commette un furto equiparabile a chi ruba al supermercato o fa uno scippo per strada, perché si appropria di una cosa altrui in maniera illecita e senza che gli sia dovuta.

Poi voi fautori del download libero (vi riempite la bocca con termici come "libertà", ma in realtà della libertà in senso vero e proprio non ve ne importa niente, dato che l'unica ragione per cui difendete i pirati e soci è quella di scaricare film, giochi e altri prodotti senza pagare un euro. È solamente un discorso di mero sciacallaggio economico) potete rigirarla come volete, ma tecnicamente siete dei ladri. Punto. Non c'è discussione né giustificazione.
Quoto al 100%. Ed aggiungo anche che i seguaci del "tutto gratis" non si rendono conto che se non ci fossimo noi fessi che paghiamo il biglietto del cinema, che paghiamo l'abbonamento a Sky con cui Sky acquista film e diritti sportivi, che acquistiamo musica legalmente, loro non avrebbero nulla da scaricare gratis. Il cinema, l'arte, lo sport esistono perchè c'è qualcuno che paga. Se tutti iniziassimo a seguire la filosofia dello scrocco, dopo poco non ci sarebbe più nulla da scroccare.
 
landtools ha scritto:
invece no, il diritto d'autore è uguale per tutti... che le cose siano di ferro, di plastica o rappresentati da linguaggi, sono soggette a diritto d'autore e protezione della legge sugli brevetti....

quanti diritti sono pagati dalle multinazionali dei farmici ai popoli indigeni dell'amazonia che da secoli usano medicinali naturali che l'industria del farmaco ha usato e sintetizzato successivamente?

quanti sono i diritti che la cultura popolare ha acquisito per l'immenso patrimonio popolare di storie e leggende alla cui base si trova quasi tutta la fiction scritta, cinematografica e televisiva prodotta nel mondo?

AdamSmith.jpg


Adam Smith, il padre dell'economia moderna, in pratica diceva che il valore di una copia è il valore del lavoro che serve per fare quella copia e quindi se copiare un film costa 1 euro quello è il valore di quella copia.

Il copyright serve proprio per dare un valore elevato a ciò che non vale, ma viene applicato solo in certi casi ... i due esempi banali che ho citato sopra specificano come il copyright non viene sempre applicato, specie nei confronti delle aggregazioni popolari informali che spesso detengono molte conoscenze, scientifiche e culturali, che sono alla base di quelle successive tutelate invece da copyright.
 
Gpp ha scritto:
Che sia materiale o immateriale, ogni prodotto frutto dell'ingegno umano è il risultato di un lavoro che comporta conoscenze, sforzi e sacrifici, quindi chiunque se ne appropria e ne gode senza che il creatore del prodotto ne abbia un riconoscimento economico (a meno che non sia egli stesso a regalarlo) per me commette un furto equiparabile a chi ruba al supermercato o fa uno scippo per strada, perché si appropria di una cosa altrui in maniera illecita e senza che gli sia dovuta.

Poi voi fautori del download libero (vi riempite la bocca con termici come "libertà", ma in realtà della libertà in senso vero e proprio non ve ne importa niente, dato che l'unica ragione per cui difendete i pirati e soci è quella di scaricare film, giochi e altri prodotti senza pagare un euro. È solamente un discorso di mero sciacallaggio economico) potete rigirarla come volete, ma tecnicamente siete dei ladri. Punto. Non c'è discussione né giustificazione.
STRAQUOTO
 
Certo che andare su Youtube e non poter vedere 2 highlight perché sono tutti protetti dal copyright fa veramente cascare le braccia.
Sono d'accordo a proteggere il diritto d'autore ma è innegabile che si stiano raggiungendo livelli inaccettabili. Non dimentichiamoci che lo sport nasce come una passione popolare, ora renderlo un lusso accessibile a pochi è umanamente inaccettabile. Non esistesse la passione popolare, l'entusiasmo popolare, lo sport morirebbe. E allora perché tutti gli eventi stanno diventando un lusso?

L'estremizzazione del concetto di coypright è IMHO inaccettabile. Le corporazioni andrebbero combattute sempre e comunque, almeno laddove ledono gli interessi della massa (e questo in tutti i campi)
 
A livello sportivo non cambierà nulla, la maggior parte dei HL vengono inseriti su internet dalle varie leghe, quello che potrà essere rimorso sono i vari spezzoni dei programmi...senza dimenticare che poi sarà sempre il canale a decidere che cosa "eliminare" dal web ;)
 
Violator ha scritto:
Certo che andare su Youtube e non poter vedere 2 highlight perché sono tutti protetti dal copyright fa veramente cascare le braccia.
Sono d'accordo a proteggere il diritto d'autore ma è innegabile che si stiano raggiungendo livelli inaccettabili. Non dimentichiamoci che lo sport nasce come una passione popolare, ora renderlo un lusso accessibile a pochi è umanamente inaccettabile. Non esistesse la passione popolare, l'entusiasmo popolare, lo sport morirebbe. E allora perché tutti gli eventi stanno diventando un lusso?

L'estremizzazione del concetto di coypright è IMHO inaccettabile. Le corporazioni andrebbero combattute sempre e comunque, almeno laddove ledono gli interessi della massa (e questo in tutti i campi)
mi spiace, ma non al vedo cosi'....
 
Ma secondo me non si può dire che il diritto d'autore è ingiusto solo perché molti film, serie TV e altri prodotti (anche e soprattutto letterari) attingono spesso alla tradizione popolare per costruire le loro storie. Questo è sicuramente vero, ma proprio in quanto cultura popolare, cioè di tutti, è impossibile quantificare in denaro il suo valore e, comunque, non dimentichiamo che una cosa è ispirarsi a una fiaba popolare e un'altra è poi scrivere un intero libro, un'intera sceneggiatura o comporre una melodia. In ogni caso c'è sempre del valore aggiunto, perché l'autore non si limita a un copia e incolla, ma ci mette del suo ed è il valore di quel "suo" che chi usufruisce dell'opera deve pagare, affinché il suo lavoro gli venga riconosciuto. Certo non si può negare che in questo meccanismo le major ci speculano e si arricchiscono a dismisura, nessuno lo nega, ma usare questo abuso come giustificazione per accedere gratuitamente a ogni tipo di prodotto digitale è una scusa che non si regge da sola.
 
Gpp ha scritto:
Ma secondo me non si può dire che il diritto d'autore è ingiusto solo perché molti film, serie TV e altri prodotti (anche e soprattutto letterari) attingono spesso alla tradizione popolare per costruire le loro storie.
Con tutto il rispetto,
se hai desunto ciò dal mio post, allora hai capito ben poco dello stesso. Io ho parlato solo ed esclusivamente dello sport che esiste INDISCUTIBILMENTE solo se c'è la passione popolare a sostenerlo. Questa non è una mia opinione ma un indiscutibile dato di fatto.

Leviamo la gente dagli stadi, disdiciamo gli abbonamenti alla pay e il calcio inevitabilmente muore, così come succederebbe per qualunque altro sport. Lo sport non può fare a meno del suo pubblico, e sapere che un gruppetto di persone, che potrei tranquillamente definire parassiti per quel che mi riguarda, possa decidere chi, come e a che prezzo possa assistere a questi eventi me le fa seriamente girare: per me è inaccettabile perché lo sport è di tutti; non un privilegio di pochi.

Il fatto stesso che la UEFA possa cancellare dai canali youtube 10 secondi di immagine per questioni di copyright mi fa pensare quanto parassiti possano essere queste persone che nulla sanno di passione popolare ma pensano solo in termini di soldi e di rendita. Inaccettabile, IMHO
 
No, non mi riferivo al tuo post, che io non avevo nemmeno letto per intero tra l'altro. Io rispondevo solamente a un post di un altro utente che aveva pubblicato il suo parere qualche riga prima di te e non a caso parlavo di cultura popolare e altri concetti come il valore della copia che erano stati proposti nel messaggio a cui facevo riferimento. L'errore comunque è mio perché non ho quotato il post a cui rispondevo, questo lo riconosco.
 
Gpp ha scritto:
Ma secondo me non si può dire che il diritto d'autore è ingiusto

è ingiusto che le aggregazioni popolari informali non vengono retribuite attraverso la legge del copyright ... quindi di fatto, siccome la legge di Adam Smith sul valore della copia ha un suo valore, se non viene mitigata dal copyright, viene applicata e nel mondo ci sono un sacco di persone che usufruiscono delle copie a costi molto mitigati perché privi del copyright.

Gpp ha scritto:
In ogni caso c'è sempre del valore aggiunto, perché l'autore non si limita a un copia e incolla, ma ci mette del suo ed è il valore di quel "suo" che chi usufruisce dell'opera deve pagare, affinché il suo lavoro gli venga riconosciuto.

benissimo ma anche il valore alle aggregazioni informali deve essere in qualche modo pagato, e siccome ciò non avviene di fatto la legge di Adam Smith permette a tante persone nel mondo di usufruire di copie a costi mitigati che non applicano la legge del copyright.

a questo va anche aggiunto tutto il mondo della criminalità organizzata che non applica il copy right per copiare ma lo applica per vendere. Boh!
 
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